|
|
| Tradizioni e origini del Carnevale: ecco perchè ci si traveste
Carnevale è la festa più allegra dell'anno, che viene celebrata con travestimenti e cibo gustoso. Sapete perché si festeggia in questo modo? Nonostante sia una ricorrenza cristiana, continuano a sopravvivere alcune tradizioni pagane. Scopriamo le storie e le leggende legate al Carnevale.
Carnevale è la festa più allegra dell’anno, nota per i suoi travestimenti fantasiosi, i suoi trucchi creativi e per i menù dolci e super calorici che si gustano sulle proprie tavole. Carnevale è una ricorrenza che si festeggia nei paesi cristiani poiché è il periodo che precede la Quaresima, cioè i 40 giorni che anticipano Pasqua, che si cominciano a contare a partire dal mercoledì delle Ceneri, il giorno successivo al martedì grasso.
Le origini di Carnevale Al di là della religione, Carnevale sembra avere origini molto antiche. Nel periodo greco-romani si celebravano cerimonie pagane in onore del Dio Saturno, che avrebbe propiziato l’inizio dell’anno agricolo. Infatti, con questa ricorrenza si intendeva salutare l’inverno ed accogliere la primavera e la fertilità con i festeggiamenti. Durante questi ultimi, non vi era più differenza tra nobili e plebei, grazie all’uso delle maschere, indossate come difesa contro le potenze diaboliche ostili, con la speranza che avrebbero reso il futuro raccolto fosse abbondante. A Carnevale ci si dedicava a cibo, bevande e divertimenti sfrenati. Nel Medioevo, i festeggiamenti lussuosi e goderecci sono stati ridimensionati dalla chiesa ed hanno lasciato spazio a rappresentazioni di compagnie di attori in maschera. Il momento clou della festa era l’uccisione di un fantoccio, che rappresentava il capro espiatorio dei mali dell’anno passato e un buon augurio per il nuovo. Oggi, i festeggiamenti del Carnevale sono diffusi in tutto il mondo e vengono celebrati attraverso sfilate di carri allegorici, riti propiziatori e soprattutto feste in maschera. L’Italia vanta la presenza di alcuni dei Carnevali più belli e famosi al mondo, come il carnevale di Venezia, di Viareggio e di Putignano. Chiacchiere, castagnole e dolci: Carnevale in cucina
Letteralmente la parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare”, cioè “eliminare la carne”, poiché al termine di questa festa, con l’inizio della Quaresima, cominciava il periodo di astinenza e digiuno ed è proprio per questo che durante il martedì grasso si festeggia banchettando con lasagne, dolci ed altri piatti abbondanti. Chiacchiere, castagnole, dolci fritti e sanguinaccio, sono solo alcune delle gustosità che si mangiano a Carnevale, per fare “il pieno” di calorie prima dell’arrivo del digiuno. Nonostante le tradizioni cattoliche, sono moltissimi coloro che festeggiano il Carnevale, ma che poi non praticano una dieta sana priva di carne durante la Quaresima.
Ecco perché ci si traveste a Carnevale Anticamente, coloro che portavano una maschera erano quelli posseduti da uno spirito o che volevano difendersi da una possessione. Secondo la leggenda a Carnevale si portavano i vestiti a rovescio poiché si pensava che nell’aldilà ogni cosa fosse al contrario e ci si mascherava per invitare gli spiriti a visitare i villaggi. Le anime dei morti potevano partecipare ai goliardici festeggiamenti ed in cambio avrebbero dovuto donare un raccolto abbondante. Le maschere che ancora oggi indossiamo hanno un carattere mitico ed occulto. Arlecchino è l’espressione della vitalità dell’aldilà con tutti i suoi splendori e le sue ricchezze; Pierrot è un ragazzo che è stato trascinato nell’altro mondo dopo essersi travestito ed è per questo che ha uno sguardo triste e stralunato. Con l’inizio del Medioevo e delle rappresentazioni teatrali organizzate in occasione del Carnevale, sono nate molte nuove maschere, che avevano l’obiettivo di rappresentare i vizi e le virtù degli uomini. Pulcinella è il tipico napoletano pigro, impertinente e un po’ pazzo; Pantalone è un mercante veneziano avaro e lussurioso; Rugantino è il romano fanfarone e generoso, che non può mai fare a meno di avere l’ultima parola. Oggi, il travestimento è diventato semplicemente un modo per divertirsi e per lasciare libero sfogo alla propria fantasia.
fanpage.it fonte
|
| |