Ferrari, arriva Lewis Hamilton?

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view post Posted on 1/2/2024, 18:57
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Hamilton, 39 anni e una vita in Mercedes, potrebbe approdare a Maranello

Redazione


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ROMA – La Formula Uno è in subbuglio dopo che voci di corridoio hanno riportato di un eventuale arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari.

Hamilton, 39 anni, vanta sette titoli mondiali. È contrattualmente legato alla Mercedes dal 2013 (e lo sarà fino al 2025). La voce del suo arrivo nella scuderia del cavallino rampante si è diffusa a partire dal mancato rinnovo di Carlos Sainz alla guida della rossa.

CHI È LEWIS HAMILTON

Hamilton è nato in Inghilterra nel 1985. Si fregia del titolo di sir, attribuitogli per i suoi meriti automobilistici. Ha raccontato di essere stato oggetto di bullismo e razzismo, anche da parte dell’ex campione Nelson Piquet, cui ha fatto causa per averlo definito ‘negretto’ (vincendola). Per quanto riguarda la vita personale, Hamilton è stato legato per anni e fino al 2007 a Nicole Scherzinger delle Pussycat Dolls. La scorsa estate gli è stato attribuito un flirt con Shakira e successivamente è stato avvistato con la modella Juliana Nalù.

Star di Instagram, dove ha più follower di Chiara Ferragni– sfiora i 36 milioni-, Hamilton è vegano e ha un inseparabile bulldog.

LE REAZIONI SUI SOCIAL

Il nome di Hamilton è immediatamente rimbalzato in cima agli hashtag, spinto dalle migliaia di esternazioni degli amanti della Formula 1. Tante le battute ironiche su Charles Leclerc, riconfermato alla guida, che dovrà vedersela con un compagno di squadra pluri-iridato, ma non mancano anche i meme che immortalano uno sconsolato Carlos Sainz, rattristato dall’entusiasmo per chi verrà dopo di lui.

HAMILTON IN FERRARI? CIRCUS IN SUBBUGLIO

In Italia lo scoop è del Corriere della Sera: Hamilton potrebbe diventare un pilota Ferrari, dopo un corteggiamento di anni. Prenderebbe la guida di Sainz, che non ha ancora rinnovato il contratto con Maranello. La notizia delle diplomazie al lavoro è rimbalzata su tutti i giornali sportivi del mondo.
La voce – scrive il Corriere – “rimbalza dall’Inghilterra, e indica anche il modo in cui l’ipotesi può diventare realtà. La prima considerazione riguarda il doppio trattamento dei piloti Ferrari: risolta la faccenda del prolungamento di Leclerc, quello di Sainz (in scadenza alla fine di questa stagione) invece non è stato finalizzato a meno di quindici giorni dalla presentazione della monoposto (13 febbraio), la SF-24, la prima interamente progettata sotto la guida di Fred Vasseur. Perché? Fino a dicembre sembrava una formalità, poi le cose si sono complicate e senza una ragione apparente. Lo spagnolo si è dimostrato affidabile e veloce, è stato l’unico a interrompere il ciclo Red Bull nel 2023 vincendo il Gp di Singapore, e con Leclerc ha lavorato in armonia nonostante l’accesa competizione. Dunque, emerge la volontà di ingaggiare un nuovo pilota, e il cerchio si restringe”.

Hamilton è sempre stato “il grande sogno del presidente John Elkann”. “Stavolta la storia potrebbe essere diversa proprio per la tentazione del pilota più vincente di sempre in F1 (103 successi, ma l’ultimo è datato dicembre 2021, a Gedda) di chiudere la carriera in Ferrari, provando a conquistare l’ottavo titolo per aggiungere altra leggenda”.

