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“Sto ccà”
Sto, qua, Isabella, sto qua. Che c'è? Non mi vedi? Già, non puoi vedermi, ma sto qua, sono in mezzo ai libri, tra le carte antiche, dentro ai cassetti del comò. Mi trovi quando il sole entra di sguincio, s'intrufola di taglio e fa brillare queste cornici dorate d'argento grandi e piccoline di legno pregiato acero noce palissandro mogano sembrano finestrini e finestrelle aperte sul mondo.. Mi trovi quando il sole si fa rosso prima che tramonti dipingendo d'oro i rami degli alberi e s'infila tra le foglie per farsi guardare. Altrimenti mi potrai trovare quando è notte in cucina, per cercare qualcosa da mangiare un pezzetto di formaggio, un'insalata, quel poco che ti sostiene lo stomaco e poi te ne vai a letto. Prima della luce dell'alba poi mi trovi alla scrivania, con la penna tra le dita e gli occhi al cielo, pensando a ciò che ti ho raccontato e non ho scritto e chissà se non sia stato un bene che questi pensieri si siano persi, distratti, e stanchi di essere pensati, che volteggiano nell'aria insieme a me. E se guardi lassù può succedere che se ci sono le nuvole mi trovi. Il vento straccia le nuvole e, così, come viene viene, puoi trovare certi occhi che ti guardano. Sotto una fronte larga larga e lunga e due solchi lungo il viso sì, li puoi trovare.
Eduardo De Filippo.
foto di pixabay
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