San Valentino

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view post Posted on 7/1/2012, 21:41
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Vescovo e martire
Nascita Interamna Nahars, 176
Morte Roma, 14 febbraio 273
Venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Santuario principale basilica di San Valentino (Terni)
Ricorrenza 14 febbraio
Attributi bastone pastorale, palma, bambino epilettico
Patrono di Terni e altri luoghi, amanti, innamorati, epilettici


Valentino
Vescovo della Chiesa cattolica
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Nato Interamna Nahars 176
Ruoli
ricoperti Vescovo di Terni dal 197 al 273
Deceduto 273



San Valentino, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Interamna Nahars, ca. 176 – Roma, 14 febbraio 273), fu un vescovo e un martire cristiano. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati.

La più antica notizia di S. Valentino è in un documento ufficiale della Chiesa dei secc.V-VI dove compare il suo anniversario di morte. Ancora nel secolo VIII un altro documento ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna, la sepoltura ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, successivo martirio di questi e loro sepoltura.

È tuttavia incerto se si tratti di un martire diverso dal presbitero che subì il martirio sotto Claudio il Gotico (quindi prima del 270, anno del decesso di questo imperatore), dato che anche questi fu sepolto nelle catacombe al II miglio della via Flaminia: con molta probabilità si tratta della stessa persona.



Agiografia

Nato in una famiglia patrizia, fu convertito al Cristianesimo e consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni.

Nell'anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell'oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani.

Invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo, tentando anzi di convertire l'imperatore al Cristianesimo. Claudio II lo graziò dall'esecuzione capitale affidandolo a una nobile famiglia.

Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.

Il culto


È commemorato nel martirologio romano il 14 febbraio, giorno in cui veniva celebrata l'antica festa di Santa Febronia.

Le reliquie

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Reliquia di San Valentino nella Chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma

Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli.

Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo: pare che esse siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo motivo siano stati martirizzati.

Altre reliquie sono presenti anche nella cattedrale di Maria Assunta di Savona, nella chiesa medievale di San Valentino di Sadali in Sardegna, a Belvedere Marittimo in Calabria e nella chiesa Matrice di Vico del Gargano dove viene venerato come protettore della città e degli agrumeti.

« Pinto no cuo, gosava san valentino »
[non chiaro]

In base ad altre fonti, altre reliquie di San Valentino si trovano a Ozieri, centro principale del Logudoro, a una cinquantina di chilometri da Sassari: le avrebbe portate, nel 1838, un frate benedettino nativo del luogo, che le avrebbe poi sepolte nella cinquecentesca chiesa dedicata ai santi Cosma e Damiano sul Colle dei Cappuccini. Un vasetto con il sangue di S.Valentino si trova anche nella teca di vetro contenente il teschio di Santa Giustina nella Chiesa di S.Martino a Torre d'Arese (PV).



Miracoli del santo

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San Valentino battezza Santa Lucilla, opera eseguita nel 1575 da Jacopo Bassano, oggi al Museo civico di Bassano del Grappa.

Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:

Una di esse narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo "carceriere": Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si chiudeva con le parole: «...dal tuo Valentino...».
Un'altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un'altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d'affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini.
Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall'amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.
La festa di San Valentino

La festa di San Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo.

Tale tradizione fu diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al Santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra.Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono.

La figura di Valentino come santo patrono degli innamorati viene tuttavia messa in discussione da taluni che la riconducono a quella di un altro sacerdote romano, anch'egli decapitato pressappoco negli stessi anni



Feste in Italia

La città di Terni invoca san Valentino come principale patrono. In provincia di Verona il paese di Bussolengo lo invoca come Santo Patrono. Patrono del paese di Sadali, considerato protettore dei matrimoni, san Valentino, la cui chiesa fu forse edificata da monaci bizantini, viene qui ricordato non a febbraio, ma ad ottobre e la festa sarda dura tre giorni. Ed è anche Patrono del paese lucano d'Abriola.

