Poesie e Frasi per la Festa del Papa'

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view post Posted on 2/2/2013, 17:55
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X06PDnf

Padre, anche Se…

‘Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso, egualmente t’amerei.
Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno
che la prima viola sull’opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell’ altra volta mi ricordo
che la sorella, mia piccola ancora,
per la casa inseguivi minacciando.
(la caparbia avea fatto non so che)
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura, ti mancava il cuore:
che avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia e, tutta spaventata,
tu vacillante l’attiravi al petto
e con carezze dentro le tue braccia
avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo ch’era il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t’amerei’

Camillo Sbarbaro



73xYlJZ

Al mio papà

‘Mi sei mancato quando ancora ero piccino
qualcuno ti ha portato via senza un perchè
forse scordandosi di me… che c’ero!
ti ho cercato tra nubi sparse nel cielo
per poterti dire che eri speciale
come per tutti i bambini poterti abbracciare
mentre ti auguravo: “Buona Festa Papà”
nel tempo… ti ho trovato nel cuore
ho cercato la sedia in cui sedevi
per leggere il giornale nel cortile assolato
ho trovato il mio scoglio ad ascoltarmi
ho cercato i tuoi occhiali
per vedere che fai di bello nel cielo
ho trovato la tua luce che è in me
mentre mi accompagnavi negli anni
nel percorso dei tanti perchè
cercavo nel mio viso le tue carezze mancate
ho trovato nei racconti della gente…
nel mio chiedermi interiormente
nel cercare tra le immagini dei miei ricordi
ho trovato ch’è in me… che è restato tutto di te’

Marco Spyry



5P8KP3w

Mi spiace papà

‘Non sono un muratore
‘mi spiace papà’
non sono un poeta
non sono un adulto
ma neanche un bambino
forse lo so cosa sono
sono quel sorriso
appena accennato
sulle labbra di mia madre
sono l’ultimo vagone
di quel treno
fermo al tramonto
prima che il mio cane
mi lecchi il viso.
papà…’

Carlo Bramanti



tH808Go

Papà

‘Papà
se sapessi…
il tuo orologio mi funziona…
come dirtelo piano
all’orecchio
da vecchie foto aeree
sorreggendoti le palpebre…
trascinarti a me
nella pianura dell’oro
e lentamente
togliere le ossa
all’ora
rimanendo figlio
dentro
e al polso la tua voce’

Franco Manzoni



tPhfbxM

A mio padre
‘Ciao papà, ti vedo stanco
sarà la sera che ti cade addosso,
oppure gli anni che si fan sentire.
E’ strano come le montagne,
si inchinino al passaggio della vita,
lasciando cadere a valle,
le sue rocce sgretolatosi nel tempo.
Li hai passati tutti i tuoi momenti,
restando sempre attento ai tuoi presenti,
e restare con lo sguardo al tuo passato
di cui a noi figli molto hai dedicato.
Mi hai fatto grande ma non solo fuori,
io di te ho molto dentro.
Quel che è stata la tua vita
per contarla non bastan le dita
di tutta quella gente che ti ha visto crescere
e lottare contro la tua sorte.
Starei una vita a raccontarmi di te,
che oggi mi guardi con lo sguardo di un bambino
e con il coraggio di darebbe la sua vita,
per farti vivere, la tua, un po di più.
grazie papà’

Giammarco De Vincentis



7cBVz




Lettera di un padre al figlio

SE UN GIORNO MI VEDRAI VECCHIO: SE MI SPORCO QUANDO MANGIO E NON RIESCO A

VESTIRMI….ABBI PAZIENZA.

RICORDA IL TEMPO CHE HO TRASCORSO AD INSEGNARTELO.

SE QUANDO PARLO CON TE RIPETO SEMPRE LA STESSE COSE….

NON MI INTERROMPERE….ASCOLTAMI.

QUANDO ERI PICCOLO DOVEVO RACCONTARTI OGNI SERA LA STESSA STORIA FINCHE’ NON TI

ADDORMENTAVI.

QUANDO NON VOGLIO LAVARMI NON BIASIMARMI E NON FARMI VERGOGNARE.

RICORDATI QUANDO DOVEVO CORRERTI DIETRO INVENTANDO DELLE SCUSE PERCHE’ NON VOLEVI

FARE IL BAGNO.

