Sant'Anna

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view post Posted on 26/7/2020, 05:48
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26 luglio, si celebra San Gioacchino e Sant’Anna, protettrice delle partorienti

Sant’Anna è invocata come la protettrice delle donne gravide, che a lei si rivolgono per ottenere da Dio tre grandi favori: un parto felice, un bambino in buona salute e latte sufficiente per allattarlo. È patrona di Caserta, compatrona di Napoli e protettrice di molti mestieri legati alle madri e alle donne.

di Marta Ferraro


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Il 26 luglio si festeggia Sant'Anna, la mamma di Maria Santissima. Sebbene non ci siano molte notizie sulla sua vita, Sant'Anna è molto venerata sia in Oriente quanto in Occidente. Ella è la patrona di Caserta, compatrona di Napoli insieme a altri 52 santi e protettrice di molti mestieri legati alla maternità e alle donne.

Il nome Anna deriva dall'ebraico Hannahe che significa grazia. La figura di Sant'Anna non è nominata nei Vangeli canonici, al contrario è citata nei vangeli apocrifi della Natività e dell'Infanzia e nel Protovangelo di San Giacomo. La Santa è particolarmente invocata dalle partorienti, in special modo nei parti difficili e dalle donne sterili, per aver avuto il privilegio di essere la mamma di Maria Vergine. Dopo lunghi anni di matrimonio con San Gioacchino, uomo ricco e pio, Anna non aveva avuto figli. I due che si amavano molto, soffrivano fortemente per la mancanza di prole. Al punto tale che un giorno, San Gioacchino si allontanò da casa per 40 giorni, e tra preghiere, lacrime e digiuni chiese, nella solitudine più dura, un figlio a Dio. Anche Anna soffriva per la loro sterilità e anche per l'allontanamento del marito, per questo cominciò a pregare incessantemente affinché il Signore gli concedesse un figlio. Poco dopo le apparve un angelo che le annunciò "Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo" e così avvenne.

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Festa di sant'Anna

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Sant'Anna Metterza, Masolino e Masaccio, Uffizi
La festa di sant'Anna era una delle festività del calendario della Repubblica fiorentina, che cadeva il 26 luglio, giorno appunto di sant'Anna.

Storia
A causa della discordia delle sue classi dirigenti, Firenze aveva voluto il Duca; dopo la cacciata di Gualtieri di Brienne, "la Signoria nuova - ricorda il Villani - in uno col popolo riferendo alla intercessione di sant'Anna, di cui ricorreva il nome in quel giorno, l'avvenimento felice, corse all'altare della Madonna in Orsanmichele, e porse in quel luogo rendimento di grazie".

Con questo concorso di popolo all'oratorio ebbe genesi la celebrazione annuale che la Signoria decise di bandire, negli anni a venire, in onore di sant'Anna, proclamando il 26 luglio festa solenne. La Signoria stessa, inoltre, commissionò un altare ligneo da erigere in Orsanmichele per esporvi "un'immagine di sant'Anna" come si legge nelle provvisioni del Comune, un'immagine inizialmente dipinta e poi, al tramonto del XIV secolo, scolpita nel legno.

L'aver voluto porre in Orsanmichele l'effigie della santa fu un gesto estremamente significativo: l'oratorio, sovvenzionato da una tassa pubblica, era insieme chiesa e granaio per la città: fu una delle costruzioni più importanti dell'età comunale a Firenze. Allocarvi l'icona della santa stava, quindi, ad indicare l'ufficialità e la natura civica del "nuovo culto", della venerazione che le si voleva tributare.
L'altare divenne il fulcro della festa, intorno ad esso si affollavano i fedeli offrendo doni alla figura di sant'Anna, per la quale venne coniato il fiorentinissimo appellativo di "Santa avvocata della libertà cittadina".
Difatti il governo deliberò che "nel dì della beata Anna, madre della Vergine gloriosa, per la liberazione della città e dei cittadini e per la liberazione del giogo pernicioso e tirannico, nella ricorrenza della festività di S.Anna, dai Priori, dagli altri Rettori della città e dai Consoli delle arti si dovessero fare offerte di ceri e danaro davanti alla immagine di detta santa in San Michele" (provvisione dell'11 gennaio 1344, stile fiorentino, 1345 stile moderno).

E ancora, "s'ordinò, per unire ai sacri riti pubbliche feste popolari, che in quel giorno medesimo si corresse un palio del valore di 32 fiorini d'oro e che si cavassero fuori le bandiere delle arti e venissero appese a Orsanmichele". Niente doveva turbare il giorno deputato dalla Signoria alla commemorazione della santa e, insieme, della rinnovata libertà e pertanto venne decretato che "nessuno dovesse essere preso per debito, né i magistrati rendere giustizia, ne verum artefice tenere aperte botteghe o uffici, pena lire 25 a chi trasgredisse".

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Orsanmichele

Gli oboli donati alla santa nel suo giorno, per volontà del governo del Comune, venivano consegnati ai Capitani di Orsanmichele, i quali, "prelevatene le spese occorrenti a festeggiare quella solennità", destinavano quanto rimaneva per due terzi ai poveri e per un terzo al Monastero di Sant'Anna già sorto, nel 1318, in Oltrarno, in località Verzaia. Un monastero femminile benedettino al quale, per celebrare i fatti del 1343, la Signoria decise nel 1359 di edificare una nuova chiesa.

