Posts written by martina57

view post Posted: 16/5/2012, 15:44 Il babà rustico - CUCINA

Babà rustico



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Ingredienti:

250 gr di farina 00
250 gr di farina manitoba
250 gr di patate lessate
3 uova
100 gr di burro ammorbidito
3 cucchiai di parmigiano o grana grattugiato

1 cucchiaino di zucchero
150 ml di latte intiepidito*
½ cubetto di lievito di birra fresco*

200 gr di formaggio dolce a dadini
200 gr di prosciutto cotto a dadini
150 gr di salame a dadini
sale qb


*il quantitativo del latte varia in base all'assorbimento delle farine, potrebbe servirne un pò meno o un pò di più, per cui consiglio di aggiungerlo un pò per volta così vi regolate meglio;
*nella ricetta originale troviamo 1 cubetto di lievito di birra fresco;


Preparazione con la macchina del pane (la mia versione):


Sciogliete il lievito di birra in un pò di latte intiepidito e versatelo nella macchina del pane. Aggiungete il cucchiaino di zucchero, il burro ammorbidito, le uova, il latte restante, le patate lessate e passate al setaccio (oppure macinate con il mixer), le farine setacciate insieme, il parmigiano e il sale. Scegliete il programma "impasto" e avviatelo fino alla fine del programma. Una volta terminato, prendete la pasta e ponetela in una ciotola o su una spianatoia infarinata, lavoratela un pochino per sgonfiarla e aggiungete il formaggio e i salumi tagliati a dadini. Mescolate bene, formate un cilindro e ponete l'impasto in uno stampo a cerniera per ciambella, imburrato e infarinato (io ho usato lo stampo da chiffon cake per farlo venire più alto), e fate lievitare al caldo per 2 ore o fino al raddoppio del volume. Cuocete nel forno preriscaldato a 180°C per circa 40-50 minuti (io l'ho cotto per 45 minuti nel forno ventilato a 150°C).


Preparazione manuale (originale):


Setacciate insieme le farine, formate la fontana in una ciotola o su una spianatoia infarinata, aggiungete il lievito sciolto in un pò di latte intiepidito, il burro ammorbidito, le uova, il parmigiano, le patate lessate e passate al setaccio (oppure macinate con il mixer), il sale e iniziate a lavorare l'impasto. Man mano che impastate aggiungete il latte rimasto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Unite il formaggio e i salumi a dadini, impastate il tutto e fate lievitare in un luogo caldo per 1 ora. Rimpastate, formate un cilindro e adagiate l'impasto in uno stampo a cerniera per ciambella, imburrato e infarinato, e fate lievitare al caldo per 2 ore o fino al raddoppio del volume. Cuocete nel forno preriscaldato a 180°C per circa 40-50 minuti
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fonte italiansdoeatbetter.

view post Posted: 14/5/2012, 15:57 Braccialetti portafortuna - HOBBY - FAI DA TE - DESIGN -

Come realizzare un braccialetto portafortuna

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I braccialetti portafortuna brasiliani sono coloratissimi, belli e soprattutto molto semplici da fare. Pronte a coprirvi di braccialetti?

Di cosa hai bisogno

Nastro adesivo
Fili di cotone colorati di 70 cm

Prendete i fili colorati e legateli insieme facendo un nodo alle estremità. Quanto più spesso volete il braccialetto, tanti più fili dovete legare insieme. Se lo volete di colore rosso (porta fortuna in amore) dovete mettere molti fili di colore rosso e poi quattro o cinque di colori diversi (blu, verde, giallo ecc).
Con il nastro adesivo attaccate i fili su una superficie piana, in questo modo potrete lavorare comodamente.

Prendete il primo filo colorato (per esempio quello blu) con la mano destra e cominciate ad avvolgerlo in senso orario intorno ai restanti che terrete nella sinistra. Quando avrete creato almeno un centimetro di colore blu fermatevi e cambiate colore. Continuate a fare questo lavoro con tutti gli altri fili finché il braccialetto non sarà completo.

A questo punto potete chiudere il braccialetto facendo un nodino all’estremità che tenga uniti tutti i fili.
Facile, no? Adesso scatenatevi e fate un braccialetto per ogni desiderio che volete far avverare!
www.deabyday.tv

view post Posted: 12/5/2012, 10:56 I segreti per una pelle liscia e luminosa - HOBBY - FAI DA TE - DESIGN -

I segreti per una pelle liscia e luminosa

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Una pelle sana deve essere: liscia, luminosa, priva di segni o chiazze, di colore LUMINOSO, LISCIA, leggermente SPLENDENTE ed appena UMIDA.

I problemi della pelle sono dovuti al risultato della nostra dieta e del nostro stile di vita, quello che appare in superficie è quasi sempre scaturito da ciò che accade all’interno del nostro corpo. Ricordate che il fumo danneggia notevolmente l'aspetto della nostra epidermide, e soprattutto i minerali tossici della sigaretta sottraggono elementi nutritivi indispensabili per il buon funzionamento del nostro corpo.

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Perché è importante struccarsi ogni sera?


Capita spesso di rientrare a casa tardi, e di essere talmente stanche da andare a dormire trascurando un’operazione un po’ noiosa ma molto importante: la detersione del viso, necessaria per eliminare il trucco e le impurità.
Pensate che, alla fine della giornata, restano sul nostro viso non solo tracce di trucco e di sebo, ma anche particelle di sporco e di agenti inquinanti.
Tutti questi residui ostruiscono i pori ed impediscono così alla pelle di ossigenarsi e di rigenerarsi profondamente durante il sonno notturno.
Perciò, se proprio non abbiamo voglia di ricorrere ai classici latte detergente e tonico, possiamo optare per qualcosa di più veloce, come un detergente da usare con l’acqua o le pratiche salviette struccanti, che ci permettono di eliminare lo sporco e le impurità davvero in un attimo





Uno struccante ideale per tutti i tipi di pelle.