A Quero si festeggia il santo benedicendo le arance e lanciandole da un pendio annesso all'Oratorio di San Valentino nell'omonima località.

In provincia di Vicenza è il santo patrono di Pozzoleone. In questo paese si svolge tuttora l'antica fiera di San Valentino, una delle fiere più grandi del Veneto; notizie certe di questa festa si trovano già dal 1517.

È patrono di Vico del Gargano, dove viene festeggiato il 14 febbraio con manifestazioni religiose e attività culturali. Caratteristico l'addobbo della statua e delle vie del paese con arance e alloro. Molto partecipata è la processione con la reliquia del santo che si tiene la mattina del 14 febbraio. Di particolare interesse è inoltre la fiera campionaria, con oltre 100 espositori e luna park, alla quale partecipano migliaia di persone che visitano anche nel caratteristico centro storico le bancarelle di prodotti artigianali e gastronomici.



Galleria d'immagini

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San Valentino ed i suoi discepoli, Codex: Français 185, Fol. 210. Vite di santi, Francia, Parigi, XIV secolo

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San Valentino, illustrazione dalla Cronache di Norimberga di di Hartmann Schedel (fine XV secolo)

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San Valentino supplicante

fonte qui



Edited by marisa56 - 24/2/2019, 19:41
 
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San Valentino (festa)

BigPinkHeart

Biglietto d'auguri di San Valentino, circa 1910
Tipo di festa religiosa, internazionale
Data 14 febbraio
Celebrata a Europa, nelle Americhe ed in Estremo Oriente
Religione Tutte quelle che ammettono il culto dei santi
Tradizioni profane Scambio di auguri e doni fra innamorati
Data d'istituzione Medioevo



La festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati e celebrata in gran parte del mondo (soprattutto in Europa, nelle Americhe ed in Estremo Oriente) il 14 febbraio.

Descrizione

La festività prende il nome dal santo e martire cristiano San Valentino da Terni, e venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana delle lupercalia. La pratica moderna di celebrazione della festa, centrata sullo scambio di messaggi d'amore e regali fra innamorati, risale probabilmente all'alto medioevo, e potrebbe essere in particolare riconducibile al circolo di Geoffrey Chaucer in cui prese forma la tradizione dell'amor cortese.

Alla sua diffusione, soprattutto in Francia ed in Inghilterra, contribuirono i benedettini, attraverso i numerosi loro monasteri, essendo stati affidatari della Basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda metà del VII secolo.

Soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, e per imitazione anche altrove, il tratto più caratteristico della festa di San Valentino è lo scambio di valentine, bigliettini d'amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell'amore romantico (la colomba, l'immagine di Cupido con arco e frecce, e così via). A partire dal XIX secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e commercializzazione su vasta scala di biglietti d'auguri dedicati a questa ricorrenza. La Greeting Card Association ha stimato che ogni anno vengano spediti il 14 febbraio circa un miliardo di biglietti d'auguri, numero che colloca questa ricorrenza al secondo posto, come numero di biglietti acquistati e spediti, dopo Natale.



Storia

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San Valentino (con il committente del dipinto), di Lucas Cranach, Galleria delle Arti Figurative di Vienna.

La ricorrenza di San Valentino ha sostituito in epoca cristiana i lupercalia romani, celebrati il 15 febbraio; questi riti erano però dedicati alla fertilità e non all'amore romantico. Nel 496 Papa Gelasio I dedicò il 14 febbraio al santo e martire San Valentino, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività romana. Sebbene la figura di San Valentino sia nota anche per il messaggio di amore portato da questo santo, l'associazione specifica con l'amore romantico e gli innamorati è quasi certamente posteriore, e la questione della sua origine è controversa.