A partire dal 1370, una imponente processione interessò la Firenze di qua e di là d'Arno, poiché si snodava fra Orsanmichele e il monastero di Verzaia; una processione giocosa, resa immortale, più tardi, dai colori di Jacopo Pontormo che la dipinse, fra il 1528 e il 1529, in un cammeo all'interno di una grande tavola per l'altare maggiore della chiesa di Verzaia. Il dipinto con Sant'Anna Metterza e santi (oggi al Museo del Louvre) fu voluto per rinnovare un'immagine divenuta "fuori moda", così come i rettori di Orsanmichele avevano già stabilito per il loro oratorio, commissionando nel 1522 a Francesco da Sangallo la scultura in marmo della sant'Anna Metterza (1522-1526) che tuttora possiamo ammirare sull'altare di sant'Anna.

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Adorazione dei Magi, Jacopo Pontormo, 1520 circa

Nel corso del XVI e del XV secolo, il culto di sant'Anna protettrice di Firenze divenne sempre più importante a quanto testimoniano ulteriori leggi promulgate a favore di Orsanmichele e in omaggio alla santa. "Il Gonfaloniere servendo d'esempio a tutti a mezza messa offriva un regalo di frutte, d'allora il popolo inventò figure e uomini ritratti al naturale con teste e mani di cera colorata per regalarli in omaggio alla Santa".

L'iconografia di "Sant'Anna dei Fiorentini" rimase radicata fino al primo Cinquecento quando la famiglia Medici al potere volse l'effigie civica della Santa a vantaggio della propria politica, facendola divenire protettrice del Casato, e, insieme, quando i dettami della Controriforma ridettero alla sua figura la sola connotazione di madre della Vergine come il linguaggio artistico coevo attesta.

Con il ritorno dell'icona tradizionale della Santa, anche la festa che si svolgeva in città il 26 luglio iniziò a perdere lo sfarzo che la connotava per poi smarrirsi nelle pagine della storia. Dell'antico splendore sopravvisse pallidamente, per la caparbietà di pochi, l'esposizione dei vessilli delle Arti all'esterno di Orsanmichele fino a quando, alcuni anni fa, l'Amministrazione Comunale di Firenze decise di riproporre la festa del 26 luglio attraverso un corteo storico, che si dipana fra Palazzo Vecchio, la cattedrale ed Orsanmichele, nuovamente fulcro della città per un giorno, e dando vita, di anno in anno, a conferenze, a convegni e a manifestazioni con l'intento di non fare sopire i contenuti storici, oltre che cultuali, di tale giorno nei fiorentini e in tutti coloro che popolano la città nella bella stagione. Anche la Parte Guelfa rende ogni anno omaggio a Sant'Anna con una scorta d'onore che accompagna dal Duomo il Rettore di Orsanmichele.

Ha, dunque, nuova vita una festività da intendere come giorno consacrato alla libertà voluta dagli operosi fiorentini del Medioevo, senza la quale non avrebbe avuto origine la grandezza economica, culturale e morale della Firenze del Rinascimento, eredità forte per la Firenze contemporanea.



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Grazie di ❤

Marisa e forum
Ottime doti.. :)
Madre perfetta? 😳😳😬😬

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Edited by annaaloha - 26/7/2021, 15:54
 
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Sant'Anna

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Maestro di Moulins, Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta Aurea
Londra, National Gallery.

Madre della Beata Vergine Maria


Nascita Sefforis, I secolo a.C.

Morte I secolo d.C.

Venerata da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi

Canonizzazione pre-canonizzazione

Santuario principale Chiesa di Sant'Anna a Gerusalemme

Ricorrenza 26 luglio

Patrona di Regno di Napoli,

cardatori, commercianti di biancheria, ebanisti, fabbricanti di calze, falegnami, fabbricanti di guanti, lavandai, lavandaie, madri di famiglia, febbre, maternità, fabbricanti di merletti, minatori, moribondi, buona morte, navigatori, orefici, ossessi, parti difficili, professori, partorienti, puerpere, ricamatrici, sarte, fabbricanti di scope, scultori, straccivendoli, contro la sterilità coniugale, tornitori, Caserta, Apollosa, Antrodoco, Penta (frazione di Fisciano) (compatrona), Revislate (frazione di Veruno) (compatrona), Savignano Irpino, Altofonte, Castelbuono, Pontinia, Borgo Vecchio (Quartiere di Palermo), Sciara, Balestrate e Pioppo (Palermo).


Anna (Sefforis , I secolo a.C. – I secolo) è considerata dalla tradizione cristiana la moglie di Gioacchino e la madre di Maria Vergine ed è venerata come santa.

Masaccio, Sant'Anna Metterza, Firenze, Galleria degli Uffizi
I genitori di Maria (e quelli di Elisabetta) non sono mai nominati nei testi biblici canonici; la loro storia fu narrata per la prima volta negli apocrifi Protovangelo di Giacomo e Vangelo dello pseudo-Matteo, per poi arricchirsi di dettagli agiografici nel corso dei secoli, fino alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine.

Molti santi orientali hanno predicato su sant'Anna, quali, ad esempio, san Giovanni Damasceno, sant'Epifanio di Salamina, san Sofronio di Gerusalemme. Le vicende della santa furono poi raccolte nel De Laudibus Sanctissime Matris Annae tractatus del 1494. La festa nella Chiesa Cattolica ricorre il 26 luglio, mentre la Novena di Sant'Anna si recita il 17 luglio. Papa Gregorio XIII (1584) estese la festa a tutta la Chiesa cattolica.