Questa è la ricetta per ottenere un ottimo struccante: il latte di mandorle.
Ecco gli ingredienti che vi servono: 50 g di farina di mandorle dolci, 50 g di zucchero semolato, 100 ml di acqua distillata. La farina di mandorle si trova in commercio già pronta, ma se preferite fare tutto da sole procedete in questo modo: pestate le mandorle in un mortaio insieme allo zucchero e ad un po' d'acqua distillata; continuate aggiungendo poco a poco tutta l’acqua. Lasciate riposare per un paio d'ore, dopodichè versate il composto in un telo e strizzatelo bene.
Otterrete un vero latte di bellezza, che lascerà la vostra pelle incredibilmente vellutata e ben nutrita.





Come detergere la pelle secca e disidratata.




Questi sono invece due detergenti dedicati in modo particolare alle pelli secche:

1° ricetta: intiepidite due cucchiai di latte e aggiungete qualche goccia d'olio d'oliva o di mandorle dolci; mettete il liquido in un flaconcino e agitate, poi usatelo come un normale latte detergente, asciugando alla fine gli eventuali residui con dei fazzolettini di carta.
2° ricetta: mescolate mezzo bicchiere di succo di melone con altrettanto latte fresco intero ed acqua minerale o distillata. Conservate in una bottiglia chiusa in frigorifero (si conserverà per alcuni giorni). Scuotete la soluzione ogni volta che volete pulire la pelle del viso e del collo ed utilizzatela come un normale detergente.
Il risultato sarà in entrambi i casi una pelle non solo perfettamente struccata e pulita, ma anche morbida e idratata.

La dolcezza del miele per la pelle secca.

Se il vostro problema è una pelle secca e disidratata, vi consigliamo di provare questa semplice maschera, che darà immediatamente sollievo al viso e lascerà la pelle morbida e vellutata.
Gli ingredienti sono pochi e facili da trovare in casa: un rosso d'uovo, un cucchiaio di latte, 1/2 cucchiaio di miele, un cucchiaio di latte in polvere (o, in alternativa, di farina di grano o di mandorle).
Preparate una “crema” sbattendo il rosso d'uovo, ed aggiungendo gradualmente tutti gli altri ingredienti. Applicate la maschera così ottenuta sul viso e sul collo, lasciandola agire per circa 1/4 d’ora.
Per finire lavate via il tutto, prima con acqua tiepida e poi con acqua fredda.



Speciale pelle grassa


È un tipo di pelle molto comune e non necessariamente dovuta a fattori ormonali tipici dell’adolescenza. Ormai è frequente riscontrare in persone di tutte le età le sue caratteristiche principali: aspetto lucido, imperfezioni, pori dilatati, scarsa tenuta del trucco. Questo perché tutti questi elementi possono essere scatenati (o aggravati) da stress, inquinamento, cattiva alimentazione, stile di vita in generale. La pelle grassa è una pelle che crea una quantità eccessiva di sebo, responsabile dell’ antiestetico “effetto lucidità”. A ciò si aggiungono spesso piccole infezioni causate dalla sporcizia che, depositandosi sullo strato di grasso superficiale, crea un luogo ideale per la ploriferazione di batteri. Le conseguenze sono punti neri, brufoletti, arrossamenti e irritazioni. Le pelli grasse (e miste, che soffrono degli stessi problemi, ma solo in determinate zone del viso: fronte, naso e mento) sono quindi particolarmente sensibili ed hanno bisogno di cure e attenzioni costanti, che aiutino ad opacizzare e purificare con delicatezza.
La prima regola è quella di eseguire quotidianamente (mattina e sera) una pulizia del viso accurata, per eliminare la sporcizia che ostruisce i pori vanificando l’azione di qualunque altro trattamento.
Saponi, gel e lozioni detergenti devono pulire e purificare la pelle senza aggredirne lo strato idrolipidico e rispettandone il PH naturale, svolgendo nel contempo un’azione normalizzante che regolarizzi la secrezione sebacea.
Un paio di volte la settimana è opportuno eseguire uno scrub, massaggiando leggermente e con movimenti circolari un prodotto apposito sul viso pulito e inumidito. La pulizia dev’essere seguita da prodotti di trattamento specifici.
Si può iniziare con una lozione astringente, da applicare con un battufolo di cotone, che ha lo scopo di chiudere i pori dilatati e seccare i brufoletti. Dopodichè e fondamentale stendere sul viso una crema che contrasti la tendenza alla lucidità ma che allo stesso tempo protegga la pelle dalle aggressioni esterne e la idrati: anche un’epidermide grassa ha infatti bisogno di idratatazione, perché il suo problema è l’eccesso di sebo, non di acqua! Ormai esistono moltissime emulsioni che svolgono questa duplice azione normalizzante e idratante, spesso sfruttando l’azione di microsfere assorbenti o di altri componenti dotati di proprietà assorbenti come il talco e il caolino. Anche nell’applicazione della crema è molto importante l’igiene: ricordiamoci di lavare sempre bene le mani, in modo da non contaminare il prodotto (e la pelle del viso) con sporcizia e microrganismi.
Per finire il trucco: ovviamente sono da preferire i prodotti studiati per le pelli grasse, ovvero leggerissimi, trattanti e opacizzanti oltre che anticomedogenici e ipoallergenici.
CURIOSITA’: secondo la medicina omeopatica il problema della pelle grassa va affrontato anche dal punto di vista psicologico, dato che lo stress è una delle cause della seborrea (produzione eccessiva di sebo). Uno dei rimedi consigliati è l’estratto di ribes nigrum: una cinquantina di gocce da sciogliere in acqua e da bere ogni mattina al risveglio

Rimedi contro brufoli ed eruzioni cutanee


Quando si hanno sfoghi e brufoletti sul viso e sulla schiena è opportuno, per prima cosa, controllare l'alimentazione preferendo cibi freschi ed evitando fritti e grassi. Per combattere direttamente i foruncoli occorrono 3 ingredienti che si trovano facilmente in erboristeria: tintura di propoli, olio essenziale di lavanda e olio di mandorle dolci. Versate in una ciotola qualche goccia dei 3 prodotti e mescolate, magari con l’aiuto di un cotton fioc. Con lo stesso bastoncino passate la soluzione ottenuta direttamente sui brufoli, che si seccheranno in breve tempo. L'azione combinata della lavanda e dell'olio di mandorle farà in modo che la pelle torni compatta, uniforme e senza segni.
Altra ricetta:
fate bollire delle foglie di malva fresche, immergetele in succo di pompelmo mescolato in parti uguali con succo di pomodoro. Applicate le foglie ad impiastro sul viso e toglietele dopo mezz'ora. Sciacquate con acqua fredda a cui avrete aggiunto il succo di mezzo limone.