Una delle tesi più note è che l'interpretazione di San Valentino come festa degli innamorati si debba ricondurre al circolo di Geoffrey Chaucer, che nel Parlamento degli Uccelli associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d'Inghilterra con Anna di Boemia. Tuttavia, studiosi come Henry Kelly e altri hanno messo in dubbio questa interpretazione. In particolare, il fidanzamento di Riccardo II sarebbe da collocare al 3 maggio, giorno dedicato a un altro santo omonimo del martire, San Valentino di Genova.

Non v'è dubbio tuttavia che a metà di febbraio si riscontrino i primi segni di risveglio della natura e nel Medioevo, soprattutto in Francia ed Inghilterra, si riteneva che in quella data iniziasse l'accoppiamento degli uccelli e quindi l'evento si prestava a considerare questa la festa degl'innamorati.

Pur rimanendo incerta l'evoluzione storica della ricorrenza, ci sono alcuni riferimenti storici che fanno ritenere che la giornata di San Valentino fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli del II millennio. Fra questi c'è la fondazione a Parigi, il 14 febbraio 1400, dell'"Alto Tribunale dell'Amore", un'istituzione ispirata ai principi dell'amor cortese. Il tribunale aveva lo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d'amore, i tradimenti, e la violenza contro le donne. I giudici venivano selezionati sulla base della loro familiarità con la poesia d'amore.

La più antica "valentina" di cui sia rimasta traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d'Orléans, all'epoca detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge a sua moglie con le parole: Je suis desja d'amour tanné, ma tres doulce Valentinée….

L'uso di spedire "valentine" nel mondo anglosassone risale almeno al XIX secolo. Già alla metà del secolo negli Stati Uniti alcuni imprenditori come Esther Howland (1828-1904) iniziarono a produrre biglietti di San Valentino su scala industriale; a sua volta, la Howland si ispirò a una tradizione antecedente originaria del Regno Unito. Fu proprio la produzione su vasta scala di biglietti d'auguri a dare impulso alla commercializzazione della ricorrenza e, al contempo, alla sua penetrazione nella cultura popolare. Il processo di commercializzazione della ricorrenza continuò nella seconda metà del XX secolo, soprattutto a partire dagli Stati Uniti. La tradizione dei biglietti amorosi iniziò a diventare secondaria rispetto allo scambio di regali come scatole di cioccolatini, mazzi di fiori, o gioielli.

Motti e proverbi

Per san Valentino fiorisce lo spino
Per san Valentino la primavera sta vicino
A san Valentino ogni "Valentino" sceglie la sua "Valentina" (detto piuttosto antico )



Galleria d'immagini

Esther_Howland_1850
Valetina di Esther Howland (ca. 1850): Weddings now are all the go, Will you marry me or no



487px-Valentine_Cork_1850
Poesia scritta a mano, "A Susanna", datata San Valentino 1850 (Cork, Irlanda)



Comic_Valentine
Valentina a fumetto, metà del XIX secolo: R stands for rod, which can give a smart crack, And ought to be used For a day on your back.



424px-My_Dearest_Miss
Valentina del 1862: My dearest Miss, I send thee a kiss



Folk_Art_Valentine_1875
Valentina del 1875, a Clara Dunn di Newfield, New Jersey



Greeting_Card_Valentine_1887_Whitney
Valentina di George C. Whitney del 1887 (Whitney succedette a Howland alla direzione della New England Valentine Company nel 1881)



Cartoline e biglietti tridimensionali 1900-1930

Buster_Brown_valentine
Cartolina Richard Felton Outcault, primi del novecento



Postcard_by_Nister_1900
Cartolina di Nister, circa 1906



Valentine_Postcard_43902
Cartolina circa 1900-1910



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Cartolina tridimensionale, circa 1920



Mechanical_Valentine_01
Cartolina mobile, circa 1920



Mechanical_Valentine_03
Cartolina mobile



Mechanical_Valentine_05
Cartolina mobile, circa 1920-1930


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OH, VALENTINO!


