BUONA PASQUA A TUTTI

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view post Posted on 21/3/2012, 20:08
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Pasqua di risurrezione

Religione Cristianesimo
Avvenimento celebrato risurrezione di Gesù
Feste correlate Lunedì dell'Angelo, Quaresima
Tradizioni religiose Veglia pasquale, Digiuno pasquale, Via crucis
Tradizioni culinarie Colomba pasquale, Uovo di Pasqua, Tortano, Pastiera
Data d'istituzione I secolo



La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.

La Pasqua cristiana presenta importanti legami, ma anche significative differenze, con la Pasqua ebraica.

Etimologia e significato

Le radici ebraiche

La Pasqua ebraica, chiamata Pesach (pasa', in aramaico), celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l'immolazione dell'agnello e il pane azzimo.

La parola ebraica pesach significa "passare oltre", "tralasciare", e deriva dal racconto della Decima Piaga, nella quale il Signore vide il sangue dell'agnello sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone (Esodo, 12,21-34). La Pesach indica quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egiziani e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa. Gli ebrei che vivono entro i confini dell'antica Palestina celebrano la Pasqua in sette giorni. Durante la festa un ebreo ortodosso deve astenersi dal consumare pane lievitato e sostituirlo con il pane azzimo, come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga dall'Egitto; per questo motivo la Pasqua ebraica è detta anche 'festa degli azzimi'. La tradizione ebraica ortodossa prescrive inoltre che, durante la Pasqua, i pasti siano preparati e serviti usando stoviglie riservate strettamente a questa ricorrenza.

Con il Cristianesimo, la Pasqua ha acquisito un nuovo significato, indicando il passaggio da morte a vita per Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a risorgere con Gesù. La Pasqua cristiana è quindi la chiave interpretativa della nuova alleanza, concentrando in sé il significato del mistero messianico di Gesù e collegandolo alla Pesach dell'Esodo.

Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione dalla schiavitù d'Egitto. Quest'ultimo significato si ricava leggendo uno dei più importanti pensatori ebraici: Filone d'Alessandria scrive che la Pasqua è il ricordo e il ringraziamento a Dio per il passaggio del Mar Rosso, ma che ha anche il significato allegorico di purificazione dell'anima. La Pasqua ebraica può essere intesa anche come attesa per il Messia, come ad esempio attesta il Targum Exodi, che descrive la notte di Pasqua come il ricordo delle quattro notti iscritte nel libro delle memorie: la Creazione, il Sacrificio di Isacco il Passaggio del Mar Rosso ed infine la venuta del Messia e la fine del mondo.



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Risurrezione di Raffaello.

La Pasqua cristiana

La Pasqua è la festività cristiana che ricorda la risurrezione di Gesù, che sancisce l'instaurazione della Nuova alleanza e l'avvento del Regno di Dio.

Dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude quindi in sè tutto il mistero cristiano: con la Passione, Cristo si è immolato per l'uomo, liberandolo dal peccato originale e riscattando la sua natura ormai corrotta, permettendogli quindi di passare dai vizi alla virtù; con la risurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all'uomo il proprio destino, cioè la risurrezione nel Giorno Finale, ma anche il risveglio alla vera vita. La Pasqua si completa con l'attesa della Parusia, la seconda venuta, che porterà a compimento le Scritture.

I cristiani hanno trasferito i significati della Pasqua ebraica nella nuova Pasqua cristiana, seppur con significativi cambiamenti, che le hanno dato un volto nuovo. Le Scritture hanno infatti un ruolo centrale negli eventi pasquali: Gesù, secondo quanto ci è stato tramandato nei Vangeli, è morto in croce nei giorni in cui ricorreva la festa ebraica; inoltre, questo evento venne visto dai primi cristiani come la realizzazione di quanto era stato profetizzato sul Messia. Questo concetto viene ribadito più volte sia nella narrazione della Passione, nella quale i quattro evangelisti fanno continui riferimenti all'Antico Testamento, sia negli altri libri del Nuovo Testamento, come nella prima lettera ai Corinzi, dove Paolo scrive:


« Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno secondo le Scritture »

L'accento si pone dunque sull'adempimento delle Scritture, per cui i giudeo-cristiani, seppur continuando, a festeggiare la Pasqua ebraica, dovettero immediatamente spogliarla del significato di attesa messianica, per poi superare anche il ricordo dell'Esodo, per rivestirla di nuovo significato, cioè la seconda venuta di Cristo ed il ricordo della Passione e risurrezione.