Via i segni del tempo



La pelle, si sa, risente degli effetti del tempo, che possiamo però tenere sotto controllo con i rimedi e le cure più adatti.
Se notiamo, per esempio, che l’epidermide del viso tende ad ispessirsi e ad assumere un aspetto irregolare, dobbiamo puntare su creme a base di vitamina A, ceramidi e fosfolipidi, sostanze che le restituiscono un aspetto liscio e compatto.
Se invece la pelle appare ruvida e poco elastica significa che il film idrolipidico superficiale si è assottigliato (solitamente per colpa delle aggressioni esterne, che riducono la capacità della pelle di trattenere acqua nei tessuti). Risultato? Pelle sempre più secca e sensibile.
In casi simili è da preferire un prodotto nutriente, che le restituisca non solo acqua ma anche lipidi, in modo da idratare i tessuti in profondità.
Per prevenire la comparsa di antiestetiche macchie solari (causate da un’alterazione nella produzione di melanina), ricordiamoci di usare sempre, anche in città, creme dotate di filtro solare.
Se le macchie sono già comparse bisogna ricorrere a prodotti schiarenti, come quelli a base di vitamina C, arbutina e acido azelaico.
Per finire, se la pelle ha perso tonicità (segno di un rallentamento nell’attività dei fibroblasti, le cellule che producono collagene ed elastina), serve di sicuro una crema ad effetto “lifting”, ma è importante anche assumere per bocca sostanze antiossidanti, come selenio e vitamina E, oltre alla solita vitamina C, necessaria per la riproduzione del collagene.
In generale è bene ricordare che anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella bellezza della pelle. Un’alimentazione equilibrata migliora la salute e, quindi, ha effetti visibili anche sul benessere dell’epidermide. In particolare è necessario evitare il fumo e limitare i cibi molto grassi, i dolciumi e le pietanze con una cottura particolarmente elaborata.
Sono invece consigliati yogurt, frutta e verdure, che tengono in forma tutto l’apparato digerente e facilitano il processo digestivo, salvo ovviamente particolari allergie e intolleranze alimentari. Sono indicati anche i cibi che contengono le vitamine del gruppo B, in particolare B6 e B2, come i cereali integrali, latte e derivati, banane e le verdure. Il loro consumo dona alla pelle luminosità e trasparenza

4 semplici rimedi fai-da-te per contrastare l’ invecchiamento della pelle e mantenerla sana e fresca (gli ingredienti per prepararli si trovano dal fruttivendolo o in erboristeria):

1. preparate un infuso con 60 g di fiori di papavero secchi in un litro d'acqua per dieci minuti. Lasciate raffreddare e filtrate. Applicate delle compresse imbevute nella lozione sul viso e sul collo perfettamente puliti tutte le sere. Una volta alla settimana applicate la polpa di un'arancia sul viso e lasciate agire per 20-25 minuti, oppure la sera passatevi un batuffolo di cotone imbevuto nel succo. Se avete la pelle un po' grassa, usate il succo di limone: tamponate le rughe, lasciate agire per 15/20 minuti, poi sciacquate.
2. In alternativa, un infuso contro le rughe può essere preparato lasciando 50 g di fiori e foglie di rosmarino in un litro d'acqua bollente per dieci minuti: ogni sera applicate sul viso e sul collo compresse imbevute in questa lozione.
3. Altra ricetta: fate bollire 20 g di fiori di tiglio in un litro d'acqua per due minuti; lasciate raffreddare e filtrate; imbevete un batuffolo di cotone con la lozione ottenuta e passatela sul viso e sul collo.
4. Infine, potete provare questa lozione: fate macerare per 15 giorni la buccia di alcune mele cotogne in sufficiente acquavite; filtrate e conservate in una bottiglia chiusa ermeticamente; passate la lozione sul viso con un batuffolo di cotone due volte al giorno.
Se invece volete prevenire le rughe, stendete sul viso un cucchiaino di olio di mandorle dolci o di germe di grano, massaggiate per farlo penetrare a fondo, lasciatelo agire per un'ora, infine sciacquate con acqua minerale tiepida. Ripetete questo trattamento per 3 volte alla settimana e vi accorgerete che in breve tempo il vostro viso avrà una luce diversa.

Il collo: una zona delicata da non trascurare



La pelle del collo, essendo più povera di ghiandole sebacee rispetto a quella del viso, è anche più delicata e necessita di attenzioni particolari. Tende infatti ad inaridirsi e a sciuparsi, mostrando facilmente rughe e perdita di tono. La spiegazione sta nel fatto che il film idrolipidico che riveste questa zona è piuttosto sottile e non basta a difenderla dalle continue aggressioni esterne.
Proprio per questo la pelle del collo dovrebbe essere costantemente curata, con l’applicazione quotidiana di un prodotto specifico che la nutra e la protegga.
L’errore che spesso facciamo è invece quello di preoccuparci solo del viso, trascurando il collo, che appare quindi non di rado precocemente invecchiato.
Per evitare che ciò accada è buona regola, già prima dei trent’anni, iniziare ad utilizzare anche sul collo la crema idratante che si usa per il viso. Dai trent’anni in poi è invece preferibile ricorrere ad un prodotto più ricco e specifico per questa zona.





Le cinque maschere della vitalità

Se vi accorgete che la vostra pelle ha bisogno di essere nutrita, che il suo colore è spento, il tono rilassato potreste provare il famoso “ciclo delle cinque maschere”.
Si tratta di cinque diverse maschere da applicare, una dopo l’altra a giorni alternati, per restituire progressivamente alla pelle tutto quello di cui ha bisogno per ritrovare il suo giusto equilibrio.

Maschera alla lecitina - Sbattete un rosso d’uovo con un cucchiaino di miele, aggiungete un cucchiaio di lecitina di soia in polvere e un cucchiaio d’ olio d’oliva per ottenere il giusto grado di densità.

Maschera al lievito di birra - Schiacciate con la forchetta 10 grammi di lievito di birra, aggiungete un cucchiaino di latte in polvere e tanta acqua quanto basta per rendere l’impasto morbido.