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Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!
Solo, ai piedini provati dal rovo
porti la pelle de’ tuoi piedini;
porti le scarpe che mamma ti fece,
che non mutasti mai da quel dì,
che non costarono un picciolo: in vece
costa il vestito che ti cucì.
Costa; ché mamma già tutto ci spese
quel tintinnante salvadanaio:
ora esso è vuoto; e cantò più d’un mese
per riempirlo, tutto il pollaio.
Pensa, a gennaio, che il fuoco del ciocco
non ti bastava, tremavi, ahimè!,
e le galline cantavano, Un cocco!
ecco ecco un cocco un cocco per te!
Poi, le galline chiocciarono, e venne
marzo, e tu, magro contadinello,
restasti a mezzo, così con le penne,
ma nudi i piedi, come un uccello:
come l’uccello venuto dal mare,
che tra il ciliegio salta, e non sa
ch’oltre il beccare, il cantare, l’amare,
ci sia qualch’altra felicità

La maestra era una bella donna che teneva al proprio aspetto. Era sempre truccata e ben pettinata e ben vestita.
La maestra era una maestra un po’ strana, anche la bambina lo aveva capito. Non faceva mai fare ai bambini le recite di Natale davanti ai genitori. Istigava alla velocità matematica con le gare fra gli scolari, a due a due: il primo che risolveva un problema o un calcolo complesso, riceveva l’encomio: 10 (se la soluzione era giusta) bravo e svelto. La bambina non aveva mai sentito di voti simili altrove.
Poi la maestra voleva che la divisa fosse nera, unica classe in tutta la scuola, mentre tutti gli altri bambini avevano il grembiulino azzurro.
La maestra, inoltre, faceva imparare pochissime poesie a memoria. E questo alla bambina non piaceva.

A lei piaceva imparare le poesie, specialmente se erano in rima. La rima creava una musicalità particolare, come nelle filastrocche o in certe canzoni. E aiutava a ricordare i versi.
La bambina faceva fatica a ricordare le cose a memoria, ma le poesie, specie se in rima, erano facili da studiare.

Un giorno la maestra legge in classe e poi l’assegna come compito a casa, da imparare, una poesia che si chiama Valentino. L’ha scritta Giovanni Pascoli, un nome grosso, un nome importante, uno di quelli che ti annoia studiarli…
Ma la poesia va giù che è una meraviglia e la bambina si commuove nel leggere quei versi, nel declamarli, nell’immaginare quel povero bimbo di nome Valentino.

Quanti anni ha Valentino?
La poesia non lo dice.
La bambina immagina un ragazzino di circa sei o sette anni, cioè appena più piccolo di lei. Lo vede biondo, con i capelli dritti e la frangetta sugli occhi e magro di stenti. Cerca di immaginare come può essere quel vestito nuovo che la mamma ha cucito per lui, a prezzo di grandi sacrifici. Questo è un po’ difficile, la bambina non sa come si vestiva ai tempi di Valentino. Per quanto si sforzi, riesce a vedergli addosso solo pantaloni simili a quelli dei suoi fratelli, che però non sono nuovi, ma in genere ereditati da qualche altro parente. La mamma della bambina non sa cucire vestiti. Sa fare molte cose, ma la sarta no.
Un punto per Valentino.

