Un marker per la malattia di Creutzfeldt-Jakob

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view post Posted on 29/4/2011, 21:04
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LA metodica è basata sulla misurazione dei livelli di trasferrina nel liquido cerebrospinale.
Il primo biomarker specifico per la malattia di Creutzfeldt-Jakob sporadica (sCJD) – la variante umane del morbo della mucca pazza – è stato messo a punto dai ricercatori della Case Western Reserve University.

Il risultato, pubblicato sull’ultimo numero di PLoS ONE, costituisce una base per lo sviluppo di un nuovo test diagnostico per la sCJD, la cui diagnosi è finora stata limitata alla biopsia post mortem.
Nel loro studio Neena Singh, professore associato di anatomia-patologica della facoltà di medicina della Case Western Reserve University, e colleghi hanno trovato che la trasferrina (Tf), una proteina deputata al trasporto del ferro, subisce una significativa diminuzione di concentrazione nel liquido cerebrospinale di pazienti con CJD ben prima dell’esordio della patologia, aprendo la strada a una potenziale diagnosi precoce.
Nel corso dello studio, sono stati misurati i livelli di Tf nel liquido cerebrospinale raccolto nell’arco di un periodo fino a 24 mesi prima della morte di 99 casi confermati di sCJD e di 74 casi di demenza non collegata alla CJD, rilevando così una diminuzione dei livelli di Tf nei primi rispetto ai secondi.
Ulteriori test hanno evidenziato che la misurazione di questo singolo parametro è in grado di identificare la malattia con una sensibilità dell’85 per cento, una specificità de 72 per cento e un’accuratezza dell’80 per cento.
“La diminuzione dei livelli di Tf è abbastanza significativa per distinguere la sCJD dalla demenza di origine diversa con un’accuratezza dell’80 per cento”, ha spiegato la Singh. “Se combinato con il biomarker non specifico T-tau, l’accuratezza diagnostica aumenta dell’86 per cento: ciò suggerisce che i due marker siano legati a processi tra loro separati, e per quanto riguarda la diagnosi siano complementari”.
La diminuzione della concentrazione di Tf nel liquido cerebrospinale – ha concluso il ricercatore – riflette lo squilibrio nel metabolismo di ferro nel cervello che è associato alla sCJD ed essendo parte del processo patologico ed è quindi probabilmente il più preciso indicatore diagnostico finora disponibile”.


Diminuzione CSF transferrina in sCJD: un potenziale di pre-Mortem Diagnostico per le Malattie da prioni



Creutzfeldt-Jakob sporadica della malattia (sCJD) è una condizione neurodegenerativa letale che sfugge rilevazione fino autopsia. Recentemente, il ferro cervello dyshomeostasis accompagnata da un aumento della transferrina (Tf) è stato riportato sCJD casi. La conseguenza di questa anomalia su cerebrospinale-liquido (CSF) livelli di Tf è incerto. Abbiamo valutato l'accuratezza della CSF Tf, un biomarker 'nuovo', come un test pre-mortem di diagnostica sCJD quando usato da solo o in combinazione con la 'corrente' biomarker totale-tau (T-tau). I livelli di totale-Tf (T-Tf), isoforme della Tf (Tf-1 e β2-Tf), e la saturazione del ferro del TF sono stati quantificati nel liquido cerebrospinale raccolti 0,3-36 mesi prima della morte (durata) da 99 autopsia ha confermato sCJD (CJD + ) e 75 casi confermati di demenza di origine non-Jakob (CJD-). accuratezza diagnostica è stata stimata dal test non parametrici, regressione logistica, e le caratteristiche operative del ricevente (ROC) analisi. Area sotto la curva ROC (AUC), sensibilità, specificità, positivi e valori predittivi negativi (PV), e le percentuali di probabilità (LR) di ogni combinazione di biomarcatori e biomarker sono stati calcolati. Si segnala che rispetto al-MCJ, CJD + casi erano mediana inferiore CSF T-Tf (125,7093 vs 217,7893) e superiore di T-tau (11.530 vs 1266) valori. AUC è stato 0,90 (intervallo di confidenza al 95% (CI), 0,85-0,94) per T-Tf, e 0,93 (95% CI, 0,89-0,97) per T-Tf combinato con T-tau. Con il cut-off definito di raggiungere una sensibilità di ~ 85%, T-Tf identificato CJD + casi con una specificità del 71,6% (95% CI, 59,1-81,7), LR positivo di 3,0 (IC 95% 2,1-4,5), LR negativo di 0,2 (IC 95% 0,1-0,3), e la precisione del 80,1%. L'effetto di età del paziente e la durata è stata insignificante. T-Tf combinato con T-tau identificato CJD + con specificità migliorata del 87,5% (95% CI, 76,3-94,1), LR positivo di 6,8 (IC 95% 3,5-13,1), la LR negativo di 0,2 (95% CI, 0,1 -0,3), positivo-PV del 91,0%, negativo-PV del 80,0%, e la precisione del 86,2%. Così, CSF T-Tf, un nuovo biomarcatore, quando combinato con l'attuale biomarker T-tau, è un affidabile test di pre-mortem di diagnostica sCJD.


