Padre Pio

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view post Posted on 4/9/2017, 12:59
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“Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere”.
Padre Pio


Sabato 23 Settembre 2017

S. Pio da Pietrelcina Cappuccino
B. Bernardina vergine

In tempi di carestia - le patate non hanno buccia

Il sole sorge alle 07.05 Il sole tramonta alle 19.08

SAN PIO da PIETRELCINA Cappuccino

Francesco Forgione nacque a Pietrelcina nel 1887 da famiglia contadina. Egli già da bambino riceveva le visite di Gesù e di Maria e vedeva i demoni e gli angeli. Consacrato sacerdote nell’Ordine dei frati Cappuccini, prese il nome di Pio. I primi anni fu costretto a rientrare nella casa paterna, perché una malattia fece presagire la sua fine. Ripresosi, fu trasferito nel Convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, dove iniziò il suo apostolato del confessionale. Un numero indecifrabile di uomini e donne, da ogni dove, accorrevano per essere ascoltati dal frate, perché i loro peccati fossero lavati. Era il suo ministero, ricondurre le anime a Dio e, per tutte le ore passate nel confessionale, attingeva la forza dalla preghiera e dall’altare. Per assolvere a questo impegno, padre Pio patì sofferenze fisiche e morali. Il 20 settembre 1918, il cappuccino ricevette le stimmate della Passione di Cristo che rimasero aperte, dolorose e sanguinanti per cinquant’anni. Padre Pio fu visitato da molti medici, subì incomprensioni e calunnie per le quali tollerò ispezioni canoniche. Egli si considerava “figlio dell’obbedienza” e sopportò tutto con serafica pazienza. Venne anche sospeso “a divinis” dall’esercizio dei ministeri (aveva il permesso di celebrare la santa messa a porte chiuse). Solo dopo alcuni anni, prosciolto dalle accuse calunniose, venne reintegrato nel suo ministero sacerdotale. La Vergine è il centro della spiritualità di Padre Pio, il segreto della sua santità. Ella era il suo rifugio e la sua protezione contro gli attacchi del demonio, che subiva costantemente. Fondò i “Gruppi di preghiera” per far pregare e far recitare il santo Rosario. Egli stesso, durante il giorno e la notte sgranava sempre la corona del Rosario. Esortava i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane, quali l’umiltà, la pazienza, il silenzio, la purezza, la carità. A Lei dedicò la “Casa Sollievo della Sofferenza”, l’ospedale che realizzò per sollevare i dolori e le miserie, ponendo la sua fiducia nella divina provvidenza, perché arrivassero gli aiuti necessari. Il suo testamento spirituale fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”. Chiuse gli occhi il 23 settembre 1968, e come gli era stato predetto dal Signore, le stimmate scomparvero. Grande fu la devozione che i fedeli subito espressero verso di lui, considerandolo già santo nei loro cuori, uno dei santi più amanti nel mondo.


frate indovino da fb

 
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Il corpo di padre Pio trasloca: dal 26 novembre cambia casa a causa del “rischio neve”



Dalla nuova chiesa progettata da Renzo Piano, le spoglie mortali del santo torneranno nel luogo che le ha ospitate per 42 anni.

di Michele M. Ippolito


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Padre Pio… cambia casa. Quel che resta del corpo del santo sarà spostato da una chiesa all’altra di San Giovanni Rotondo per l’inverno; in primavera, tornerà alla sua collocazione principale, nel futuristico santuario progettato da Renzo Piano e che, fin dal giorno della sua inaugurazione, ha fatto storcere il naso a moltissimi fedeli, sia per le sue forme diverse da quelle di un tempio tradizionale, sia per la sua opulenza, poco "francescana".

Dal prossimo 26 novembre e fino al 18 marzo 2018, dunque, il corpo di san Pio da Pietrelcina, sarà esposto alla pubblica venerazione nella cripta del santuario di Santa Maria delle Grazie, a San Giovanni Rotondo. Padre Pio tornerà, anche se stavolta in un’urna di vetro, nella cripta della chiesa dove le sue spoglie sono state custodite per ben 42 anni. La decisione, che appare veramente curiosa, è stata presa dai frati minori cappuccini della Provincia religiosa “Sant’Angelo e Padre Pio” in accordo con l’arcivescovo diocesano monsignor Michele Castoro e, con il ministro provinciale padre Maurizio Placentino, dopo aver addirittura chiesto ed ottenuto il nulla osta dalla Congregazione delle Cause dei santi”.

Il motivo del trasloco temporaneo lascia di stucco. Semplicemente, la nuova chiesa è difficile da raggiungere d’inverno, quando San Giovanni Rotondo è spesso coperta da una coltre di neve. Molti fedeli, negli scorsi anni, si sono lamentati: troppo lungo il tragitto da percorrere dal parcheggio delle auto alla nuova chiesa. E se i fedeli non riescono ad andare da padre Pio, allora è Padre Pio che andrà dai fedeli: la chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove sarà collocata la teca in vetro all’interno del quale c’è il corpo del santo, è molto più vicina alle aree attrezzate per gli automobilisti.