La bambina vede benissimo però i piedini scalzi. Come si fa d’estate, al mare, o anche in casa, che tanto fa caldo. Ma Valentino ha i piedi scalzi d’inverno. Chissà che freddo poverino. E quella povera sua mamma che non è riuscita a comprargli le scarpe, ma gli ha lasciato quelle che gli ha regalato alla nascita. Quelle fatte della sola pelle.
La bambina ha un brivido di freddo. Lei ha avuto i geloni, e pensa che anche Valentino avrà i geloni, e le dispiace tanto.
Però Valentino è fortunato. Ha delle galline che gli regalano l’ovetto, che si spremono a più non posso per fare tante uova, che poi la mamma le va a vendere e così riempie il salvadanaio. Solo che, accidenti, i soldini non sono bastati nemmeno a comprargli le scarpe.
Alla bambina le scarpe non mancano, per fortuna. Quelle nere, belle, di vernice per esempio, sono fantastiche. Gliele presterebbe volentieri a Valentino, ma lui è maschio, non gli starebbero bene. Essere l’unica femmina in casa vuol dire avere la fortuna di avere quasi sempre scarpe nuove, non riciclate dal fratello maggiore e nemmeno da altri parenti, perché si sa, i bimbi le scarpe le consumano subito.
Valentino si consuma la pelle, invece.
Dio, come le dispiace! Mentre si affanna a ricordare i versi quell’immagine di sofferenza le entra negli occhi per uscirne come lacrima.

Non resta che sperare nella primavera. E infatti arriva marzo, e Valentino indossa il vestito nuovo fattogli dalla mamma, ma è sempre senza scarpe. Come un uccellino, impara a memoria la bambina. Ha le penne, ma non le scarpe. Però l’uccellino vola, ha le ali, se sente freddo ai piedi può farsi un giretto volando e così tira su le zampe e le tiene al caldo sotto la pancia. Con tutta la buona volontà, la bambina non crede che Valentino possa volare per scaldarsi i piedi.

Gli ultimi versi della poesia sono misteriosi per la piccola.
Quale altra felicità c’è al mondo oltre al beccare (beccare?!) cantare e saltare? Forse l’avere un paio di scarpe? È possibile. Ma certo, dev’essere così!!! Per Valentino sarebbe stata una felicità avere un paio di scarpe qualsiasi, oltre che una necessità. Forse per l’uccello venuto dal mare un po’ meno, magari a lui occorreva un paio di pinne, ma insomma, la bambina non poteva giurare che la bestiolina non avrebbe gradito anch’essa una calzatura sulle zampe.

Chiarito il mistero, la bambina ripete a lungo la poesia, con il viso infreddolito di Valentino davanti agli occhi. L’indomani sarà interrogata e lei vuole il suo solito 10.

La bambina ancora non lo sa, ma questa poesia le sta lasciando il segno per gli anni a venire
Intanto, sarà l’unica di quelle poche liriche che la maestra le ha fatto imparare che ricorderà sempre alla perfezione.
Poi, ogni 14 febbraio, mentre il mondo consumistico festeggia il patrono degli innamorati, lei inevitabilmente ripenserà al suo piccolo amico Valentino, lo rivedrà col suo bel vestitino nuovo ma scalzo come l’uccellino che viene dal mare. I versi del pascoli si riaffacceranno, a ogni febbraio, usciranno da depositi polverosi e torneranno alla mente e alla bocca, che anche in silenzio tornerà a recitarli.
Infine, la bimba, ormai donna, avrà la mania delle scarpe, che continuerà a comprare senza necessità e senza esserne mai soddisfatta.

 
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ha fatto bene, deve valere per tutti i giorni, come tutte le feste hanno uno sfondo economico



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Ho scelto te

Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell'incanto dell'aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell'arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.

~ S. Lawrence ~

 
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view post Posted on 5/2/2012, 14:47
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xvNA3

Amare una persona è...

Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt'uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è...
accettarla così com'è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.

-- Omar Falworth

 
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view post Posted on 10/2/2012, 18:25
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YIJkq

Abbracciami

Abbracciami adesso

perché conosci

i miei pensieri

e puoi arrivarmi così in fondo

da spogliarmi l’anima

ma non guardar se c’è la luna,

non servirebbe il suo chiarore.

Stringimi intensamente

per un istante ancora

che io possa sentire

il calore del tuo seno

intorno al mio cuore

e le tue mani

avvolgermi sincere.