Il passaggio sembra essere chiaramente avvertito già da Paolo, quando, nella prima lettera ai Corinzi, scrive: «Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, ma con azzimi di sincerità e verità» (1 Corinzi, 5,7-8). Alla Pasqua settimanale, la domenica, si aggiunse quindi anche la Pasqua annuale, il giorno più importante dell'anno, celebrato dai discepoli con la consapevolezza sempre più forte di aver istituito una festa nuova con nuovi significati.



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La Risurrezione in una scultura di Germain Pilon.

I diversi significati cristiani

Il significato della Pasqua arrivò molto lentamente a riempirsi dell'intero mistero cristiano, ma sin dall'inizio ebbe più accezioni. Tale pluralità inizia già nei Vangeli, anzi, «la diversificazione più originaria della Pasqua nasce proprio qui: nel grado e nel modo diversi con cui essi "pasqualizzano" la vicenda di Gesù, presentandola come antica Pasqua»[senza fonte]. Infatti, i tre sinottici pasqualizzano l'eucarestia, cioè vedono nella cena il momento in cui la Pasqua di Cristo sostituisce la Pasqua dei Giudei ed il ricordo della morte del Figlio sostituisce il ricordo del Passaggio, evidenziando l'immolazione mistica del cenacolo. Giovanni invece pasqualizza tutta la vita di Gesù, trovando continue corrispondenze tra questa e l'esodo del popolo d'Israele, ma alla fine pone l'accento sulla Passione, cioè sull'immolazione reale dell'Agnello di Dio che muore in croce e torna al Padre. Nel Nuovo Testamento non troviamo però l'identità tra il mysterium paschale ed il mysterium Christi, nonostante questo sia inscindibile dalla Passione. La Pasqua antica non comprendeva tutto il mistero cristiano, ma abbracciava solo i punti fondamentali: «Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno secondo le Scritture» .

Nel primo periodo, fino almeno agli inizi del III secolo, la Pasqua è prevalentemente cristologia, che ha un unico protagonista: non l'uomo e neppure il Dio dell'Antico Testamento, ma il Cristo Salvatore. La Pasqua assume quindi il doppio significato commemorativo ed escatologico, commemora tutto il mistero di Cristo, che culmina nell'evento salvifico della croce e che ridesta l'attesa. La molteplicità di significati nasce proprio da questo binomio, che porterà, già sotto papa Vittore I (189?-198?), alla prima crisi dell'unità cristiana[senza fonte].



La data del giorno di Pasqua

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La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva alla prima luna piena (il plenilunio) successiva all'equinozio di primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta Pasqua quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.

Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. Per questo si dice che la Pasqua è "alta" se cade molto in avanti in aprile, "bassa" se cade intorno alla ventina di marzo.

Una piccola parte (Paleoimerologhiti) della Chiesa ortodossa segue il calendario giuliano per tutte le feste, mentre il resto ne considera solo la data dell'equinozio e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all'8 maggio.

La tradizione della Chiesa Cattolica vuole che la data della Pasqua venga annunciata ai fedeli dal Sacerdote durante i riti della festività dell'Epifania (6 gennaio).

Il racconto dei vangeli

La Pasqua di risurrezione cristiana avviene con la visita al sepolcro, che risulterà vuoto con sorpresa dei presenti. Tutti gli evangelisti raccontano l'episodio. I presenti erano:

Giovanni, 20:1: Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Matteo, 28:1: Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Marco, 16:1: Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
Luca, 24:10: Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
Le quattro versioni concordano sulla presenza di Maria di Magdala e forniscono informazioni diverse sulle altre donne che erano con lei.