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I prioni sono trasmissibili per via aerea



UN MINUTO DI ESPOSIZIONE AD UN AEROSOL CON PRIONI È SUFFICIENTE PER PROVOCARE LA MALATTIA: SEMBRA CHE SI TRASFERISCANO DALLE VIE RESPIRATORIE E COLONIZZINO DIRETTAMENTE IL CERVELLO



Alcuni ricercatori tedeschi e svizzeri hanno scoperto che i prioni, gli agenti infettivi che provocano la malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ) e l'encefalopatia spongiforme bovina (BSE o malattia della "mucca pazza"), sono trasmissibili per via aerea. I risultati, presentati sulla rivista PLoS Pathogens, potrebbero portare allo sviluppo di nuove misure difensive da applicarsi da parte di scienziati ed esperti di animali. Lo studio è stato in parte finanziato dai progetti dell'UE ANTEPRION e PRIORITY.

I ricercatori sanno già da qualche tempo che i prioni sono trasmissibili attraverso strumenti chirurgici contaminati, cibo, latte, saliva, feci, urina e trasfusioni di sangue, anche se queste ultime solo in casi rari. Non si sapeva però se i prioni potessero essere trasmessi attraverso l'aria.

Gli scienziati dell'Università di Zurigo in Svizzera e dell'Istituto di immunologia, Friedrich-Loaffer-Institut, Tübingen in Germania hanno testato topi immunodeficienti e immunocompetenti per determinare se fossero suscettibili a prioni trasportati dall'aria.

Hanno messo i topi in speciali camere di inalazione e li hanno esposti ad aerosol contenenti prioni, il che ha avuto come risultato la malattia. Hanno scoperto che appena 1 minuto di esposizione agli aerosol era sufficiente per provocare la malattia in ciascun soggetto.

Inoltre più a lungo rimanevano esposti agli aerosol più velocemente comparivano i primi sintomi.

La ricerca da loro condotta dimostra che i prioni possono essere trasportati dall'aria. Secondo i ricercatori sembra che i prioni si trasferiscano dalle vie respiratorie e colonizzino direttamente il cervello, aggiungono che una serie di difetti del sistema immunitario ha impedito la prevenzione dell'infezione. "Un sistema immunitario funzionalmente intatto non è strettamente necessario per l'infezione aerogenica da prioni," scrivono gli autori dello studio.

Il team ha sottolineato che i prioni sono responsabili dell'epidemia della malattia della mucca pazza che ha paralizzato l'industria della carne bovina britannica nei primi anni 1990. Oltre 280.000 mucche sono morte di BSE. La trasmissione della BSE agli esseri umani, che può verificarsi quando una persona consuma cibo derivato da mucche infette con BSE, provoca la variante umana, cioè la malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ), caratterizzata da un progressivo e invariabilmente letale cedimento delle cellule del cervello. Quasi 300 persone sono morte dopo aver mangiato cibi prodotti a partire da mucche infettate con BSE.

I ricercatori sostengono che le misure precauzionali contro le infezioni da prioni nei laboratori scientifici, mattatoi e impianti per la produzione di alimenti per animali non comprendono misure rigide per proteggersi dagli aerosol. Questa recente ricerca potrebbe obbligare gli scienziati e il settore alimentare a pensare a come i prioni vengono trasmessi attraverso l'aria e a sviluppare regolamenti che potrebbero minimizzare il rischio di infezione da prioni sia negli esseri umani che negli animali.

"Questi risultati suggeriscono che le attuali linee guida di biosicurezza applicate nei laboratori diagnostici e scientifici dovrebbero comprendere aerosol a prioni come potenziale vettore di infezioni da prioni," scrivono gli autori. .

ANTEPRION ('Development of a preclinical blood test for prion diseases') ha ricevuto 2,45 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° PQ), mentre PRIORITY ('Protecting the food chain from prions: shaping European priorities through basic and applied research') è sostenuto nell'ambito del tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7° PQ) con ben 6 milioni di euro.
Fonte: Cordis (09/02/2011)



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Edited by marisa56 - 14/12/2015, 13:07
 
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