Le antiche usanze e superstizioni: le dodici notti del tempo fuori dal tempo.

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view post Posted on 31/12/2023, 13:50
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Le antiche usanze e superstizioni: le dodici notti del tempo fuori dal tempo.
Nel bagaglio tradizionale di molti popoli,il tempo che intercorre da Natale all’Epifania è un tempo “fuori dal tempo”, in quanto queste dodici notti sono “di passaggio “ da un anno all’altro e quindi non appartengono né a un anno ne’ all’altro.
Il periodo del Capodanno è considerato un periodo magico, nel quale, approfittando del “buco nel tempo” si dice che le anime dei morti ritornino tra i vivi: bisogna perciò accoglierli bene, in quanto i nostri antenati sovrintendono, secondo antiche tradizioni contadine, alla fertilità e alla fecondità e alla protezione dei raccolti.
Le anime dei morti però incutono timore e sovente ,per propiziarseli, venivano eseguiti in quelle notti diversi riti di accoglienza come lasciare loro la tavola imbandita, o preparare davanti al camino un catino con acqua e un asciugamano per potersi lavare, o accendere per loro un bel fuoco nel camino.
Lo stesso pane non si cuoceva nel periodo tra Capodanno e l'Epifania, in quanto vi era il timore che potesse esserci qualcosa che poteva impedire la lievitazione e non cuocesse come doveva.
L’ultima notte, quella dell’Epifania, era il momento in cui il “tempo magico” si chiudeva, e ci sono, nel folklore di diverse zone, varie pratiche tese ad assicurarsi che tutte le anime dei morti fossero tornate alla propria dimora sotterranea.
In certi paesi del Modenese ,ad esempio, subito dopo la mezzanotte dell’Epifania, (chiusura delle dodici notti), il parroco si recava ai crocicchi, munito di aspersorio e acquasanta, per cacciare le “streghe” e gli spiriti dei morti,che ancora vagavano, dai confini della parrocchia.
Gli stessi fuochi accesi nelle campagne la vigilia dell’Epifania o in quelli immediatamente seguenti, rappresentavano un auspicato ritorno alla normalità, con “la cacciata dei ritardatari o dei restii nelle loro sedi sotterranee".
Oltre a queste credenze ,durante i dodici giorni a cavallo del Capodanno si poteva prevedere lo stato del tempo dell’anno nuovo.
Osservando le condizioni meteorologiche dei dodici giorni , a ciascuno di questi si fanno corrispondere i dodici mesi: se la giornata è bella, anche il mese corrispondente sarà contrassegnato da tempo sereno e viceversa.
Religione e superstizione, riti e pratiche divinatorie , come vediamo,convivono da sempre.

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fonte LA CAMPAGNA APPENA IERI da fb

 
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