Maschera alle vitamine
- Schiacciate con una forchetta un avocado o un pezzo di papaia e mezza mela farinosa; aggiungete mezzo cucchiaino di limone e amalgamate bene.

Maschera alla farina di avena - Mescolate un cucchiaio abbondante di farina d’avena e uno di olio di mais; aggiungete il succo ottenuto schiacciando una manciata di foglie di crescione, tritate con uno dei tanti piccoli elettrodomestici che si hanno oggi in cucina (se non trovate il crescione sostituitelo con foglie di lattuga). Stendete la maschera sul viso e sul collo, dopo esservi stese con la testa su un asciugamano, dato che le maschere oleose sono molto efficaci ma difficili da applicare.

Maschera all’azulene
- Preparate un infuso concentrato di camomilla (l’azulene è il principio attivo calmante contenuto nella camomilla). Quando sarà tiepido imbevete alcune compresse di garza e ponetele sul viso e sul collo. Dopo una decina di minuti applicate una maschera preparata con un cucchiaio di farina d’orzo diluito con 3/4 cucchiaini dell'’infuso rimasto.



Peeling

Il peeling, cioè l'esfoliazione, è una metodologia utile per stimolare gli strati esterni della pelle e renderla più luminosa, più pulita e per ridurre i segni dell'invecchiamento cutaneo.

È un’operazione da ripetere un paio di volte al mese per eliminare le cellule morte dalla pelle e renderla così più luminosa. È un trattamento maggiormente utilizzato per il viso, ma può essere anche molto utile per il corpo. Il principio è quello di utilizzare una pastella un po’ ruvida per strofinare la pelle e pulirla a fondo senza irritarla.


Ecco alcune ricette:

Prendete un cucchiaio di farina di mandorle, oppure fatela da sole frullando alcune mandorle pelate. Versate sulla farina alcune gocce di olio di mandorle. Inumiditevi il viso, mettete un po’ della crema che avete ottenuto nel cavo delle mani e strofinate delicatamente con movimenti circolari il viso e il collo. Sciacquate abbondantemente con acqua tiepida per eliminare le tracce dell’impasto e le piccole squame della pelle.

Versate un cucchiaio di fiocchi d’avena nel macinacaffè o nel frullatore e riducete in polvere fine. Allungate con acqua semplice o floreale fino ad ottenere un impasto morbido. Aggiungete una goccia di olio esenziale di bergamotto o di lavanda, applicate sul viso e sul collo con movimenti circolari dei polpastrelli, evitando però la zona intorno agli occhi e alla bocca, massaggiate delicatamente, lasciate agire per un paio di minuti, poi eliminate con un abbondante risciacquo, prima tiepido poi freddo.

Sciacquatevi il viso con acqua tiepida, asciugatelo e copritelo con succo di ananas fresco ottenuto frullandone alcune fette. Lasciate agire per 15/20 minuti, poi asciugate strofinando delicatamente. Quindi passate sul viso un leggero velo di crema nutriente.



Per alleviare le irritazioni della pelle sensibile


Quello della pelle sensibile che si irrita facilmente è un problema molto diffuso.
Per calmare irritazioni ed arrossamenti possiamo utilizzare questo rimedio: si prepara un infuso lasciando macerare in acqua calda alcune foglie di menta piperita, fiori di lavanda e fiori di elicriso.
L'infuso, una volta filtrato, si usa per fare impacchi con batuffoli di cotone imbevuti, che devono essere tenuti sul viso per almeno un quarto d'ora, stando distesi e rilassati.
La sensazione di sollievo sarà immediata e gli arrossamenti spariranno.



Ricetta contro le macchie scure della pelle

Questo è un rimedio contro le macchie scure che spesso si manifestano sulla pelle del viso e delle mani dopo l’estate, soprattutto se non ci si è ricordati di utilizzare con costanza le creme solari protettive.
Procuratevi i seguenti ingredienti:

- 3 cucchiai di amido di riso;
- 1/2 cucchiaio di lievito di birra;
- una boccetta di acqua di hamamelis;
- 4/5 gocce di olio essenziale di finocchio.

Preparate un’emulsione mescolando l’amido di riso, il lievito di birra e l’acqua di hamamelis, aggiungendo alla fine l’olio essenziale di finocchio. Applicatela un paio di volte al giorno con le dita o con un batuffolo di cotone, insistendo in modo particolare sulle macchie.



Contro le macchie della pelle
mescolate l'albume dell'uovo con succo di limone, scaldate il composto a bagnomaria sbattendo fino ad ottenere una miscela cremosa. Spalmate quindi sulla pelle e lasciare agire per un paio d'ore.



Il modo più naturale e rapido per far scomparire un brufolo dal viso e di tamponarlo più volte al giorno con succo di limone.



Per avere labbra morbide: Vaselina, miele, olio o glicerina sono ottimi prodotti per fare frequenti massaggi alle labbra e alla zona tutto intorno. Conservano la pelle ben idratata e morbida.



Contro la pelle grassa, schiacciate una patata bollita con 2 cucchiai di latte e della mollica di pane. Amalgamate bene il composto e applicate sul viso lasciando agire per 20 minuti.



Per una pelle più luminosa
, applicate sul viso la polpa di pomodori freschi.



Per pelli sciupate e avvizzite, schiacciate mezzo cachi e stendetelo sul viso e sul collo.



Per pelli aride schiacciate mezza banana e unite qualche goccia del succo di un limone. Applicate sul viso e sul collo.



Per dare luminosità al viso mescolate miele e succo di limone fino ad ottenere la densità di una crema. Stenderla sul viso e lasciare agire per 30 minuti.



Contro l'acne e le impurità della pelle amalgamate bene del miele con un cucchiaio di pesca cotta. Spalmare sul viso ben lavato e lasciare agire per 15 minuti.



Per fare un peeling prendete un cucchiaio di farina di mandorle che potete ottenere frullando alcune mandorle pelate e mescolatele con alcune gocce di olio di mandorle. Bagnate la pelle e strofinate delicatamente con movimenti circolari usando la crema ottenuta.