Agiografia

Secondo la tradizione, Anna ebbe per padre Matan, Sacerdote di Betlemme, e come i membri della classe sacerdotale ebraica, discendente della tribù di Levi e della famiglia di Aronne.

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Luca Giordano, Santi Gioacchino ed Anna con la Vergine Bambina nella chiesa di San Michele di Cuéllar in Spagna

Secondo i vangeli apocrifi, invece, Anna era figlia di Achar, della tribù di Levi e sorella di Esmeria, madre di santa Elisabetta e nonna del Battista. Giuseppe d'Arimatea era suo zio materno, mentre altre tradizioni le danno per genitori Emerenzia e Stolano. Il suo matrimonio con Gioacchino, uomo virtuoso e molto ricco della tribù del Regno di Giuda e della stirpe di Davide, non produsse prole, anche dopo venti anni, a causa della sterilità del marito: umiliato pubblicamente (un uomo di nome Ruben gli aveva impedito di sacrificare al tempio per non aver dato figli a Israele), Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre erano separati, un angelo sarebbe apparso ad Anna e le avrebbe annunciato l'imminente concepimento di un figlio: lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si incontrarono alla Porta Aurea di Gerusalemme: gli autori medievali vedono nel loro casto bacio il momento dell'immacolato concepimento di Maria.

Secondo la tradizione Anna e Gioacchino, con Maria bambina, abitavano a Gerusalemme nei pressi dell'attuale Porta dei Leoni, nella parte nord orientale della città vecchia, laddove ci sono i resti della piscina di Betzaeta. Oggi nel luogo dove avrebbero abitato e dove sarebbe cresciuta Maria sorge una chiesa costruita dai crociati nel XII secolo, dedicata a sant'Anna e custodita dai Padri Bianchi.

La tradizione vuole che le reliquie della santa furono salvate dall'essere distrutte dallo stesso centurione Longino. I resti furono poi custoditi in Terra Santa finché ad opera di alcuni monaci non giunsero in Francia dove rimasero per anni. Durante le famose incursioni ottomane, l'intero corpo fu chiuso in una bara di cipresso e murato, per precauzione, in una cappella scavata sotto la nascente cattedrale di Apt. Molti anni dopo avvenne il ritrovamento, preceduto e seguito, secondo i racconti, da diversi miracoli che portarono all'identificazione del corpo, grazie perlopiù ad una scritta in greco. In seguito ne avvenne la smembratura e divisione fra i vari nobili e il clero, attualmente il suo teschio viene custodito e portato in processione il 27 luglio a Castelbuono in Sicilia. Tra i presunti miracoli si ricorda il "lumino", rimasto acceso accanto alla bara di cipresso per anni nonostante l'assenza di aria.

Nell'arte

Gli episodi della storia di Anna e Gioacchino vengono spesso rappresentati nelle raffigurazioni della Vita Christi; celebri quelle di Giotto del 1305 nella cappella degli Scrovegni, a Padova. A partire dall'alto medioevo si diffuse l'iconografia di sant'Anna metterza (con Maria e il Bambino Gesù), ripresa anche dal Masaccio e da Leonardo.

Nel culto

La Chiesa ortodossa celebra la festa di sant'Anna il 25 luglio; la Chiesa cattolica con papa Sisto IV ha fissato la data della memoria liturgica al 26 luglio. Anna e il marito Gioacchino vengono venerati anche dalla Chiesa copta.

La santa è invocata come protettrice delle madri e delle partorienti.

La famiglia di Al-Imrân (Gioacchino) è il titolo della terza sura del Corano (la più lunga).

A sant'Anna sono intitolate numerose congregazioni religiose: le suore della carità di Sant'Anna, fondate da María Rafols nel 1804 a Saragozza; le suore di Sant'Anna, sorte a Torino nel 1834 a opera dei coniugi Tancredi Falletti di Barolo e Juliette Colbert, marchesi di Barolo (Italia); le Suore francescane di Sant'Anna, fondate nel 1838 nel Brabante Settentrionale; le suore di Sant'Anna di Lachine, istituite in Québec nel 1850 da Marie-Anne Sureau Blondin; le figlie di Sant'Anna, fondate a Piacenza l'8 dicembre 1866 da Anna Rosa Gattorno; le indiane figlie di Sant'Anna, fondate a Ranchi nel 1897; la Società di Sant'Anna, fondata a Lucerna nel 1909 per l'assistenza alle partorienti; le suore indiane di Sant'Anna di Bangalore, Madras e Phirangipuram.


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Masaccio, Sant'Anna Metterza, Firenze, Galleria degli Uffizi

Inno a Sant'Anna

A Sant'Anna è dedicato un inno della Chiesa Cattolica, in lingua latina. Proponiamo di seguito il testo latino e una sua traduzione semi-poetica[2]. Le quartine del testo latino sono rese con strofe di cinque versi nella traduzione italiana.
Le ultime quattro strofe terminano con il ritornello Annam precàre...[vota non erunt vana] (nella traduzione italiana: Rivolgi ad Anna... Pago il tuo cor sarà), che consiste nella ripetizione della seconda strofa di quattro versi (cinque nella traduzione):

Testo latino

Si quaèris coèli mùnera,
Quae natus àlmae Vìrginis
Per matrem donat gèntibus
Supra Nàturae arcàna,

Annam precàre; et videris
Propìtii lucem sideris,
Ad Annam si confugeris,
Vota non erunt vana.