Alcune divergenze sono presenti in merito a quanto videro i presenti, secondo gli evangelisti:

Luca, 24:4: Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.
Matteo, 28:2: Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa (quindi, un angelo fuori dal sepolcro).
Giovanni, 20:11,12: Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù (due angeli dentro il sepolcro).
Marco, 16:5: Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura (un angelo dentro il sepolcro).

Preparazione liturgica



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Risurrezione, olio su tavola di Matthias Grünewald.


La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata all'incirca di quaranta giorni, chiamato generalmente Quaresima, che nel rito romano ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. Nella forma ordinaria del rito romano, l'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).

Nella forma ordinaria del rito romano, gli ultimi giorni della Settimana santa segnano la fine del tempo di Quaresima e la parte iniziale e centrale del Triduo Pasquale.

Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella cattedrale si celebra la messa crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli olii santi (crisma, olio dei catecumeni ed olio degli infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le cresime e i battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'unzione degli infermi. L'Ora Nona del Giovedì Santo è l'ultima celebrazione liturgica del tempo di Quaresima che si conclude prima dell'inizio della Messa Vespertina in Coena Domini. I paramenti seguono le regole dei colori liturgici.

La Pasqua in Romania

La Pasqua nel Maramureș viene festeggiata con grande attenzione a tutti gli aspetti sacri legati alla vita delle famiglie religiose romene. Le donne decorano le pareti con tessuti cuciti a mano dai colori vivaci, abbelliscono le tavole con tovagliette minuziosamente lavorate, appendono alle porte tendine in pizzo e preparano le uova pasquali. Il pranzo pasquale viene preparato il giorno prima di Pasqua, e per l'occasione si preparano focacce decorate con trecce che il giorno dopo verranno portate a benedire in chiesa. In cucina si radunano le donne della famiglia che di generazione in generazione imparano le ricette tradizionali(la cucina sembra racchiudere in se una sacralità, un calore domestico). Tutta la famiglia partecipa a questa festa dai più grandi ai più piccoli (digiuno in preparazione alla Pasqua e preparazione delle case) conferendo a questa festa grande sacralità: religiosa e familiare.

Il dono delle uova

A Pasqua c'è l'abitudine di regalare uova di cioccolata. In realtà quest'abitudine è nata con il tempo, ma all'inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita che la vita rinizia.

Altri significati

In spagnolo la parola "Pasqua" viene a volte usata in maniera non corretta per indicare altre festività religiose; per esempio in Cile indica il giorno della nascita di Gesù (Natale), quindi il giorno di Pasqua è indicato come "Domingo de Resurrección" ovvero "Domenica di risurrezione", mentre la festività viene comunemente chiamata "Semana santa" ossia Settimana santa.


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La Pasqua cristiana
Il nome "Pasqua" deriva dal latino pascha e dall'ebraico pesah.
E' la massima festività della liturgia cristiana, perchè celebra la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo
Il fatto che il Signore decise di riportare in vita Gesù, ingiustamente ucciso, per i fedeli significa che Dio approvò le scelte di vita di Cristo.
Ossia l'aiuto ai poveri, la solidarietà, la fraternità e l'amore per gli altri, tanto da sacrificare la propria vita per questi ideali.


La datazione della Pasqua
Il Nuovo Testamento narra che Gesù fu crocifisso alla vigilia della Pasqua ebraica.
Nei primissimi tempi del cristianesimo, i cristiani di origine ebraica celebravano la Resurrezione di Cristo subito dopo la Pasqua ebraica, che veniva calcolata in base al calendario lunare babilonese e cadeva ogni anno in un diverso giorno.
I cristiani di origine pagana celebravano la Pasqua ogni domenica.
Nacquero così gravi controversie all'interno del mondo cristiano, che si risolsero nel 325 con il concilio di Nicea in cui si stabilì definitivamente che la Pasqua doveva essere celebrata da tutta la cristianità la prima domenica dopo la luna piena seguente l'equinozio di primavera. Inoltre nel 525 si stabilì che la data doveva trovarsi fra il 22 marzo e il 25 aprile.