Le spoglie mortali di San Pio da Pietrelcina si trovano nella cripta della chiesa San Pio dal 19 aprile 2010. In occasione del Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco è avvenuto uno spostamento straordinario del corpo a Roma, in Vaticano, per un’ostensione che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di fedeli. La teca che sarà spostata è proprio quella del recente pellegrinaggio a Roma e la traslazione della salma avverrà in modo solenne, con una processione.

Come raccontò già Fanpage lo scorso anno, in realtà le spoglie di padre Pio sono ormai veramente ridotte al minimo. Quella che i fedeli vedono non è altro che una testa ricostruita in silicone, con la stessa tecnica del museo delle cere di Madame Tussaud, mentre le vere spoglie mortali sono poste all’interno di una imbottitura per dare maggior consistenza al corpo. Un abile artificio per evocare la commozione dei fedeli. Un innocuo trucco che consente alle persone di sentirsi più vicine al santo di Pietrelcina.

fanpage.it

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view post Posted on 17/3/2018, 18:03
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I luoghi di padre Pio in Campania: non c’è solo Pietrelcina

Padre Pio, il santo delle stimmate, visse la sua giovinezza a Pietrelcina, nel Beneventano e poi nel convento di San Giovanni Rotondo. Nel corso della sua vita il frate cappuccino dimorò anche Morcone, Montefusco e Gesualdo.

di Michele M. Ippolito


Non solo Pietrelcina: sono tanti i luoghi in Campania legati al culto di padre Pio, perché, nel suo peregrinare, il santo dimorò, nella sua vita in diversi conventi dell’Irpinia e del Sannio. Certo, se si parla di padre Pio i primi due luoghi che vengono in mente sono San Giovanni Rotondo, sul Gargano, dove visse buona parte della sua vita e dove creò la Casa Sollievo della Sofferenza e la sua città natale di Pietrelcina, un umile borgo a pochi chilometri da Benevento. Sono i due luoghi scelti da papa Francesco per celebrare la vita e la gloria di uno dei santi più amati dai fedeli, ma ce ne sono degli altri, non meno importanti.

In Campania, ovviamente, il più importante è comunque Pietrelcina, oggi uno dei principali punti per il turismo religioso regionale, visto che ogni anno sono decine di migliaia le persone che si recano nel paese per rendere omaggio ai luoghi dove nacque e visse il frate cappuccino canonizzato da Giovanni Paolo II. A Pietrelcina si trova la casa natale di san Pio, al numero 27 di vico Storto Valle. Lì nacque Francesco Forgiane nel 1887. Accanto si può vedere la modesta abitazione della famiglia, ancora provvista degli arredi originari.

Nel paese ci sono poi la chiesa dove il piccolo Francesco fu battezzato, ricevette la prima comunione e la cresima. Molto nota è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove Francesco, preso il nome religioso di Pio, celebrava spesso messa. Presso il convento dei padri cappuccini, poi, si trova un museo dedicato a padre Pio: ci sono la culla in cui giacque neonato, guanti impregnati del suo sangue, paramenti sacri da lui indossati. Vicino a Pietrelcina, a Piana Romana, c’è ancora la cappella dove il santo ricevette le stimmate sulle mani.

Non solo Pietrelcina, dicevamo. In Campania ci sono tracce del passaggio di Padre Pio anche a Morcone, a Montefusco, a Gesualdo. A Morcone il frate soggiornò per un anno, tra il 1903 ed il 1904, in un convento poverissimo, freddissimo e dove il cibo era scarso. A Montefusco, in provincia di Avellino, il santo rimase per meno di un anno, tra il 1908 ed il 1909. Era stato inviato lì perché la sua salute era malferma e si pensava che l’aria di Montefusco gli avrebbe fatto bene. Anche lì si fece notare per il suo rigido rispetto delle regole del convento. A Gesualdo, poi, Pio rimase solo un mese perché la sua salute peggiorò e dovette tornare a casa sua, a Pietrelcina, per curarsi. Anche se la sua permanenza fu breve, anche lì il frate destò una ottima impressione nei superiori. Nel piccolo convento di Gesualdo oggi è ancora possibile visitare la cella dove visse il santo ed è stato allestito un piccolo museo dove sono custodire alcune reliquie.

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fanpage.it

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25 Maggio 2015 Anniversario della nascita
di San Pio
Francesco Forgione, nasce a Pietrelcina il 25 maggio 1887.
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#Filatelia Emesso oggi un francobollo commemorativo dedicato a Padre Pio nel 50° anniversario della scomparsa. La vignetta raffigura un ritratto di San Pio mentre solleva un calice durante una celebrazione eucaristica.

fonte poste italiane da fb

 
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“Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere”.
Padre Pio