Si maeror cor invaserit,
Si morbus membra afflixerit,
Si sors advèrsa irruperit,
Vel su calùmnia insàna;
Annam precàre, etc.

Turbàtae menti spìritus
Cordis sècreta exàgitent,
Fremant màligni daèmones,
Et pandant ora ircàna:
Annam precàre, etc.

Litis vitae discrìmina,
Partus pèricla immìneant,
Prolis dona non hàbeant,
Aetas acèrba et cana;
Annam precàre, etc.

Gloria Patri et Filio
Et Spiritui Sancto.
[Sicut erat in principio
Et nunc et semper.
Et in saecula saecolorum.
Amen.]

Italiano (traduzione semipoetica)

Se dell'eterne grazie
Ricolmo andar tu vuoi
Che ai preghi della Vergine
A larga man su noi
Dio spargendo va,

Rivolgi ad Anna il ciglio
E il cor divoto e pio;
Se implori il suo sussidio,
Contento il tuo desìo,
Pago il tuo cor sarà.

Se morbo reo ti crucia,
Se la tua fama annèra
Truce calunnia, e misero
Di sorte avversa e fiera,
Provi la crudeltà:
Rivolgi ad Anna, etc.

S'empia passion sconvolgerti
Vorrà del cor la pace;
Se il torvo mostro d'Erebo
Colla gola vorace
Crudel minaccierà;
Rivolgi ad Anna, etc.

D'incerta causa l'esito,
Del parto il gran perìglio
Ti turba, oppur desideri
L'amato don d'un figlio
In fresca o in vecchia età?
Rivolgi ad Anna, etc.

Sia laude al Padre, al Figlio
Ed all'Amor superno,
Qual era da principio,
Ora nel giro eterno,
Del tempo che verrà.

La divinità pagana greca dell'Erebo, dio dell'oscurità e degli inferi, è qui riferita a Satana, angelo ribelle, tentatore e dannatore di anime umane, che anche nella cristianità è re dell'Inferno e della notte, intesa anche come negazione di Dio che è Luce.
In Genesi:3,15 si trovano queste parole: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa, e tu le insidierai il calcagno” (traduzione CEI 2008). Il Rosario è ritenuto essere anche una potente preghiera esorcistica contro i demoni (e per opporre con successo l'opera di Dio, dei suoi angeli, santi e dei suoi figli rispetto ai non-servitori). L'intera stirpe di Maria è benedetta dal Signore contro i demoni: tra questi Anna ed Elisabetta, madre di Giovanni il Battista e parente di Maria.

Maria Vergine, figlia di Anna, nell'Ave Maria viene detta colmata di grazia dallo Spirito Santo perché secondo il credo niceno per opera dello Spirito Santo concepì Gesù, rimanendo vergine.
Il protovangelo non parla esplicitamente di una presenza dello Spirito Santo in sant'Anna. Anna riceve da Dio la grazia di una gravidanza in tarda età, pur nella naturale unione coniugale. Stesso dono dello Spirito Santo è annunciato dall'arcangelo a Zaccaria e giunge ad Elisabetta, con la differenza sostanziale che Maria Vergine è da Anna concepita senza peccato originale, unica nel genere umano, e per questo motivo è segno di una grazia ancora maggiore dello Spirito Santo anche a favore di sua madre.

Anche l'intervento di sant'Anna è invocato contro i demoni, come in questo inno, proprio per la grazia dello Spirito Santo di cui Anna, e molto più Maria, furono protagoniste, e per il ruolo anche "esorcistico" di Maria nel piano salvifico di Dio.
Un aspetto riguarda proprio la Strage degli Innocenti ricordata nei Vangeli. Tanto re Erode per il suo potere terreno, quanto Satana per quello eterno, volevano la morte di Gesù, e compirono il più numeroso sacrificio di infanti nella storia umana. L'opera e l'intercessione esorcistica di sant'Anna sono legate alla condizioni per l'inizio del concepimento, alla protezione delle partorienti e della maternità.

Immagini dalla Cappella degli Scrovegni (Padova)

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Annuncio a sant'Anna, Padova, Cappella degli Scrovegni

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Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta d'Oro, Padova, Cappella degli Scrovegni

Giotto_-_Scrovegni_-_-07-_-_The_Birth_of_the_Virgin
Nascita della Vergine (Giotto), Padova, Cappella degli Scrovegni

Chiese dedicate a sant'Anna

Numerose sono le chiese dedicate a sant'Anna, oltre alla Chiesa di Sant'Anna a Gerusalemme, sul luogo tradizionale della sua abitazione:

Italia

Santuario del Mazzucco,dedicato a Sant' Anna,Camandona (BI)
Santuario di Sant'Anna a Salcedo (Italia) costruito sulla cima di un colle
Santuario Madonna dei Campi (Zanica) custodisce una molto venerata reliquia
Chiesa di Sant'Anna in Borgo Palazzo a Bergamo
Chiesetta di Sant'Anna a Vallepiera (Rm) sul monte Autore
Chiesetta di Sant'Anna Monti di Cauco (Masciadone), Val Calanca
Chiesa di Sant'Anna alle Paludi (Napoli)
Santuario di Sant'Anna (Lettere)
Monastero e basilica di Sant'Anna (Nocera Inferiore)
Eremo S.Anna situato ad Aci San Filippo (CT) Presenti anche alcune reliquie della santa.
Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi (Napoli)
Chiesa di Sant'Anna dei Palafrenieri (Città del Vaticano)
Santuario di Sant'Anna (Caserta)
Chiesa di Sant'Anna (Avellino)
Chiesa di Sant'Anna (Aliminusa)
Chiesa di Sant'Anna (Villongo BG)
Collegiata di Sant'Anna (Cagliari)
Chiesa di Sant'Anna (Catanzaro)
Chiesa di Sant'Anna (Venezia)
Chiesa di Sant'Anna (Genova)
Chiesa di Sant'Anna (Ponte a Signa Lastra a Signa Firenze)
Chiesa di Sant'Anna (Lecce)
Chiesa di Sant'Anna (Forino, frazione Celzi)
Santuario di Sant'Anna (Vinadio) che è anche il più alto santuario d'Europa (2035 metri di altitudine)
Santuario di Sant'Anna (Monte San Giacomo)
Chiesa di Sant'Anna e San Francesco a Medicina (BO)
Chiesa Sant Anna (Anagni-FR)
Cappella di Sant'Anna (opera dei fratelli Serpotta), in cui viene custodito il teschio della santa, a Castelbuono (PA)
Chiesa parrocchiale Sant'Anna (Altamura)
Chiesa madre Sant'Anna (Sciara - PA)
Chiesa Sant'Anna (Sciara - PA)
Chiesa Parrocchiale di Sant'Anna (Selva di Zandobbio - BG)
Chiesa Sant'Anna[5] (Borgaretto di Beinasco - TO)
Chiesa di Sant'Antonio Abate e Sant'Anna a Noceto, frazione a monte di Carrara (MS).
Oratorio di Sant'Anna (Blenio)
Chiesa di S.Anna in Boscotrecase (NA)
Chiesetta di Sant'Anna in via Sant'Anna a Dueville (VI)
Chiesa di Sant'Anna (Foggia)
Abbazia di Sant'Anna (Ceglie Messapica)
Chiesa di Sant'Anna (Taranto)
Chiesa Nuova di Sant'Anna (Enna)
Chiesa di Sant'Anna - La Misericordia piazza Sant'Anna Palermo
Chiesetta di Sant'Anna (Albiolo, CO)
Chiesa di Sant'Anna (Pioppo - PA)
Chiesa di Sant'Anna a Tor Tre Teste (Roma)
Chiesa di Sant'Anna Bacoli (NA)
Chiesa di Sant'Anna (Giugliano)
Chiesa di Sant Anna (Floresta) (Floresta, Città metropolitana di Messina)
Chiesa di Sant'Anna (Oniferi)
Chiesetta di Sant'Anna (San Francesco al Campo - TO)
Chiesa di Sant'Anna (Bari)
Chiesa di Sant'Anna al porto (Salerno)
Chiesa della Santissima Trinità (S. Anna), (Molfetta - BA)
Chiesa di Sant'Anna, Pagani (Sa).
Chiesa parrocchiale di Sant'Anna a Piatta (Valdisotto - SO)
Chiesa di Sant'Anna, Tivoli (RM)
Chiesa di Sant'Anna Avagnina, (Mondovì)
Chiesa di Sant'Anna a Gorizia
Chiesa di Sant’Anna a Quercianella (Li)

Albania

Chiesa di Sant'Anna (Albania) (Balldre)
Chiesa di Sant’Anna (Albania)Gallate Kurbin

Estonia

Chiesa di Sant'Anna di Halliste

Brasile

Cattedrale metropolitana di Sant'Anna (Feira de Santana), Feira de Santana
Cattedrale Diocesana di Sant'Anna, Ponta Grossa, Paranà
Chiesa di Sant'Anna, Castro, Paranà

Germania

Basilica di Sant'Anna (Altötting, Baviera)
Damenstiftkirche Sankt Anna (Monaco di Baviera)
Chiesa di Sant'Anna im Lehel (Pfarrkirche Sankt Anna) (Monaco di Baviera)

Francia (Riunione)

Chiesa di Sant'Anna (Saint-Benoît)

Venezuela

Cattedrale metropolitana di Sant'Anna (Caracas)