La Pasqua ebraica
La Pasqua è una festa molto importante anche per gli ebrei. Probabilmente alle sue origini era una festa pastorale praticata dalle popolazioni nomadi del Vicino Oriente. Quando le tribù semite divennero più sedentarie si trasformò in una festa agricola, in cui si offrivano le primizie della mietitura dell'orzo, attraverso la cottura del pane azzimo.
Mosé diede un nuovo significato a questa festa, perchè la fece coincidere con la fuga del popolo ebraico dall'Egitto.
Nel capitolo 12 dell'Esodo, Mosè ordina ad ogni famiglia, prima di abbandonare l'Egitto, di immolare un capo di bestiame piccolo (agnello, pecora o capra) senza difetto, di un anno di età, e di bagnare col suo sangue gli stipiti e il frontone delle porte delle case. I membri delle famiglie consumarono il pasto in piedi, con il bastone in mano, pronti per la partenza, che avvenne in quella stessa notte, dopo che l'angelo di Dio passò per uccidere tutti i primogeniti egiziani, risparmiando i primogeniti ebrei le cui abitazioni erano segnate col sangue.
Nel corso dei secoli, il rituale della Pasqua, pur sottoposto a variazioni e a modifiche, rimase sostanzialmente sempre uguale e la festa è tuttora celebrata da tutti gli Ebrei con la massima solennità e per la durata di sette giorni.
Fu nel corso di una celebrazione pasquale che Gesù Cristo, secondo la narrazione evangelica, istituì il sacramento dell'eucarestia.

La celebrazione della Pasqua oggi
La Pasqua cristiana, come viene festeggiata in Italia, è preceduta da un periodo di penitenza: si tratta della Quaresima, che dura 40 giorni e va dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo, cioè il sabato prima di Pasqua.

Durante la Settimana Santa nei paesi cattolici si svolgono diversi riti che rievocano la Passione di Cristo: si benedicono le case, si consuma l'agnello pasquale, si distribuiscono uova e dolci a forma di colomba.


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Un rito molto diffuso in Spagna e in diverse città italiane è quello della "Processione del Cristo Morto", che si svolge di solito il Venerdì Santo.
In molti paesi si effettuano due processioni in contemporanea: una con il Cristo morto, l'altra con la Vergine Addolorata.
Le processioni partono da due chiese diverse e si incontrano in un luogo preciso, in cui avviene ciò che viene chiamato "l'affrontata", ossia l'incontro di Maria con il figlio defunto.



La Pasqua viene celebrata anche attraverso la cucina: ogni regione ha le proprie ricette, come la torta pasqualina ligure o la pastiera napoletana.


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fonte



le origini








L'istituzione della Pasqua


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La celebrazione della Pasqua, dal latino pascha e dall'ebraico pesah, è la massima festività

della liturgia cristiana, nella quale viene rappresentato il mistero della Resurrezione di Gesù.

Nei primissimi tempi del cristianesimo la Resurrezione di Cristo era ricordata ogni sette giorni,

la domenica. Successivamente, però, la Chiesa cristiana decise di celebrare questo evento

solo una volta all'anno e, nel 525, la Pasqua venne fissata fra il 22 marzo e il 25 aprile.

La celebrazione della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo è dunque il nucleo della

fede cristiana, poiché sancisce, in un certo senso, l'entrata di Dio nella storia.

Secondo i fedeli la Pasqua è anche di più.

Il fatto che il Signore decise di riportare in vita Gesù, ingiustamente ucciso, per i fedeli significa

che Dio approvò le scelte di vita di Cristo: l'aiuto ai poveri, la solidarietà, la fraternità e l'amore

per gli altri, tanto da sacrificare la propria vita per questi ideali.



La data della Pasqua


Nell'anno 325 durante il primo Concilio di Nicea si stabilì che la solennità della Pasqua sarebbe

stata celebrata la domenica seguente il primo plenilunio (cioè fase di luna piena) dopo

l'equinozio di primavera. L'equinozio di primavera è intorno al 21 marzo e la data di Pasqua è

quindi compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile (inclusi) essendo il ciclo lunare di 29 giorni.

