|
Tumori, addio alla chemio terapia. E’ arrivata in Italia la miracolosa Cell Factory. Ecco dovefonte
Nelle ultime settimane il termine terapia con cellule staminali in Italia è diventato sinonimo di controversia. Colpa delle polemiche suscitate dal contestato “metodo Stamina”, bocciato per mancanza di prove scientifiche dalla commissione di esperti del ministero della Salute, il cui decreto di nomina e, di conseguenza, parere contrario sono stati sospesi appena dal Tar del Lazio. Eppure il panorama della ricerca sulla cosiddetta medicina rigenerativa, di cui le cellule staminali, con la loro promessa di fornire pezzi di ricambio per l’organismo, sono la principale scommessa, è più variegato di Stamina.
Ma quanti sono nel nostro Paese i laboratori autorizzati ad approntare terapie avanzate a base di cellule staminali? Secondo l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), sono tredici le strutture di questo tipo, sia pubbliche, afferenti ad ospedali, che private. Battezzate Cell Factory, sono laboratori specializzati che producono terapie basate sull’uso di cellule, staminali ma non solo, come quelle dell’epidermide per i trapianti di pelle o del sistema immunitario nel trattamento di alcune leucemie.
Come si è arrivati a «scegliere» le 13 cell factory italiane?«Le cell factory hanno richiesto formalmente l’autorizzazione alla produzione di medicinali per la sperimentazione clinica. Queste officine, oltre ai dovuti controlli al momento del rilascio dell’autorizzazione, sono sottoposte a ispezioni regolari a cadenza periodica (circa ogni due anni) da parte dell’Aifa. Pertanto, le cell factory garantiscono non solo gli imprescindibili requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia dei medicinali prodotti, ma anche la correttezza metodologica e la riproducibilità dei risultati ottenuti, affinché questi possano essere realmente utilizzabili dalla comunità scientifica e dai pazienti».
Che cosa si «fa» in una cell factory? «Le cell factory sono officine farmaceutiche che producono “terapie avanzate”. Denominazione che comprende la terapia cellulare somatica, la terapia genica e l’ingegneria tissutale. Perciò anche le tipologie di produzione possono essere molto diverse tra loro: si va dalle cellule somatiche, ai tessuti ingegnerizzati, alle terapie geniche».
Tumori, leucemie, mielomi, linfomi, sclerosi multipla,Alzheimer, Parkinson e altre malattie degenerative potranno essere curate con il trapianto di cellule staminali prelevate da cordone ombelicale. La biobanca, una struttura di 220 metri quadrati, inaugurata nel reparto di ematologia pescarese e costata alla Regione 4 milioni di euro, dal 2017 potrà accogliere il primo paziente che sarà curato con questo nuovo protocollo.
Le cellule staminali sono usate in oculistica, ortopedia, ematologia, oncologia ed altre branche della medicina per la loro capacità di far rinascere le cellule e di “riparare” quelle parti del nostro corpo che per malattia o altro si sono ammalate o sono andate perdute.
|