Regno Unito

Cattedrale di Leeds (Leeds), West Yorkshire

Spagna

Real Parroquia de Señora Santa Ana
(Triana), Sevilla

Confraternite dedicate a Sant'Anna

Congregazione di Pio Monte Sant' Anna (Lacco Ameno) Il Pio Monte di Sant' Anna (fondato nel 1628) prese il patrocinio della Chiesa di San Rocco situata al Lacco di sopra (in lacchese U Lacc e cop) nel 1709. Da allora, e fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, si è svolto dal 23 luglio fino al 26 luglio un solenne triduo in onore di Sant'Anna. I festeggiamenti, dopo l'interruzione durata qualche decennio, sono ripresi con l'arrivo del nuovo cappellano, Mons. Vincenzo Scoti, vicario generale della Diocesi di Ischia, Protonotario apostolico suprannumerario e cappellano dell'Ospadale Anna Rizzoli di Lacco, che spese molti dei suoi averi per il restauro e l'abbellimento della chiesa. I festeggiamenti da allora consistono in una novena che ha inizio il 16 luglio, giorno della Madonna del Carmelo quando, dopo la Messa e l'imposizione degli scapolari, viene calata dal trono posto al di sopra dell'altare maggiore la statua della Madonna del Carmelo, lì dalla domenica precedente, e intonizzato il gruppo di statua lignee di Giuseppe Sammartino raffiguranti Sant'Anna San Gioacchino e Maria Bambina che nella mattinata dalla chiesa erano state portate dalla loro nicchia alla sacrestia. Durante il novenario si recita poi un'antica coroncina alla Madre di Maria. Il 26 luglio nella chiesa ci sono Sante Messe dal mattino presto fino alla sera. Al pomeriggio il gruppo ligneo viene messo a fianco all'altare e, dopo essere stato adornato degli ex voto in oro viene portato in Piazza Rosario, poco distante, dove viene celebrata l'ultima Messa alla quale segue una processione con il gruppo ligneo di Sant'Anna e la statua della Madonna del Carmelo che si snoda per il rione del Lacco di Sopra per arrivare all'Ospedale dove avviene la benedizione agli ammalati. Dopo aver attraversato il corso si ferma dinanzi alla Chiesa Parrocchiale dove c'è la preghiera per la Patria e la diana pirotecnica. Attraverso le arterie principali del paese ritorna a Piazza Rosario dove, dopo l'affidamento delle mamme, viene impartita la benedizione finale.Al rientro nella chiesa vi è poi la reposizione del gruppo statuario nel tempietto della seconda cappella a destra, mentre la statua della Madonna del Carmelo viene reposta nella cappella desta dell'abside (cantoria) dove si trova anche una statua della Madonna Addolorata e un Crocifisso ligneo.
-Congregazione di Sant'Anna (Castelbuono)