Il Telegraph ha appreso che la Mercedes ha diramato un annuncio interno, con tutti convocati per un briefing di squadra alle 14 con il team principal Toto Wolff e il direttore tecnico James Allison.
Hamilton ha appena firmato un nuovo contratto biennale con la Mercedes, ma il secondo anno sarebbe facoltativo. Non vince una gara da due stagioni, da quando in pratica Max Verstappen gli negò l’ottavo titolo, quello del record, nel 2021 nelle circostanze controverse all’ultima gara che tutti ricordano.
Karun Chandhok, di Sky F1, ha commentato: “Sarebbe il più grande shock del mercato piloti da quando… Lewis ha lasciato la McLaren per la Mercedes. Pensavo che Lewis avrebbe concluso la sua carriera in Mercedes, ma la possibilità di divertirsi con la Rossa potrebbe averlo attirato”.



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F1, Hamilton e la rossa: un flirt a distanza nato quasi 20 anni fa

Hamilton, lo sanno tutti, ha sempre espresso pubblicamente la sua ammirazione per la Ferrari e non ha mai nascosto che un giorno gli sarebbe piaciuto scavalcare quel muretto

Mario Piccirillo


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ROMA – Un’operazione chiusa in poche ore, aperta quasi 20 anni fa. Hamilton in Ferrari è il trasferimento del secolo, come scrivono in Inghilterra, ma è anche una trattativa dalla genesi lunghissima, a lento rilascio, fino allo sprint finale. Perché quella tra il campione inglese e la Rossa è una storia di continui ammiccamenti, mordi e fuggi, voci puntuali ad ogni rinnovo di contratto. Un flirt discontinuo, una strana relazione a distanza.

Hamilton, lo sanno tutti, ha sempre espresso pubblicamente la sua ammirazione per la Ferrari e non ha mai nascosto che un giorno gli sarebbe piaciuto scavalcare quel muretto. Nel suo garage conserva gelosamente una “LaFerrari” in edizione limitata che vale 1,5 milioni di sterline. E nel 2011 dettava ai giornalisti: “Parliamo di una squadra fantastica e non si sa mai cosa può succedere”. L’anno dopo avrebbe lasciato la McLaren per la Mercedes. Nel 2017 è andato oltre: “Non nascondo che sono un grande ammiratore della Ferrari e di ciò che hanno ottenuto nella storia degli sport motoristici e nel mondo normale in termini di auto che producono. Chi sa cosa riserva il futuro”.

Era una tensione vicendevole. Luca di Montezemolo, ex presidente Ferrari, lo ha più volte solleticato: “Lewis Hamilton merita di essere annoverato tra i grandi di questo sport, con Michael, Fangio, Senna, Lauda, Clark, Stewart, disse dopo la vittoria del suo sesto mondiale nel 2019. “Guida sempre correttamente, è velocissimo e può adattarsi alle mutevoli situazioni, che si tratti della sua macchina o della pista. È uno di quei piloti che possono vincere anche con una macchina da corsa inferiore. Non arriverei a dire che Lewis avrebbe vinto il titolo quest’anno con la Ferrari. Ma penso che nel 2018 avrebbe potuto farcela”. Quell’anno le parti erano così vicine che il boss Mercedes Toto Wolff fu costretto ad ammettere di trovarsi invischiato in una sorta di triangolo: “Bisogna riconoscere che probabilmente è nella testa di ogni pilota poter guidare un giorno alla Ferrari. È il marchio di Formula 1 più iconico e storico in circolazione e rispetto totalmente se un pilota ha il desiderio di guidare alla Ferrari. Anche all’interno del team ne abbiamo discusso e con Lewis ne abbiamo discusso, e siamo d’accordo sull’argomento. Se un giorno ci separeremo, sarà comunque una cosa positiva e ognuno di noi cercherà di raggiungere il successo con un assetto diverso. Quindi nessun dramma”.

Parole profetiche. Se Wolff in quegli anni poteva opporre una superiorità tecnica, con la Ferrari l’ambizione del pilota è sempre stata coccolata sul filo degli amorosi sensi. Il fatto che Fred Vasseur, suo vecchio team principal nel campionato junior, sia ora il capo della Ferrari, aiuta. Come ha pesato il nuovo corteggiamento di Elkann, ripreso da dove s’era interrotto con Montezemolo: chiacchierate sottovoce, ad intermittenza per tutto l’anno scorso, mentre il pilota e la Mercedes discutevano del loro ultimo contratto. Il triangolo, di nuovo. Fino alla chiusura del cerchio.



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