25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne

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Dio esiste! ma non sei tu! RILASSATI

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Monologo "Violenza sulle donne" -
del 08/04/2016
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- Paola Cortellesi, Laura Pausini con Claudio Santamaria e Giuliano Sangiorgi (Negramaro)

- Monologo "Violenza sulle donne". Giuliano Sangiorgi canta: "Sono solo nuvole" pianoforte e voce



 
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view post Posted on 16/11/2022, 11:01
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Violenza donne. Sul web ogni 30 secondi, tra gli obiettivi allontanarle dalle cariche pubbliche

Nella sede dell'Ambasciata Uk a Roma confronto tra Italia, Canada e Regno unito sul fenomeno: "Il 35% delle vittime riporta danni alla salute mentale"

Ugo Cataluddi


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“Sono 736 milioni le donne vittima di violenza nel mondo, il che fa del fenomeno una piaga a livello globale”. In particolare, “La violenza sul web può avere un impatto sulle donne sia a livello individuale che sociale ed è un fenomeno in crescita soprattutto nei confronti delle donne che rivestono un ruolo di primo piano nella vita pubblica”. Un vero e proprio grido di allarme quello dell’ambasciatore del Regno unito in Italia Edward Llewellyn in occasione del convegno in ambasciata UK dedicato alla violenza sulle donne sul web. L’evento è stato organizzato dall’ambasciata britannica, quella del Canada e dall’associazione Differenza Donna In vista della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, fissata dall’ONU il 25 novembre. L’evento ha messo a confronto Italia, Canada e Regno Unito per condividere opinioni, sfide ed esempi concreti del modo in cui il web e i social media possono, anche inavvertitamente, contribuire a incoraggiare e a giustificare la violenza sulle donne.
“Questo tipo di violenza- ha aggiunto l’ambasciatore- può avere un impatto duraturo portando molte donne a non parteciparvi più o a farlo in misura minore”. Tesi confermata dalla presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, dati alla mano: “Il web è un ambiente tossico per le donne- ha sottolineato- La Meta, azienda che rappresenta i social network come Facebook, Instagram e Whatsapp, ogni mese intercetta oltre 500mila segnalazioni di foto e contenuti condivisi senza consenso dell’interessato. Nelle varie piattaforme vengono veicolati messaggi violenti ogni 30 secondi rivolti a donne impegnate in politica con l’obiettivo di arrivare alla loro rinuncia”.
Non va meglio su Youtube e Tiktok dove “vi è una massiccia pubblicazione di materiale pornografico senza il consenso con stupri anche a danni di minori”. Non mancano inoltre, “i messaggi che invitano allo stupro di persone che occupano cariche pubbliche come accaduto a più riprese alla deputata statunitense latina, Alexandra Ocasio Cortez. Il 35% delle donne vittime di violenza sul web ha riportato danni alla salute mentale, il 7% ha perso il lavoro”.
Secondo Ercoli quindi, “l’obiettivo di chi mette in atto tutto questo è quello di riaffermare l’uomo bianco, bianco e etero tramite, appunto, il web, intimorendo e allontanando le donne dall’affermazione pubblica”.


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view post Posted on 20/11/2022, 16:56
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view post Posted on 22/11/2022, 19:47
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Oltre cento donne uccise nel 2022, nel 77% dei casi l’assassino è italiano

Emiliano Pretto


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ROMA – Nel corso del 2022, dal 1 gennaio fino alla giornata di ieri, sono state 104 le donne uccise in Italia. Questi i dati forniti stamani dalla direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della pubblica sicurezza e presentati in Campidoglio nel corso di un convegno contro le violenze di genere che si è svolto alla presenza del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, e del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

I dati sono il frutto dell’analisi incrociata delle forze di polizia a livello nazionale. Nei primi nove mesi dell’anno (quindi fino a settembre compreso) si registra una diminuzione degli omicidi di donne rispetto allo stesso periodo del 2021, con 82 casi contro i 90 dell’anno passato. Di queste 82 donne, 71 sono state uccise in ambito familiare e affettivo con una diminuzione dell’8% sempre sullo stesso periodo. E in relazione a queste 71 ben 42, ovvero due su tre, hanno trovato la morte per mano del partner o dall’ex partner (-19%).