Per esempio, se proprio il 21 marzo c'è la luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il

giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva

(28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il

18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica

successiva, cioè il 25 aprile.

fonte

 
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Uovo di Pasqua

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Due classiche uova pasquali decorate.

L'uovo di Pasqua è un dolce della tradizione pasquale, divenuto nel tempo uno dei simboli della stessa festività della Pasqua cristiana, assieme alla colomba. La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate o dorate, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo.

Cenni storici

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Uova di gallina decorate a mano.

Lo scambio di uova prima del Cristianesimo [modifica]
L'uovo ha avuto marcati tratti simbolici sin dai tempi antichi, come nel caso del simbolo dell'uovo cosmico. Le uova, infatti, hanno spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità: secondo alcune credenze pagane e mitologiche del passato, il cielo e il pianeta erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo, mentre gli antichi Egizi consideravano l'uovo come il fulcro dei quattro elementi dell'universo (acqua, aria, terra e fuoco).

La tradizione del dono di uova è documentata già fra gli antichi Persiani, dove era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all'avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell'anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.

L'uovo pasquale nel Medioevo

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Uovo pasquale in una piazza di Zagabria

L'usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò poi anche, nel Medioevo come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l'uovo decorato, da simbolo della rinascita primaverile della natura, divenne con il Cristianesimo il simbolo della rinascita dell'uomo in Cristo. La diffusione dell'uovo come regalo pasquale sorse probabilmante in Germania, dove si diffuse la tradizione di donare semplici uova in occasione di questa festività.

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Un uovo Fabergé.

Sempre nel Medioevo prese piede anche una nuova tradizione:la creazione di uova artificiali fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino od oro, ovviamente destinata agli aristocratici e ad i nobili. Edoardo I, re d'Inghilterra dal 1272 al 1307, commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d'oro da donare in occasione della Pasqua.

Evoluzioni recenti

La ricca tradizione dell'uovo decorato è però dovuta all'orafo Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria; l'orafo creò per l'occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d'oro. La fama che ebbe il primo uovo di Fabergé contribuì anche a diffondere la tradizione del dono interno all'uovo.

In tempi più recenti l'uovo di Pasqua maggiormente celebre e diffuso è il classico uovo di cioccolato, che ha conosciuto largo successo nell'ultimo secolo.


L'uovo di Pasqua oggi

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Uova di Pasqua colorate in rosso, tipiche della tradizione cristiana di rito orientale

In diverse tradizioni pasquali l'uovo continua a mantenere un ruolo durante tutto il periodo delle festività. Durante il periodo di Quaresima, in virtù del digiuno, le uova vengono spesso non consumate ed accumulate per il periodo successivo. Nella tradizione balcanica e greco ortodossa l'uovo, di gallina, cucinato sodo, da secoli viene colorato, tradizionalmente di rosso, simbolo della Passione, ma in seguito anche di diversi colori, in genere durante il giovedì santo, giorno dell'Ultima Cena, e consumato a Pasqua e nei giorni successivi. Il giorno di Pasqua, in molti riti, si compie la benedizione pubblica delle uova, simbolo di resurrezione e della ciclicità della vita, e la successiva distribuzione tra gli astanti.

Prima del consumo, in particolare nella tavolata di Pasqua, ognuno sceglie il proprio uovo e ingaggia una gara (τσούγκρισμα) con i commensali, scontrandone le estremità, fino ad eleggere l'uovo più resistente. Questo viene considerato di buon augurio. Le colorazioni vengono effettuate attualmente con coloranti alimentari tipici della pasticceria, ma in passato si utilizzavano prodotti vegetali, tra cui la buccia esterna delle cipolle di varietà rossa.