Un'ottima crema nutriente adatta a pelli aride si ottiene mescolando un cucchiaio di miele d'acacia con 1 albume d'uovo montato a neve e 10 ml di olio di mandorle dolci. Il composto potrete conservarlo in frigorifero per una settimana applicandone un po ogni sera.



Per combattere l'acne giovanile un ottimo rimedio è quello di applicare una maschera ottenuta schiacciando la polpa di mele e di carote cotta.



Per la pelle secca potete ottenere un'ottima maschera amalgamando un tuorlo d'uovo con 1 cucchiaio di latte, mezzo cucchiaio di miele e 1 cucchiaio di farina di mandorle. Lasciare agire per 15 minuti. fonte altervista.org

view post Posted: 10/5/2012, 09:12 Come fare se...una vite non si svita - HOBBY - FAI DA TE - DESIGN -

Come fare se…una vite non si svita


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Non so se vi è mai capitato a me moltissime volte trovarmi in difficoltà serie, poichè è da tanto tempo che quella vite non viene svitata ed è come fosse incollata, non si smuove dal suo alloggio completamente nonostante tutta la nostra buona volonta, chiediamo sostegno anche a chi è più forte di noi in casa, che non riesce ugualmente a svitarla.

Entriamo nel panico, la dobbiamo svitare per un lavoro che da tempo pensiamo di fare ed adesso che è arrivato il momento giusto, non riusciamo a svitare quella maledetta vite, niente paura, cari miei lettori, sono qui proprio per questo darvi qualche consiglio e suggerirvi qualche strategie per facilitarvi la vita, mostratemi un momento d’attenzione.

I metodi da usare sono due iniziate col provarne uno se non riuscite a svitare questa famosa vite, passate all’altro, ecco come procedere:

1° Metodo: Versate della coca cola in uno spruzzino vuoto e spruzzatela sulla vostra vite, attendete almeno un’ora prima di provare a svitare, vedrete che ci riuscirete
2° Metodo: Prendete del cotone idrofilo ed inzuppatelo di olio per macchina da cucire ed aggiungete anche dell’acetone, poggiatelo sulla vite da svitare ed attendete almeno dieci minuti. Vedrete che anche questo metodo sarà efficace per il vostro problema.

Provateci!



www.comefarese.com



Edited by marisa56 - 21/6/2012, 06:15
view post Posted: 6/5/2012, 15:14 Gamberoni al lardo di colonnata - CUCINA

Gamberoni al lardo di colonnata


Ingredienti:

gamberoni
lardo di colonnata
sale,pepe
prezzemolo
olio extra vergine di oliva


Preparazione:


Lavare i gamberoni, togliere gli anelli centrali, lasciando coda e testa.
Io ne ho fatti metà con la testa e metà senza. Fare un trito finissimo con il prezzemolo,
metterlo in una ciotola con olio, sale e pepe.
Passare i gamberoni nell'olio , facendoli ungere bene su ambo i lati.




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Passare una fettina di lardo su ogni gamberone, avvolgendolo bene.
Appoggiare questi gamberoni in una teglia con carta forno.


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Infornare a 200° finchè il lardo risulta dorato.
Questo nella foto doveva cuocere ancora un pochino di più.



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view post Posted: 5/5/2012, 11:31 Rimedi naturali con la birra - HOBBY - FAI DA TE - DESIGN -

Rimedi naturali con la birra



La birra,una bevanda naturale conosciuta in tutto il mondo, ma della quale si possono fare anche utilizzi che non riguardano le sue proprietà “dissetanti”.
La birra è composta da acqua, anidride carbonica, zuccheri, destrine, albuminoidi, sostanze provenienti dal luppolo, glicerina e acido succinico.
Oltre al notevole contenuto vitaminico, il rapporto calcio-fosforo è quasi ottimale mentre è bassissima la quantità di sodio presente.
Questo insieme di elementi complessi fa sì che la birra abbia numerosi effetti su vari materiali biologici e non.
Sembra strano, ma la birra può far davvero bene a molte cose: dai capelli (sui quali ha effetti abbastanza noti) alla pelle.
Utile in cucina, nel lavaggio e nelle diete... che volere di più da una bevanda?





LA BIRRA PASSA PER IL GIARDINO, LA TAVOLA E LA BELLEZZA...


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Giardino vigoroso
Anche se poco noto, è certo che il lievito favorisce la crescita delle piante.
Se versiamo dunque un paio di cucchiai di birra alla base di piante e fiori, il terreno così concimato li aiuterà a crescere sani e più vigorosi. A questo scopo è meglio utilizzare birre “Lambic” a fermentazione spontanea.

Pastella per fritti
Molto più leggera di quella fatta con il latte, la pastella alla birra è indicata soprattutto per friggere le verdure, rimanendo più compatta e formando uno strato intorno ai cibi, che cuociono così senza entrare direttamente a contatto con l’olio bollente.
Utilizziamo birre chiare di tipo “Ale” ad alta fermentazione.

Trattamento di bellezza
Un lavaggio con la birra assicurerà alla nostra chioma il volume e la lucentezza che cerchiamo: si consiglia di versarne un po’ sulla capigliatura dopo il primo shampoo, massaggiare e lasciare agire per qualche minuto. Quindi risciacquare e procedere alla piega come sempre.

...IL BUCATO, I GIOIELLI E L´ORTO

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Smacchiatura e lavaggio
La birra come smacchiatore pare sia davvero efficace, soprattutto se associata all’acqua gassata… salvo poi risciacquare bene per togliere l’odore dagli indumenti! Viene anche consigliata per lavare i cuscini delle persone che soffrono di insonnia: sembra che il profumo che rimane aiuti ad addormentarsi.

Pulizia dei gioielli
Un metodo economico, ma anche ecologico, per lucidare i gioielli senza ricorrere ai prodotti chimici (costosi e inquinanti) è quello di immergere anelli e bigiotteria varia in una ciotola di birra (non è dato sapere per quanto tempo, quindi magari proviamo prima con qualcosa di poco valore).