Domenica 23 Settembre 2018

25ª p.a. S. PIO da Pietrelcina sacerdote francescano
S. Lino papa

Equinozio d’Autunno

Il sole sorge alle 07.05 Il sole tramonta alle 19.08

SAN PIO da PIETRELCINA cappuccino

Francesco Forgione nacque a Pietrelcina nel 1887 da famiglia contadina. Egli già da bambino riceveva le visite di Gesù e di Maria e vedeva i demoni e gli angeli. Consacrato sacerdote nell’Ordine dei frati Cappuccini, prese il nome di Pio. I primi anni fu costretto a rientrare nella casa paterna, perché una malattia fece presagire la sua fine. Ripresosi, fu trasferito nel Convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, dove iniziò il suo apostolato del confessionale. Un numero indecifrabile di uomini e donne, da ogni dove, accorrevano per essere ascoltati dal frate, perché i loro peccati fossero lavati. Era il suo ministero, ricondurre le anime a Dio e, per tutte le ore passate nel confessionale, attingeva la forza dalla preghiera e dall’altare. Per assolvere a questo impegno, padre Pio patì sofferenze fisiche e morali. Il 20 settembre 1918, il cappuccino ricevette le stimmate della Passione di Cristo che rimasero aperte, dolorose e sanguinanti per cinquant’anni. Padre Pio fu visitato da molti medici, subì incomprensioni e calunnie per le quali tollerò ispezioni canoniche. Egli si considerava “figlio dell’obbedienza” e sopportò tutto con serafica pazienza. Venne anche sospeso “a divinis” dall’esercizio dei ministeri (aveva il permesso di celebrare la santa messa a porte chiuse). Solo dopo alcuni anni, prosciolto dalle accuse calunniose, venne reintegrato nel suo ministero sacerdotale. La Vergine è il centro della spiritualità di Padre Pio, il segreto della sua santità. Ella era il suo rifugio e la sua protezione contro gli attacchi del demonio, che subiva costantemente. Fondò i “Gruppi di preghiera” per far pregare e far recitare il santo Rosario. Egli stesso, durante il giorno e la notte sgranava sempre la corona del Rosario. Esortava i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane, quali l’umiltà, la pazienza, il silenzio, la purezza, la carità. A Lei dedicò la “Casa Sollievo della Sofferenza”, l’ospedale che realizzò per sollevare i dolori e le miserie, ponendo la sua fiducia nella divina provvidenza, perché arrivassero gli aiuti necessari. Il suo testamento spirituale fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”. Chiuse gli occhi il 23 settembre 1968, e come gli era stato predetto dal Signore, le stimmate scomparvero. Grande fu la devozione che i fedeli subito espressero verso di lui, considerandolo già santo nei loro cuori, uno dei santi più amanti nel mondo.



fonte frate indovino da fb

 
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"L'amore tutto dimentica, tutto perdona, dà tutto senza riserve"

Il 23 settembre 1968 moriva Padre Pio
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“Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere”.
Padre Pio



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23 settembre: San Pio da Pietrelcina 🙏

SAN PIO da PIETRELCINA cappuccino
Francesco Forgione nacque a Pietrelcina nel 1887 da famiglia contadina. Egli già da bambino riceveva le visite di Gesù e di Maria e vedeva i demoni e gli angeli. Consacrato sacerdote nell’Ordine dei frati Cappuccini, prese il nome di Pio. I primi anni fu costretto a rientrare nella casa paterna, perché una malattia fece presagire la sua fine. Ripresosi, fu trasferito nel Convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, dove iniziò il suo apostolato del confessionale. Un numero indecifrabile di uomini e donne, da ogni dove, accorrevano per essere ascoltati dal frate, perché i loro peccati fossero lavati. Era il suo ministero, ricondurre le anime a Dio e, per tutte le ore passate nel confessionale, attingeva la forza dalla preghiera e dall’altare. Per assolvere a questo impegno, padre Pio patì sofferenze fisiche e morali. Il 20 settembre 1918, il cappuccino ricevette le stimmate della Passione di Cristo che rimasero aperte, dolorose e sanguinanti per cinquant’anni. Padre Pio fu visitato da molti medici, subì incomprensioni e calunnie per le quali tollerò ispezioni canoniche. Egli si considerava “figlio dell’obbedienza” e sopportò tutto con serafica pazienza. Venne anche sospeso “a divinis” dall’esercizio dei ministeri (aveva il permesso di celebrare la santa messa a porte chiuse). Solo dopo alcuni anni, prosciolto dalle accuse calunniose, venne reintegrato nel suo ministero sacerdotale. La Vergine è il centro della spiritualità di Padre Pio, il segreto della sua santità. Ella era il suo rifugio e la sua protezione contro gli attacchi del demonio, che subiva costantemente. Fondò i “Gruppi di preghiera” per far pregare e far recitare il santo Rosario. Egli stesso, durante il giorno e la notte sgranava sempre la corona del Rosario. Esortava i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane, quali l’umiltà, la pazienza, il silenzio, la purezza, la carità. A Lei dedicò la “Casa Sollievo della Sofferenza”, l’ospedale che realizzò per sollevare i dolori e le miserie, ponendo la sua fiducia nella divina provvidenza, perché arrivassero gli aiuti necessari. Il suo testamento spirituale fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”. Chiuse gli occhi il 23 settembre 1968, e come gli era stato predetto dal Signore, le stimmate scomparvero. Grande fu la devozione che i fedeli subito espressero verso di lui, considerandolo già santo nei loro cuori, uno dei santi più amanti nel mondo.


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