Confrontando, invece, l’intero anno 2021 con il 2020, in cui si assiste ad un aumento del 6% degli omicidi in generale, si registra un numero invariato di vittime di sesso femminile, con l’incremento del 1% delle donne uccise in ambito familiare e affettivo. Esaminando poi il ‘modus operandi’ degli omicidi di donne in ambito familiare e affettivo nel 2022, si riscontra che le 72 donne sono state uccise in 31 casi con l’uso di armi bianche o improprie, in 19 casi con armi da fuoco, strangolate in 10 casi e sempre in 10 casi percosse. Un solo caso di avvelenamento.

Ma chi sono gli assassini? Il report spiega come, sempre nel 2022, la maggioranza degli omicidi di donne, per l’esattezza il 77%, sia da attribuire ad italiani. Il 28% di questi nella fascia d’età fra i 31 e 44 anni, il 21% tra 45 e 54 anni, il 20% fra gli ultrasessantacinquenni e con la stessa incidenza quelli fra i 18 e 30 anni e gli uomini tra 55 e 64 anni. Solo per l’1% dei casi gli autori del reato sono minori. Allargando la panoramica dell’esame si evidenzia, poi, come negli anni dal 2012 al 2021, al deciso calo del dato complessivo delle vittime di omicidio, pari al 44%, corrisponda un decremento più contenuto delle vittime di genere femminile con un meno 28%.

Infine un’analisi mirata è stata dedicata ai cosiddetti reati spia della violenza di genere, che sono quelli delitti che rappresentano gli indicatori del fenomeno, come espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica contro una donna. Nei primi nove mesi del 2022 sono diminuiti del 17% gli atti persecutori, il cosiddetto stalking, reato che colpisce le donne nel 75% dei casi. Sono diminuiti dell’8% i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che interessano le donne nell’81% dei casi e aumentano del 9% le violenze sessuali, che nel 92% dei casi hanno come vittime delle donne di cui il 27% minorenni.



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view post Posted on 24/11/2022, 19:02
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L’allarme dell’Istat: 139 nel 2021 le vittime nelle relazioni di coppia, 100 sono donne

Il 58,8% delle donne è vittima di un partner o ex partner, I minorenni sono uccisi da persone che conoscono

Redazione


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ROMA – “Nel 2021 gli omicidi risultano in lieve calo, ne sono stati commessi 303 (315 nel 2019, 286 nel 2020). In 184 casi le vittime sono uomini e in 119 sono donne. Si arresta il calo degli omicidi di donne e sono in lieve aumento quelli di uomini, che erano invece diminuiti nel 2020 (170). È straniero il 19,1% delle vittime, dato stabile nel tempo, nella maggior parte dei casi (63,8%) uomini. Tra gli italiani i maschi sono il 60% del totale. Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia sono 139 (45,9% del totale), 39 uomini e 100 donne. Il 58,8% delle donne è vittima di un partner o ex partner (57,8% nel 2020 e 61,3% nel 2019). I minorenni sono uccisi da persone che conoscono“. Così in una nota stampa l’Istat.
“Ancora in diminuzione- conclude la nota- gli omicidi dovuti alla criminalità organizzata: 23 nel 2021, pari al 7,6% del totale (29 nel 2019 e 19 del 2020)”.



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“Chi maltratta le donne non perda tempo, venga -da solo- da noi”

Il Centro per uomini maltrattanti di Modena lancia appello: tanti arrivano qui inviati, ma chi usa violenza sulle donne deve sentirsi motivato a cambiare