La lotta contro le lumache
Le lumache possono spesso essere dannose alle colture orticole, sia che si tratti di un´orto domestico o di una azienda agricola. Di giorno si nascondono in anfratti umidi, nelle fioriere, o sotto il fogliame, per sfuggire al caldo e per mantenere un certo tenore di umidità.
Di notte sono più attive e possono attaccare tutte le parti verdi e tenere degli ortaggi impedendone la successiva crescita o il consumo. Risulta abbastanza facile individuare gli individui adulti e robusti, mentre è più difficile accorgersi della presenza di intere colonie sotto i vasi, le pietre i cumuli di foglie e tutti gli ambienti freddi e umidi. Per chi volesse evitare di uccidere questi simpatici gasteropodi sono disponibili in commercio nastri ricoperti di sale da disporre attorno al perimetro dell´orto. Il metodo risulta efficace ma le strisce vanno sostituite frequentemente, soprattutto in caso di piogge prolungate che ne sciolgono la copertura.
Un classico metodo alternativo consiste ne disporre trappole a base di birra. La trappola per lumache è composta da un bicchiere che andrà interrato fino al bordo, da riempire con 2 cm circa di birra, di cui le lumache vanno ghiotte. Da disporre al tramonto, al mattino la trappola sarà piena di lumache.



fonte bricoportale



Edited by marisa56 - 21/6/2012, 06:17
view post Posted: 4/5/2012, 10:56 ASTROMERIA - ANIMALI - PIANTE

Astromeria - Alstroemeria




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I gigli peruviani


Il nome botanico è Alstroemeria, e indica alcune specie di piante rizomatose, originarie del sud America, coltivate anche in Europa da un paio di secoli; da poco tempo queste piante hanno trovato posto anche in giardino, poiché fino ad alcuni decenni fa venivano coltivate soltanto per i fiori recisi; le varietà da fiore non producono arbusti particolarmente decorativi, ma negli anni sono stati preparati ibridi e cultivar che producono un bell'arbusto vigoroso.
Le radici formano dei rizomi tozzi, che ricordano quelli delle dalie, riuniti in una spessa corona, da cui si dipartono alcuni fusti eretti, scarsamente o per nulla ramificati, che portano numerose foglie di colore verde scuro; la particolarità del fogliame delle alstroemerie salta subito all'occhio: sono attorcigliate attorno al fusto in modo tale da mostrare in alto la pagina inferiore.

In primavera all'apice dei fusti producono alcuni grandi fiori, in genere riuniti in gruppi di 3-7 fiori su ogni fusto. Le alstroemerie sono molto decorativi, simili a piccoli gigli, nei toni del giallo, del rosa e del rosso, con maculature e macchie in colori contrastanti. I fiori recisi durano in vaso anche 10-12 giorni.

L'arbusto ha sviluppo erbaceo, quindi dalla primavera fino all'arrivo dell'autunno è rigoglioso e produce continuamente nuova vegetazione; con l'arrivo dell'autunno tende a fermare il suo sviluppo e spesso la parte aerea dissecca completamente e il rizoma entra in riposo vegetativo; nelle zone con inverni molto miti le alstroemerie si comportano invece come sempreverdi.


Come si coltivano


Non si tratta di piante difficili da coltivare, a patto di trovare dove collocarle in giardino; le alstroemerie amano posizioni luminose, con qualche ora di sole ogni giorno, ma dove possano godere del refrigerio dell'ombra nelle ore più calde del giorno.
In genere possono sopportare periodi caratterizzati da brevi gelate, ma è consigliabile posizionarle in luogo riparato, oppure pacciamare bene il terreno alla base delle piante. Se viviamo in una zona con inverni molto freddi possiamo anche coltivare i nostri gigli peruviani in un vaso capiente, in modo da poterli eventualmente spostare al riparo nelle giornate invernali più rigide.

Necessitano di un buon terreno ricco e fertile, molto ben drenato; eccessi di annaffiature o un forte ristagno idrico possono causare marciumi del rizoma, con conseguente morte della pianta.

Le annaffiature saranno regolari, a partire dalla primavera inoltrata fino a fine state; attendiamo però sempre che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra. Le alstroemerie temono i ristagni, ma temono anche la siccità, quindi vigiliamo perchè non restino a lungo senz'acqua. Nel periodo vegetativo ricordiamo di aggiungere un fertilizzante per piante da fiore all'acqua delle annaffiature, ogni 12-15 giorni.

Dopo la fioritura possiamo rimuovere i fiori appassiti, e cimare i fusti che non hanno prodotto fiori, per favorire la produzione di nuovi fusti l'anno successivo.



Come si moltiplicano


Come avviene per molte altre piante rizomatose, anche le alstroemerie possono venire propagate per divisione dei rizomi stessi; questa operazione si pratica in autunno, quando la pianta sta entrando in riposo vegetativo; si estirpa dal terreno la corona di radici, e la si divide in porzioni non eccessivamente piccole; le porzioni vanno interrate separate e si svilupperanno come nuove piante.
Le alstroemerie producono spesso numerosi piccoli semi fertili, generalmente dai semi si ottengono piante identiche alla pianta da cui si sono ottenuti i semi; quindi possiamo seminarle per ottenere ogni anno nuove piante. Possibilmente ricordiamo di seminare le nostre alstroemerie in autunno, in letto caldo, in modo da avere delle piantine già ben sviluppate all'arrivo della primavera, che fioriranno già nel primo anno di vita.

www.giardinaggio.it

view post Posted: 4/5/2012, 09:32 L'Hobby Del Quilling - HOBBY - FAI DA TE - DESIGN -

Come Cimentarsi Nell'hobby Del Quilling

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E' una tecnica semplice e nel contempo divertente, creativa e assai economica. Consiste nel saper arrotolare delle striscioline di fogli di carta comune colorata o di cartoncino ondulato e successivamente di modellare i rotolini di carta con le mani, facendo assumere loro forme diverse, molto artistiche. Si può usare benissimo la carta delle fotocopie.

Con la tecnica del Quilling, chiamata anche "filigrana di carta", puoi sbizzarrirti in una miriade di biglietti augurali per le prossime feste, in composizioni artistiche di quadri, in veri e propri addobbi natalizi, magneti per frigorifero, animaletti, collane gioielli e così via. L'impiego è molto vasto e l'assemblamento dei rotolini è affidato alla tua arte fantasiosa e ad una sempre maggiore esperienza in campo. 2
Occorrente
•Fogli di carta colorata, forbici, colla, strumentino per arrotolare, base per applicazioni, cerchiometro, riga
Approfondimento
Realizzare Le Forme Base Del Quilling
Vediamone il procedimento. Prendi un foglio comune di carta colorata. Taglia delle striscioline molto sottili, di circa alte mm 3 e lunghe cm 30 circa. Queste misure sono puramente indicative per l'apprendimento della tecnica. Ovviamente, una volta appresa quest'ultima, puoi tagliare le varie strisce più lunghe, più strette, più larghe, sulla base e all'autilizzo che devi farne.