Culto e feste dedicate alla Santa

Alife (Caserta) Festeggiamenti con Processione solenne
Aliminusa (PA): 26 luglio, festa patronale.
Antrodoco (RI): Festa patronale di Sant'Anna con solenne processione del simulacro.
Altofonte (PA): festa patronale di Sant'Anna con solenne processione del simulacro.
Avellino (AV): Il culto di Sant'Anna è molto sentito. Dopo solenni cerimonie religiose nella chiesa di Santa Maria del Rifugio(Sant'Anna), folla di popolo si riunisce in Piazza della Libertà per la tradizionale "Alzata del Pannetto". Alla presenza delle autorità cittadine si innalza tra due palazzi all'inizio di Via Nappi una tavola di legno rappresentante sulla faccia che dà alla piazza la Madonna Assunta, patrona d'Avellino, e sul retro i simboli della città. Dal 26 luglio, quindi, si dà il via ufficiale al Ferragosto Avellinese.
Bacoli (Na), Festa Patronale di Sant'Anna la settimana tra il 26 luglio e il 6 agosto.
Boscotrecase (NA): festa non patronale; 26 luglio, commemorazione della santa, con funzione religiosa e spari di mortaretti, famosi nel circondario. Prima domenica di agosto, festeggiamenti con funzioni religiose, sagra paesana, fuochi d'artificio a terra e in aria, concerti, luminarie. Molto sentita la festa dai Boschesi che rinnovano la tradizione con passione.
Boves (CN): 26 luglio Festa Patronale Frazione Sant'Anna di Boves con Concerti, Cene a tema, Torneo Calcio saponato, bocce e messa solenne.
Cadorago (CO): Parrocchia-Santuario di Caslino al Piano - Festa patronale di Sant'Anna: una settimana di celebrazioni, processione per le strade del paese e attività con tutta la comunità parrocchiale.
Cagliari: Festa di Sant'Anna - Patrona di Stampace: processione e iniziative culturali alla Chiesa Collegiata di Sant'Anna e nel quartiere di Stampace nel centro città
Camandona (Biella) antica festa in piazza in frazione Falletti.
Capracotta (IS): festa di Sant'Anna, celebrata dal 1919, con processione della statua lignea e tradizionale accensione dei fuochi notturni per le vie del paese. La festa si tiene l'ultima domenica di luglio.
Caserta: festa patronale di Sant'Anna con processione del simulacro trionfalmente portato per le vie della città.
Castelbuono (PA): 17-27 luglio, festa patronale con 8 processioni del simulacro (17-24) e processione della Sacra Reliquia (27) scortata dalle confraternite, dal simulacri della Madonna del rosario e dalle reliquie del Beato Guglielmo.
Ceglie Messapica (BR): 26 e 27 luglio, festa in onore della Sant'Anna con processioni del simulacro ligneo settecentesco dalla Chiesa dedicata alla santa verso la Collegiata, e rientro. Occasionalmente, come successo nel 2017, trecentesimo anno di celebrazione della festa, in processioni insieme a quello di Sant'Anna viene portato anche il simulacro di San Gioacchino.
Enna: la festa di Sant'Anna, titolare della parrocchia che si trova ad Enna Bassa, viene celebrata con la settimana ricca di eventi dal 20 al 26 luglio, la festa si conclude con la Solenne processione del Simulacro della Santa per le vie della città bassa, uno spettacolo pirotecnico chiude i festeggiamenti.
Floresta (ME): festa patronale di Sant'Anna con caratteristica processione "ballata".
Forino (AV): nella frazione Celzi il 26 luglio la statua viene portata per le vie del paese con la statua della Madonna del Carmine, dopo processione per tradizione si fa il "ciuccio di fuoco".
Jelsi (CB): 26 luglio, festa di Sant'Anna (compatrona) con abbondante offerta votiva di grano trasportato su carri e su slitte di legno chiamate traglie.
Lacco Ameno (NA): Solenne novenario e processione del 26 luglio con il gruppo ligneo del Sammartino (Sant'Anna, San Gioachino e Maria Bambina)
Lettere (Na) Intronizzazione della Santa il giovedì prima del 26 Luglio e solenne processione la domenica seguente.
Molfetta (BA) : Processione della statue lignee di S. Gioacchino e di S. Anna con la Madonna Bambina il 26 Luglio (Festa dei SS. Gioacchino ed Anna). Pagani (Sa) Nella giornata a lei dedicata,(ma anche nel resto dell'anno) le partorienti si recano nella chiesetta cittadina a rendere omaggio alla Santa.
Monte San Giacomo (SA): 26 luglio, festa patronale. Dopo le cerimonie religiose celebrate nella chiesa madre, il simulacro è portato in solenne processione per le vie del paese.
Napoli: una delle feste più importanti, folcloristiche e popolari della città quella di Sant'Anna alle Paludi, durante tutto il mese di luglio. La festa comincia con l'Alzabandiera, la domenica prima dell'inizio della novena, e finisce col concerto finale, solitamente dopo la festa liturgica. Appuntamento molto sentito è la 'Ngannaccata, la sera prima della solennità, quando le donne più pie del quartiere vestono la Santa per la festa tra canti, devozioni e racconti leggendari.
Nocera Inferiore: in questa città il culto di Sant'Anna è molto radicato. Vi sono due strutture dedicate alla santa: un monastero femminile domenicano (risalente al XIII secolo) e una chiesa (attualmente parrocchiale) nella zona rurale della città (risalente al XVIII secolo).
Noceto, frazione a monte di Carrara (MS): 26 luglio, festa di Sant'Anna (compatrona) con celebrazioni liturgiche solenni, processione notturna con lo stendardo per le vie del borgo e grande festa paesana al termine.
Palermo, borgo vecchio: Domenica successiva al 26 luglio, festa del quartiere (di cui è stata eletta patrona) con novenario e solenne processione del simulacro.
Penta (SA): festa con patronale di Sant’Anna (statua con annessa reliquia) e San Gioacchino solenne processione con i due simulacri.
Piedimonte Matese (Caserta) Festeggiamenti con Processione solenne
Pietravairano (Caserta) - Parrocchia Sant'Eraclio, Festeggiamenti con Processione
Pioppo (PA): festa patronale di Sant'Anna con solenne processione del simulacro il 26 luglio.
Rezzato (BS): Festa patronale di Sant' Anna con solenne processione e sfilata di tutti i santi, l'ultima domenica di luglio.
Salcedo (VI) novena e sagra.
Sant'Anna a Dueville (VI), antica sagra e fiera che si teneva la prima domenica dal 26 luglio di ogni anno (giorno della Sagra) e il mercoledì successivo (giorno della Fiera Franca). Oggi, in rispetto della tradizione, si svolge nelle stesse date, con lo svolgimento al mercoledì di una delle più grandi fiere mercato della provincia
Santa Caterina di Villarmosa (CL): 26 luglio, festa e processione con il simulacro
Santa Flavia (PA): 26 luglio, festa patronale di Sant'Anna con solenne processione (Triunfi) del simulacro con caratteristica "ballata".
Savignano Irpino: 26 luglio, Festa Patronale di Sant'Anna, con Solenne Celebrazione e Processione per le strade del borgo.
Selva di Zandobbio (BG): 26 luglio, Festa Patronale di Sant'Anna, con Solenne Celebrazione e Processione per le strade del borgo.
Siracusa, quartiere Belvedere: festa di Sant'Anna con processione del simulacro.
Stazzema (LU): 26 luglio, festa patronale di Sant'Anna con caratteristica processione, nel paese di Coldifavilla, abbandonato dagli anni '50, dove annualmente la festa di sant'Anna vede il ritorno della popolazione locale.
Tovere di Amalfi (SA): 26 luglio, festa paesana con banda musicale, processione e brevi fuochi pirotecnici.
Trani (BT): 26 luglio, festa in onore di Sant'Anna e San Gioacchino con processione del simulacro ligneo dalla Chiesa di San Giovanni e rientro con tradizionali fuochi pirotecnici al molo.
Vernole (Le):26 luglio, festa patronale.
Villaga (VI): 26 luglio, Festa Patronale con solenne celebrazione e processione per le strade del borgo.
Villongo (BG) - Festa Patronale
Zanica (Bg) Festa molto sentita con S. Messa Solenne celebrata al santuario "Madonna dei Campi " dove viene custodita una preziosa reliquia che viene baciata durante l'ostensione. Pochi anni indietro aveva luogo anche una lunga processione del simulacro che veniva accolto dalle campane a festa suonare ancora a mano dai campanari. Ancora oggi il simulacro e la reliquia vengono esposti alla venerazione della comunità e le campane vengono suonate a a distesa manualmente ma senza la processione a causa dei costi.



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Gioacchino (padre di Maria)

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San Gioacchino
Maestro di Moulins, L'incontro di Anna e Gioacchino alla Porta Aurea
Londra, National Gallery.

