La storia delle Maschere di Carnevale

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view post Posted on 24/1/2012, 13:16
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La storia delle Maschere di Carnevale: Arlecchino, Balanzone, Brighella e Colombina



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Oggi vi presento la storia delle Maschere di Carnevale, i costumi che conosciamo sin da bambini e che nella tradizione hanno una loro storia, sono dei veri personaggi. Le maschere hanno origini molto lontane e si possono già ritrovare nell’antichità, all’inizio servivano per i riti religiosi, poi sono state usate per le rappresentazioni teatrali per dare carattere al personaggio. Oggi vediamo le storie di alcune maschere di Carnevale: Arlecchino, Balanzone, Brighella e Colombina. Le altre ve le presenterò nei prossimi giorni.

Arlecchino

arlecchino

Arlecchino è nato nella Bergamo altaè poco intelligente, è un po’ sciocco e credulone. Ricopre spesso il ruolo di servo umile e del facchino ma è una maschera acrobatica e con la gestualità complessa. E’ la maschera bergamasca per eccellenza, infatti anche il dialetto è molto complesso.

Balanzone


balanzone

Il dottor Balanzone è un personaggio simpaticissimo, un comico che si fa chiamare “dottore” e che passa dall’essere un medico all’essere un notaio. Balanzone è la maschera di Bologna ed è presuntuosa, superba, amante degli sproloqui e delle prediche nelle quali non mancano mai delle improbabili citazioni in latino quasi sempre fuori posto.

Brighella


brighella

Anche Brighella è una maschera di Bergamo, ma della parte bassa, al contrario di Arlecchino è un servo astuto, ingegnoso, che sa aiutare e ingannare il padrone. Ricopre vari lavori tra cui oste, soldato, primo servitore o ladro patentato ma la sua caratteristica principale è la furbizia. Parla anche lui in dialetto bergamasco e risulta molto simpatico.

Colombina


colombina

Colombina è l’unica maschera femminile ed è tipica della città di Venezia. Colombina è vivace, graziosa, bugiarda e parla veneziano, è molto affezionata alla sua signora e per renderla felice è disposta a fare di tutto, imbrogli compresi. Colombina schiaffeggia tutti quelli che osano importunarla


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Edited by marisa56 - 31/1/2012, 14:26
 
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La storia delle Maschere di Carnevale: Gianduia, Meneghino e Pantalone

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Oggi vediamo insieme alcune delle maschere tradizionali di Carnevale e le loro storie. A Carnevale ormai si usano maschere più moderne come principesse, personaggi di film a cartoni animati, animali o anche cose più originali tipo Bacio Perugina, borsetta Chanel e tanto altro, ma anche i costumi delle maschere tradizionali possono essere divertenti, soprattutto se si sceglie quella più adatta al proprio carattere. Dopo aver visto le storie di Arlecchino, Balanzone, Brighella e Colombina, oggi vediamo le storie di Gianduia, Meneghino e Pantalone.

Gianduia

gianduja

Gianduia è la maschera di Torino che si caratterizza per il fare schietto e gentile e per il codino rivolto all’insù, è un personaggio pacifico però sa come usare cervello e lingua per mettere al tappeto gli avversari. Ha una forte generosità d’animo e un innato senso di giustizia, infatti si schiera sempre con i più deboli.

Meneghino


meneghino

Meneghino è la maschera di Milano e, ancora oggi insieme alla moglie Checca è in prima linea al carnevale ambrosiano. Meneghino è gentile e sbrigativo, ama la buona tavola e, come tutti i milanesi, non sa stare senza far niente. E’ un servo rozzo ma che sa il fatto suo, ama la sua libertà e si schiera sempre dalla parte del popolo, adora deridere e prendere in giro gli aristocratici.

Pantalone


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Pantalone è un mercante di Venezia che passa da periodi di nobiltà in cui si diverte a quelli in cui è più povero e deve darsi da fare. Pantalone è uno spasso perchè pur essendo avanti con gli anni fa continuamente “avances” alle donne, anche se non gliene va mai bene una.

Continuate a seguirci, il prossimo ed ultimo appuntamento è con Peppe Nappa, Pulcinella e Rugantino.


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view post Posted on 10/2/2012, 18:10
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La storia delle Maschere di Carnevale: Peppe Nappa, Pulcinella e Rugantino

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Oggi vediamo insieme le storie delle Maschere di Carnevale di altri tre personaggi: Peppe Nappa, Pulcinella e Rugantino. Peppe Nappa è la maschera tipica della Sicilia, Pulcinella è tipica di Napoli ed invece Rugantino è la maschera tipica della città di Roma, oltre ad essere una famosa commedia musicale. Carnevale ormai è alle porte ed è giunto il momento di darsi da fare con le maschere e i costumi di Carnevale, soprattutto se volete qualcosa di originale.

Ecco le storie delle maschere di Peppe Nappa, Pulcinella e Rugantino.

Peppe Nappa


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Peppe Nappa è la maschera della Sicilia e somiglia molto al Pierrot francese per molti aspetti caratteriali che per il costume. Peppe Nappa è un fannullone che ha sempre sogno e sbadiglia continuamente, vive nel mondo dei sogni, si allontana solo per cercare il cibo, ed in questo ha un fiuto infallibile, peccato che non lo usi mai per svolgere il suo lavoro!

Pulcinella


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Pulcinella è l’incarnazione del dolce far niente, è la maschera tipica della città di Napoli ed è un fannullone un po’ sciocchino ed ha una intensa gestualità, come tutti i napoletani. Pulcinella ha sempre fame e sete ed il suo piatto preferito sono senza ombra di dubbio i maccheroni al sugo.

Rugantino


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Rugantino è la maschera tipica della città di Roma ed è il precursore del bullo di periferia. Rugantino è il popolano violento ma dal cuore grande che finisce sempre per mettersi dalla parte dei fuori legge e contro il potere.



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