Sospira con me

soltanto un altro po’

e con un bacio

regala all’infinito

questo momento solo nostro

parte di un frammento

che non potrà mai esser rubato.


QS-TANZ

 
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view post Posted on 11/2/2012, 18:39


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6y2sx

A TUTTI GLI INNAMORATI

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view post Posted on 11/2/2012, 18:54
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marcello esposito



Perdersi nei tuoi occhi


Perdersi nei tuoi occhi…
Perdersi nel disegnare
Con lo sguardo
Il tuo viso.

Lasciarsi trasportare
Dalla tua infinita dolcezza.

Occhi specchio dell’anima
Riflettono luccichii
D’una antica emozione.

Avvertire il tuo amore
Giungere sopita:
Ali al vento
Per una melodia
Di un sogno di mezza estate.

Splendente…
Solare…
Nel tuo vestito bianco,
s’adorna
il tuo corpo
in un passo di musa.

Incantato…
Non una parola…
Un sorriso, uno sguardo
Ti porge il mio cuore
Vibrando nell’aria
Un canto d’amore.

 
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view post Posted on 12/2/2012, 10:37
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KR1wZ

“Afferro le sue mani”

Afferro le sue mani
e la stringo al mio petto.
Tento di riempire le mie braccia
della sua bellezza,
di depredare con i baci
il suo dolce sorriso,
di bere i suoi bruni sguardi
con i miei occhi.
Ma dov’è?
Chi può spremere l’azzurro dal cielo?

Cerco di afferrare la bellezza;
essa mi elude
lasciando soltanto il corpo
nelle mie mani.
Stanco e frustrato mi ritraggo.
Come può il corpo toccare
il fiore che soltanto
lo spirito riesce a sfiorare?


Rabindranath Tagore

 
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view post Posted on 13/2/2012, 15:13
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FV8ct




Forse è presto

per rubarti

una carezza

delicata,

quel tanto che basta

a colorare una fiaba.

Solo momenti

e pensieri che ti sfiorano

quando mi parli di te.

Guardo il tuo viso

per cercare

di capire

cosa c’è

in fondo al tuo cuore

e l’ardore mi abbaglia.

Come l’azzurro

che si irradia dai tuoi occhi

mentre sorridi a me.

 
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La storia di San Valentino, tra sacro e profano

Chi era San Valentino e perchè è considerato il protettore degli innamorati? Quando nasce la festa di San Valentino e qual è la sua evoluzione? Questo e altro ancora sulla ricorrenza festeggiata dalle coppie di tutto il mondo.



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Le coppie innamorate di tutto il mondo il 14 febbraio di ogni anno si scambiano auguri e regali, come omaggio al loro amore, ma chi ha istituito questa festività e soprattutto chi è il protettore degli innamorati e perchè? E’ lecito interrogarsi su quella che è ormai divenuta una tradizione, negli ultimi secoli soprattutto profana, ma che muove da origini cristiane (trattandosi di San Valentino). Il vescovo e martire che dà il nome a tale ricorrenza è vissuto tra 2° e 3° secolo dopo Cristo e leggende su di lui raccontano che, nonostante il suo matrimonio col Signore, abbia incontrato l’amore negli occhi della figlia ceca del suo carceriere. Una storia, quella di Valentino da Terni, di fede e amor puro che ha portato papa Gelasio I ad istituire il giorno di San Valentino in quanto festa cristiana dell’amore.

Valentino da Terni: San Valentino da Interamna (odierna Terni) nacque nel 176 da famiglia pagana, ma si convertì al cristianesimo quando tale culto era ancora sopraffatto e prevaricato dal paganesimo. In prima persona, infatti, si scontrò con l’anti-cristianesimo di quegli anni, soprattutto nelle persone degli imperatori Claudio II il pazzo e Aureliano. Dal primo si salvò, mentre il secondo riuscì a farlo arrestare e uccidere: morì nel 273 d. C. per mano del soldato Furius Placidus e spirò sulla via Flaminia, lungo la quale furono sepolte le sue spoglie. Sul luogo sorse una basilica, nel 4° secolo, che custodisce ancora le reliquie del vescovo, fatto Santo anche per diverse testimonianze di suoi miracoli.