Una volta approntate le strisce, devi arrotolarle. A questo punto ti servirebbe un attrezzo di ferro per "quilling" la cui parte terminale presenta un taglio, tipo quello che puoi ritrovare nelle nostre forchette, ma completamente tronco. Comunque non ci sono problemi. Puoi benissimo sostituirlo con materiale di fortuna. 4 Ecco come. Prendi uno spiedino di legno (o un rametto di albero o, ancora, un grosso ago per maglieria). Dalla parte estrema, opposta alla punta, pratica un taglietto, pressappoco un po' più grande in mm della strisciolina di carta da arrotolare. Inserisci, nel taglietto praticato nello spiedino, l'estremità iniziale della strisciolina di carta e comincia ad arrotolarla. 5 Una volta pronta, tira in su il rotolino per liberarlo dello spiedino. Metti un po' di colla all'estremità finale della strisciolina e avrai un rotolino. Alcuni usano il "cerchiometro" non solo per fare dei rotolini di varia grandezza, ma anche per rilasciarli in essi con l'obiettivo di allentarli ed essere così agevolati nel modellarli successivamente con le mani
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Se vuoi dare al rotolino la forma di gocce, non dovrai fare altro che schiacciare la punta con le mani. La stessa cosa per altre forme. Nell'immagine soprastante, appartenente al sito www.handmade-craft-ideas.com, puoi renderti conto in quante maniere sia possibile modellare un semplice rotolino di carta. Assemblando con fantasia alcune di queste forme, puoi sbizzarrirti a ideare tante cose: animaletti, fiori, pupazzetti, quadri astratti, farfalle ecc.. o semplicemente puoi decorare scatolette, biglietti di auguri, cornici, buste, mollettine, e quant'altro il tuo estro creativo sia in grado di dettarti.

www.sapere.it



Edited by marisa56 - 21/6/2012, 06:23
view post Posted: 27/4/2012, 17:25 PLUMERIA - ANIMALI - PIANTE

PLUMERIA

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la pianta

nome botanico:Plumeria

famiglia:Apocinaceae
breve descrizione:E' un arbusto che può crescere molto nel suo abitat naturale, le specie vendute da tenere in casa sono molto più piccole, la sua particolarità è il profumo dei fiori molto intenso e gradevole. Presenta infiorescenze ricche di fiori. I cinque petali sono arrotondati o stretti e allungati.
durata:Perenne
periodo di fioritura:I fiori sbocciano in estate e sono molto profumati, se il clima lo consente la fioritura si ripete per diversi mesi.
area di origine:Aree Tropicali: Guatemala, caraibi, Messico, venezuela, Cuba, ecc.
clima:Mite
uso:A seconda del clima, si può coltivare in vaso da tenere in casa o in piena terra. In generale nell'italia settentrionale è coltivabile in interni durante la stagione fredda; al sud è possibile coltivarla direttamente in esterni.
accorgimenti e cure

esposizione e luminosità:Deve essere esposta in zone molto luminose, se vive in esterni anche soleggiate, durante l'estate, nelle ore più calde, è pre e la primavera, resiste bene anche in luoghi salmastri. Durante l'inverno deve essere posta in luoghi riparati, teme il freddo.
temperatura:Ha bisogno di climi miti, nel sud italia si può coltivare all'aperto mentre al nord si deve tenere in casa durante le stagioni più fresche.
substrato: Predilige tereni torbosi, sciolti e leggeri, ricchi di sostanza organica ma sempre ben drenati.
irrigazione:Deve essere annaffiata regolarmente in estate, per poi diminuire gradualmente nel periodo invernale, far asciugare completamente il terriccio fra una annaffiatura e l'altra. In ogni caso alcune specie sono anche molto resistenti a periodi siccitosi, se vivono in piena terra nelle zone dove il clima lo consente.
concimazione:Durante il periodo vegetativo utilizzare dei fertilizzanti a basso titolo di azoto
propagazione:Avviene per talea, prelevata alla fine del periodo di riposo vegetativo, oppure per semina in primavera.
rinvaso:Utilizzare vasi, possibilmente non in palstica per evitare il surriscaldamento dell'apparato radicale. I vasi devono essere sempre contenuti, per evitare la formazione di ristagni d'acqua.
potatura:Eliminare le parti secche o danneggiate.
avversità:Può essere soggetta ad acari tetranichidi, antracnosi, tripidei e marciume radicale
piccoli consigli:Alle Hawaii le donne usano mettere dietro l'orecchio i bellissimi fiori. Fare attenzione a non creare ristagni d'acqua.
curiosità

storia:Il suo nome botanico è stato inventato dallo scozzese William Aiton, in ricordo del sacerdote di Marsiglia Charles Plumier che alla fine del seicento ha esplorato diverse regioni tropicali e ha scoperto numerose piante. La pianta è conosciuta anche come "Frangipani" o "Pomelia". L'origine del nome Frangipani si lega ai coloni francesi, che ai Caraibi chiamarono così il fiore la cui fragranza ricorda il profumo Frangipani, creato nel XII secolo dall'italiano Frangipani. Questa magnifica pianta fiorita giunse in Europa nella metà del "700 per mano degli inglesi, si è poi diffusa in Sicilia, dove si è acclimatata perfettamente.

ambiente:Le specie principali sono sette e si differenziano per grandezza, portamento, forma delle foglie e dei fiori, profumo e colori dei fiori. Gli ibridatori ne hanno prodotte più di 300 varietà, con colori dal bianco al lilla, passando per tutte le combinazioni possibili nelle 'Rainbow'; molto diverse anche nella forma e grandezza dei fiori, a 5 o 7 petali, che avvolte sono doppi o ad ala di farfalla.
in giro per il mondo:In Tailandia troviamo questa splendida pianta, con delle varietà coloratissime, piantata vicino alle tombe e ai templi sacri, ma considerandola pianta sacra, tendenzialmente non la tengono in casa. In Polinesia simboleggia l'immortalità ed è di buono auspicio, tanto da usarne i fiori per confezionare delle collane da regalare (o vendere...) ai visitatori in segno di amicizia ed accoglienza.
caratteristiche
tipo
albero