Mattia Cecchini


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MODENA – Al Centro ‘Liberiamoci dalla violenza’ dell’Azienda Usl di Modena, attivo da 11 anni (prima esperienza in Italia di centro pubblico ad accesso volontario gratuito per uomini che maltrattano le donne) arrivano ‘utenti’ indirizzati a questa struttura da avvocati, da professionisti di altri servizi, e dalla Questura. Ma dovrebbero venirci ‘da soli’. In modo volontario e spontaneo. “Occorre ribadire l’importanza per gli uomini di intraprendere questo percorso anche in modo più diretto e motivato, riconoscendo la necessità di dover porre in essere un cambiamento”, sottolinea e raccomanda l’Ausl di Modena nel fare il punto su questo suo servizio. “Coloro che agiscono comportamenti violenti contro le donne e non chiedono aiuto, nell’85% dei casi rischiano la recidività: per questo chiediamo agli uomini autori di violenza di non perdere tempo, di rivolgersi al Centro per darsi l’opportunità di cambiare e di migliorare”, dichiara Monica Dotti, coordinatrice del Centro.

ECCO COS’È E COME FUNZIONA IL CENTRO “LIBERIAMOCI DALLA VIOLENZA”, HA IN CARICO 41 UOMINI

Gestito direttamente dai Consultori familiari in tandem con il Servizio di Psicologia dell’Ausl di Modena, il Centro si occupa soprattutto di intervenire sugli autori della violenza, “per generare un cambiamento culturale che contribuisca, e anticipi prima che si manifesti in maniera irrimediabile, all’eliminazione di ogni atto aggressivo“. Al momento ha in carico 51 uomini tra i 24 e i 68 anni: operai, artigiani, impiegati, pensionati, disoccupati, “segno di come il problema sia trasversale a ogni stato economico e sociale”. Dal dicembre 2011, il Centro è stato contattato da 1.486 persone, 647 uomini, per ricevere un appuntamento; 125 donne per informazioni per i loro compagni-mariti e 714 professionisti appartenenti a servizi interessati, tra cui avvocati, giornalisti e studenti universitari. I percorsi trattamentali conclusi sono stati 174.

“È DAVVERO POSSIBILE DETERMINARE UN CAMBIAMENTO NEGLI UOMINI”

“Nella violenza l’obiettivo prioritario resta la protezione e la sicurezza delle donne e dei bambini che assistono alle violenze intrafamiliari, ma aiutare gli uomini a cambiare può contribuire a rafforzare l’azione di protezione verso le vittime- dichiara Dotti- per tentare di frenare il fenomeno appare fondamentale riuscire a modificare i comportamenti di chi utilizza la violenza come soluzione dei problemi, senza rendersi conto che la violenza è essa stessa un grande problema”. Dopo 11 anni di lavoro a contatto con autori di violenza, “siamo giunti alla conclusione che è davvero possibile determinare un cambiamento negli uomini che riconoscono di avere questo problema, un cambiamento che però deve essere posto anche a livello culturale nella società in cui viviamo- prosegue Dotti- coloro che agiscono comportamenti violenti contro le donne e non chiedono aiuto, nell’85% dei casi rischiano la recidività”. Nel Centro, la sede si trova presso il Consultorio di via Don Minzoni 121, lavorano attualmente tre psicologi-psicoterapeuti.

I CASI DI VIOLENZA ARRIVANO ANCHE AL PRONTO SOCCORSO

Ma per intercettare i casi di violenza, nei Pronto soccorso, l’Ausl svolge percorsi di “triage” nei riguardi di donne che accedono per ricevere assistenza legata a problematiche di violenza domestica. Nel 2021 nei Ps dell’Ausl e dell’Ospedale di Sassuolo sono stati 245 gli accessi di donne maltrattate (158 italiane e 107 straniere); 134 nel primo semestre del 2022 (59 italiane e 75 straniere). Nei Consultori familiari nel 2021 le donne incontrate sono state 164; 110 nel primo semestre del 2022. I professionisti degli Spazi Giovani dei Consultori, svolgono anche sensibilizzazione nelle scuole (tra 2021 e 2022 sono stati coinvolti 9.674 giovani e 1.042 adulti di riferimento).



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Sorridi donna, sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride. Sorridi agli amori finiti, sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque Il tuo sorriso sarà:luce per il tuo cammino, faro per naviganti sperduti. Il tuo sorriso sarà:un bacio di mamma, un battito d'ali, un raggio di sole per tutti. ❤

Alda Merini


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