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Un'icona di San Valentino


Il protettore degli innamorati: La “fama” di San Valentino protettore degli innamorati nasce da alcuni aneddoti ed episodi della sua storia: il vescovo, contrariamente alla tradizione pagana, univa le coppie di innamorati nel sacro vincolo del matrimonio, nel segno dell’amore e della libera scelta del proprio compagno. In quegli anni, invece, era ancora fervida la tradizione dei lupercali, festività pagana durante la quale uomini e donne si univano secondo casualità e per un anno dovevano procreare, senza che tra di loro corresse necessariamente un sentimento. Valentino quindi, nell’espletare le funzioni di uomo di fede, si innalzava a difensore dell’amore vero. Alcune forme di romanticismo e amoreggiamento derivano da aneddoti legati alla sua vita: si racconta che una volta fece far pace ad una coppia, facendo volare dei piccioni in amore intorno ai due litiganti, da qui l’espressione “piccioncini”. Avrebbe anche unito in matrimonio la cristiana Serapia e il romano Sabino, andando contro l’avversione all’unione della famiglia di lei: la ragazza era in fin di vita e l’amato chiese al Santo di fare in modo che non abbandonasse mai la sua Serapia. Valentino battezzò il romano e lo unì alla sua amata, poco prima che i due spirassero insieme, in uno dei più alti momenti di romanticismo della tradizione amorosa.

La festa di San Valentino: Fu papa Gelasio I nel 496 ad istituire la festa di San Valentino nella ricorrenza del 14 febbraio, come omaggio cristiano all’amore. Il 14 febbraio diventa con i secoli, però, la festa degli innamorati e ci pensa la letteratura, soprattutto la tradizione dell’amor cortese, a fomentare la considerazione di Valentino in quanto protettore degli innamorati. Lo scrittore Geoffrey Chaucer raccontava del fidanzamento tra Riccardo II d’Inghilterra e Anna Boemia, caduto proprio in data 14 febbraio, ma questo riferimento non ha ancora assunto certificazioni storiche. Era comunque diffusa la credenza che in quel periodo l’amore fosse più facile a sbocciare e a crescere.

Risale al 14 febbraio 1400 la fondazione dell’Alto tribunale dell’amore, tribunale con il compito di prendere decisioni sugli affari legali legati alle relazioni amorose e la scelta di quel preciso giorno del secondo mese dell’anno non fa altro che testimoniare che fosse già considerato il giorno dell’amore e degli innamorati. Nel XV secolo, Carlo d’Orleans riprende un aneddoto riferito a San Valentino: si dice che il santo si congedò dalla figlia ceca del suo carceriere con un biglietto che riportava testuali parole “dal tuo Valentino” e il duca spedì una “valentina” alla sua amata, cioè un biglietto recante un messaggio d’amore, proprio come quello lasciato dal santo alla donna.

Il biglietto d’amore diventa così il simbolo della celebrazione di tale festività, che ricorre nei calendari delle chiese cattolica, ortodossa e anglicana. Tra XIX e XX secolo è risaputa la commercializzazione di questa ricorrenza, dietro la spinta dell’imprenditrice statunitense Esther Howland, che fu la prima a produrre biglietti di San Valentino in quantità industriali. Arriviamo, poi, ai giorni nostri dove accanto al messaggio d’amore, compaiono regali e pensierini che arricchiscono lo scambio reciproco tra coppie e il conseguente giro di guadagni per aziende particolarmente “affezionate” a questa ricorrenza, soprattutto quella di una specifica qualità di cioccolatini. E pensare che tutto è cominciato da un Santo biglietto.



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