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Nel linguaggio dei fiori indica la bellezza, la vera bellezza che si esprime attraverso la semplicità.

view post Posted: 25/4/2012, 08:53 YACHT MED FESTIVAL 2012 - METE TURISTICHE - SAGRE












YACHT MED FESTIVAL 2012




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GAETA – Torna a Gaeta, dal 21 al 29 aprile 2012, l’appuntamento annuale con lo Yacht Med Festival, la manifestazione ideata dalla Camera di Commercio di Latina e organizzata con la Regione Lazio insieme a Unioncamere Lazio, Comune di Gaeta, Camera di Commercio di Roma, Camera di Commercio di Frosinone, Camera di Commercio di Caserta, Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e Regio Prima Latium et Campania.

La Fiera internazionale dell’Economia del Mare e della Blue Economy è caratterizzata dalla presenza di aree espositive e attività inerenti sia i settori tradizionalmente legati al mare come la nautica, il turismo, la pesca, la formazione, l’ambiente, la portualità, la logistica e i trasporti che quelli invece legati alla valorizzazione delle produzioni tipiche, dell’artigianato artistico e del patrimonio storico e culturale.

Accanto ai consolidati Yacht Village, Yacht Charter Expo, Med Village, Villaggio Emissioni Zero e dell’Innovazione, Villaggio della Vela, Mediterranean Awards l’edizione 2012 è caratterizzata da importanti novità: Eat Med – il festival della cucina mediterranea, Sport e benessere, stampa specializzata, il Salone Internazionale della Nautica Accessibile “un mare diversamente abile, Libridimare Libridamare – il Primo Festival Internazionale dell’Editoria del Mare, il 1° Forum Nazionale sull’Economia del Mare e altri importanti convegni.

L’edizione 2012 sta facendo registrare un incremento di circa il 50% di operatori coinvolti rispetto allo scorso anno sia per la parte a mare che per quella a terra. Saranno più di 150 le imbarcazioni coinvolte, la cui presenza è incentivata anche dalla possibilità di effettuare prove a mare nello splendido scenario del Golfo di Gaeta.


non ci resta che.....sognare!!!

view post Posted: 22/4/2012, 17:00 Involtini alla fornacella - CUCINA
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Involtini alla Fornacella



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Una specialità preparata con carne sottilissima, ripieni di mozzarella, avvolti nella pancetta e cotti alla griglia! Una golosità da non perdere!


Involtini alla Fornacella
ingredienti:
quadrotti di carne sottile (cm 6x6 )
bastoncini di mozzarella ( fatta sgocciolare)
fettine di pancetta


Farcire i pezzi di carne con la mozzarella, formare un 'involtino e avvolgere il tutto con pancetta, cuocere su brace ardente ,condire con unpo' di pepe e olio
Fonte:ricetta del ristorante la fornacella spigno saturnia(LT)



Edited by martina57 - 22/4/2012, 18:30
view post Posted: 31/3/2012, 14:12 Pastiera di Grano (pastiera napoletana) - CUCINA

Pastiera Napoletana

Ingredienti per il ripieno:
300 gr di grano già cotto,
400 ml di latte,
un cucchiaio di strutto o di burro,
un cucchiaio di zucchero,
1 bustina di vanillina
400 gr di ricotta di pecora,
300 gr di zucchero,
5 uova,
50 gr di acqua di fior d'arancio o millefiori naturale (o, in mancanza una fialetta di aroma),
2 limoni,
150 gr di cedro, zucca e altri canditi misti (tagliati a tocchetti piccoli),
150 gr di zucchero a velo.


Ingredienti per la pasta esterna:
500 gr di farina,
3 uova,
200 gr di zucchero,
200 gr di strutto,
la buccia grattugiata di un limone.



Procedimento:
Con un discreto anticipo (meglio se il giorno prima) preparare la pasta frolla e lasciarla riposare fino al momento dell'uso.

Mettere a cuocere, a fuoco lento, il grano con il latte, lo strutto e il cucchiaio di zucchero. Fare cuocere fino a che il composto non avrà assunto un aspetto cremoso. Lasciare raffreddare completamente.

Mettere quindi la ricotta in una ciotola abbastanza capiente e lavorarla con un cucchiaio di legno in modo da renderla ben cremosa.

Aggiungere poi i 300 gr di zucchero e lavorare ancora.

Aggiungere quindi i cinque tuorli e tre albumi montati a neve ben ferma, la scorza grattugiata dei limoni, l'acqua di millefiori e i canditi tagliuzzati brevemente.

Unire quindi la crema di grano e mescolare ulteriormente.

Stendere quindi la pasta frolla portandola ad uno spessore di tre millimetri e foderarvi una teglia bassa, unta e infarinata.

Riempire con il ripieno e con la pasta rimanente formare delle strisce e disporle a griglia sul ripieno.

Mettere in forno, a 190°per 1 ora circa forno statico.
Una volta cotta, farla raffreddare in forno caldo e aperto e spoverare di zucchero a velo.

Consumare dopo tre giorni.

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Una variante, tipica della costiera sorrentina: la pastiera a doppia crema.

Preparare una crema pasticcera con 2 dl. di latte, due rossi di uovo, 50 grammi di farina, 50 gr di zucchero e la buccia grattugiata di un limone.

Preparare la pastiera secondo le istruzioni precedenti, aggiungendo però al ripieno la crema preparata.

Per il resto, la confezione di questa pastiera è identica a quella della pastiera semplice (avendo l'accortezza di diminuire lo zucchero all'incirca della metà).

dal web
view post Posted: 30/12/2011, 17:54 - FESTE E RICORRENZE

POSSA IL NUOVO ANNO PORTARVI NUOVI BELLISSIMI SOGNI E TANTE CONCRETE SODDISFAZIONI....AUGURI!!!!!!



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420 replies since 24/2/2011