Successivamente, prevalentemente nell'ultimo secolo è invalso l'uso dell'uovo di cioccolata, arricchito al suo interno da un piccolo dono. Se fino a qualche decennio fa la preparazione delle classiche uova di cioccolato era per lo più affidato per via artigianale a maestri oggi l'uovo di Pasqua è un prodotto diffuso soprattutto in chiave commerciale. La preparazione delle uova di Pasqua delle più svariate dimensioni trova inizio anche più di un mese prima del giorno della Pasqua, come effettivamente accade anche per l'albero di Natale nel periodo natalizio. La produzione delle uova di cioccolato, in Italia, è affidato per la maggiore alle grandi ditte dolciarie. Attualmente, però, sembrano trovare ampi campi di diffusione le uova a tema, cioè uova di Pasqua incentrate su un cartone animato, un film o una squadra di calcio.

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Alcuni ovetti di Pasqua in cioccolato.

Ciò nulla toglie alle classiche uova di cioccolato preparate artigianalmente che sono tuttora molto diffuse, soprattutto all'estero. In altri paesi, come la Francia, è tradizione istituire in aree verdi delle cacce pasquali al tesoro, in cui le uova, preparate artigianalmente e di dimensioni ridotte, vengono nascoste fra gli alberi e vengono poi ritrovate dai bambini. Tale tradizione sta oggi però affievolendosi per via della diffusione globale dell'uovo pasquale prodotto e distribuito commercialmente.

In molti altri paesi, infine, all'uovo di cioccolato viene ancora anteposto l'uovo di gallina solitamente cucinato sodo. Anche nei paesi di religione ortodossa, tuttavia, permane la tradizione delle uova di gallina, in risposta alla diffusione delle uova prodotte commercialmente, giudicate dagli ortodossi una strumentalizzazione consumistica della Pasqua. In Italia l'uovo sodo come simbolo pasquale è rimasto presente soprattutto accompagnato dalla tradizionale colomba pasquale o durante il pranzo. Anche in Arabia, l'Uovo di Pasqua, rappresenta la resurrezione di Gesù.


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view post Posted on 24/3/2012, 17:44
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view post Posted on 29/3/2012, 05:47
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Risvegliarmi all’alba

Non si può far questo a te,

che illumini la mia vita,

anche se nessuna speranza ricevo

dai misteri del cuore.

E’ triste la mia dolce follia,

anima silenziosa, nostalgica

che ogni giorno mi dice ”forza donna!”

Mi hai donato la luce

e se a volte io vedo l’oscurità,

non c’è cosa più bella

che veder la luna mandarmi sorrisi.

Da donna vorrei dedicarti un fiore,

al canto solitario del suono

che cammina sull’essenza dello spirito

per raggiungerti in quel sogno

che placa l’anima

per poi risvegliarmi all’alba

con la luce delle stelle e con te in cuore.

Grazie della vita, mio Signore!

naida santacruz

 
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view post Posted on 3/4/2012, 04:58
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La bianca colomba pasquale voli nel Vostro cuore colmandolo di serenità e pace. BUONA PASQUA

 
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brigida
view post Posted on 6/4/2012, 07:00




Buona Pasqua a tutte/i... :£$%:
 
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Sgombra la mente dall'egoismo, sgombra l'animo dai desideri, solo così troverai la libertà

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"Campane di Pasqua"

di Gianni Rodari


Campane di Pasqua festose
che a gloria quest'oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
"Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite le braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!"
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch'è bella, ch'è buona la vita,
se schiude la porta all'amore.

 
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Filastrocca di Pasqua

Suona suona campana,
sveglia la gente vicina e lontana,
con il tuo suono squillante e festoso
in questo giorno solenne e maestoso.
Gesù è risorto e lassù dal cielo
ci guarda, stende il suo velo:
un velo che accarezza l' anima e addolcisce il cuore
donandoci tutto il suo grande amore.
Suona campana, suona più forte,
aprite gente tutte le porte,
venite uomini, donne e bambini
uniamoci al coro dei cherubini,
portiamo a casa un raggio di sole,
amiamoci l' un l' altro come Lui vuole;
sulla tavola ornata a festa
tanto fiori e frutta fresca,
un bell' uovo di cioccolata,
una colomba con la crema variegata,
un regalo, un bigliettino,
e al centro il vino rosso frizzantino.
Alziamo il calice e insieme festeggiamo:
E' Pasqua, per te, Gesù brindiamo!


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