Padre della Beata Vergine Maria

Nascita Sefforis, I secolo a.C.
Morte I secolo a.C.
Venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Canonizzazione pre-canonizzazione
Ricorrenza 16 agosto e 26 luglio
Patrono di Coniugi, genitori, nonni, Basaluzzo, Bosco ex Parmigiano, Catabbio (frazione di Semproniano), Colfiorito (frazione di Foligno), Colleferro Scalo, Napoli, Vernole e Piano Quinto (frazione di Roccasparvera)
Manuale
Gioacchino (Sefforis, I secolo a.C. – I secolo a.C.) è considerato dalla tradizione cristiana il padre di Maria, madre di Gesù ed è venerato come santo.

Gioacchino (in ebraico Jojakim) non è mai nominato nei testi biblici canonici; la sua storia è narrata in tre vangeli apocrifi: il Protovangelo di Giacomo (del 150 circa), il Vangelo dello pseudo-Matteo o Liber de ortu beatae Mariae Virginis (del V secolo) e l'Evangelium de nativitate Mariae (del VI secolo). A questi testi si sono poi ispirati gli scritti di sant'Agostino, di papa Innocenzo I e soprattutto la Legenda aurea di Jacopo da Varagine che ebbe grande diffusione e che rese popolare la sua figura.

Agiografia

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Statua di San Gioacchino , venerata a Ceglie Messapica, opera dello scultore napoletano Giuseppe Maffia e datata 1868.

Gioacchino, uomo virtuoso e molto ricco della tribù del Regno di Giuda e della stirpe di Davide, si unì in matrimonio con Anna in età avanzata, dopo che ella era stata già sposata ed era rimasta vedova. Il loro matrimonio non produsse prole, anche dopo venti anni, a causa della presunta sterilità di Gioacchino: umiliato pubblicamente (un uomo di nome Ruben gli aveva impedito di sacrificare al tempio per non aver dato figli a Israele, cosa che nel mondo ebraico era vista come segno di una punizione divina per qualche misfatto), Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre erano separati, un angelo sarebbe apparso ad Anna e le avrebbe annunciato l'imminente concepimento di un figlio: lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si incontrarono alla Porta Aurea di Gerusalemme: gli autori medievali vedono nel loro casto bacio il momento dell'Immacolata Concezione di Maria.

Secondo la tradizione Anna e Gioacchino, con Maria bambina, abitavano a Gerusalemme nei pressi dell'attuale Porta dei Leoni, nella parte nord orientale della città vecchia, laddove ci sono i resti della piscina di Betzaeta. Oggi nel luogo dove avrebbero abitato e dove sarebbe cresciuta Maria sorge una chiesa costruita dai crociati nel XII secolo, dedicata a sant'Anna e custodita dai Padri Bianchi.

Culto

La Chiesa ortodossa celebra la festa di san Gioacchino il 9 settembre e quella di sant'Anna il 26 luglio.

L'atteggiamento ufficiale della Chiesa cattolica nei confronti di Gioacchino è stato ambiguo: Giulio II autorizzò ai primi del Cinquecento la celebrazione della sua festa, che però mezzo secolo dopo Pio V soppresse. La festa fu ripristinata de Gregorio XV nel 1621 e solennemente confermata da Leone XIII. La data commemorativa è sempre stata il 16 agosto, e lo è ancora nella messa tridentina ma, oggi, viene commemorato anche con la moglie Anna, per la quale papa Sisto IV aveva fissato la data della memoria liturgica al 26 luglio. Le stesse date sono quelle della Chiesa anglicana.

Gioacchino è ricordato dalla Chiesa copta il 2 aprile; da quella maronita il 20 novembre, dalla Chiesa ortodossa siriaca il 25 luglio.

La famiglia di Imran (Gioacchino) è il titolo della terza sura del Corano (la quarta più lunga).

Iconografia

Gli episodi della storia di Gioacchino e Anna vengono spesso rappresentati nelle raffigurazioni della Vita Christi; celebri quelle di Giotto del 1305 nella cappella degli Scrovegni, a Padova.


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Cacciata di Gioacchino

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Ritiro di Gioacchino tra i pastori

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Sacrificio di Gioacchino

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Sogno di Gioacchino

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Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta d'Oro



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Il nome Anna è di origine ebraica e significa "colei che ha ricevuto la grazia". La Santa è patrona delle gestanti, delle vedove, delle ricamatrici, delle sarte, degli scultori, dei naviganti e dei tornitori. Ella viene invocata per facilitare il parto, per ritrovare gli oggetti smarriti e per tenere lontana la miseria. Chi si chiama Anna è una persona forte, coraggiosa e decisa. Il suo carattere tenace nasconde anche un lato dolce, protettivo e tenero che fa di lei una persona molto apprezzata. Chi ha questo nome disposizione agli studi, all'amicizia. È una persona con un forte senso di giustizia è una madre perfetta... generosa e altruista.
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Art. dal web


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26 Luglio ✲ •*¨`*•.SANT'ANNA .•*¨`*• ✲

Sant’Anna è la protettrice delle donne in gravidanza, che chiedono l’intercessione per ottenere da Dio tre grandi favori: un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare.
Secondo la storia cristiana il concepimento di Maria avviene infatti in un orizzonte prodigioso: Anna rimane incinta nonostante la sua età piuttosto avanzata e la sterilità del marito San Gioacchino, che farebbero escludere ogni umana possibilità di concepire un figlio.
La maternità emblematica di Sant’Anna, dettata dalla volontà di Dio che supera ogni limite dell’uomo, ha contribuito a farne la patrona delle donne che desiderano diventare madri e, in generale, delle puerpere. È invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale. (dal web)



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