QUANDO VEDI LA MIA IGNORANZA DELLE NUOVE TECNOLOGIE, DAMMI IL TEMPO NECCESSARIO E

NON GUARDARMI CON QUE SORRISETTO IRONICO

HO AVUTO TUTTA LA PAZIENZA PER INSEGNARTI L’ABC

QUANDO A UN CERTO PUNTO NON RIESCO A RICORDARE O PERDO IL FILO DEL DISCORSO…DAMMI IL

TEMPO NECCESSARIO PER RICORDARE SE NON CI RIESCO

NON TI INnERVORSIRE…LA COSA PIU’ IMPORTANTE NON E’ QUELLO CHE DICO

MA IL MIO BISOGNO DI ESSERE CON TE ED AVERTI LI’ CHE MI ASCOLTI.

QUANDO LE MIE GAMBE STANCHE NON MI CONSENTONO DI TENERE IL TUO PASSO

NON TRATTARMI COME FOSSI UN PESO

VIENI VERSO DI ME CON LE TUE MANI FORTI NELLO STESSO MODO CON CUI IO L’HO FATTO CON TE

QUANDO MUOVEVI I TUOI PRIMI PASSI

QUANDO DICO CHE VORREI ESSERE MORTO…NON ARRABBIARTI UN GIORNO COMPRENDERAI. CHE

COSA MI SPINGE A DIRLO.

CERCA DI CAPIRE CHE ALLA MIA ETA’ NON SI VIVE SI SOPPRAVIVE.

UN GIORNO SCOPRIRAI CHE NONOSTANTE I MIEI ERRORI HO SEMPRE VOLUTO IL MEGLIO PER TE E

CHE HO TENTATO DI SPIANARTI LA STRADA.

DAMMI UN PO’ DEL TUO TEMPO

DAMMI UN PO’ DELLA TUA PAZIENZA


DAMMI UNA SPALLA SU’ CUI POGGIARE LA TESTA

 
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view post Posted on 14/2/2013, 18:01
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6AA3ENO

Fermati un momento

Papà, fermati un momento.
Voglio parlarti.
Sai che cosa in cuore sento?
Sento d’amarti.
Sai perché ti voglio bene?
Perché tu vuoi bene a me.
Le giornate tue son piene
e non pensi mai a te.
Quando ho la mano nella tua,
provo un senso di riposo,
nulla più mi fa paura,
mi sento forte e coraggioso.
Papà, fermati un momento.
Pensa a quello che t’ho detto.
Il tuo cuor godrà contento
al calore del mio affetto



aBVS5S5

Ti ringrazio papà

Ti ringrazio papà,
per avermi dato la vita,
per avere scelto me
anche se eri così giovane,
per avere rinunciato
ai tuoi sogni
per diventare padre.
Per avermi insegnato
ad andare in bici,
per avermi consolata
ogni volta che ero triste.
Per avermi rimproverata
quando sbagliavo,
per avermi insegnato
la differenza tra il bene e il male.
Ti ringrazio per avermi insegnato
cos’è il rispetto e la gratitudine,
l’amore e l’altruismo



GZIAa0J

Cos’è un papà

Il papà non è solo
l’amico delle capriole sul letto grande
Non è solamente l’albero al quale mi arrampico
come un piccolo orso
non è soltanto chi tende con me l’aquilone nel cielo.
Il papà è il sorriso discreto che fa finta di niente
è l’ombra buona della grande quercia
è la mano sicura che mi conduce nel prato
e oltre la siepe.

(L.Musacchio)



8T7GETP

1) Caro papà volevo farti un bel regalo per la tua festa ma con la paghetta che mi dai ho poca scelta… Quindi non arrabbiarti se ti regalo solo un fiore, in compenso ti voglio tanto bene e magari per l’anno prossimo ricordati di darmi qualche euro in più…

2) Forse tu pensi che io abbia bisogno di te solo per il denaro, ma in realtà papà…..avei bisogno anche delle chiavi della macchina! Tanti auguri papà!

3) Quando ero piccolo/a credevo che fossi perfetto, l’uomo più buono del mondo. Ora conosco anche i tuoi difetti… e ti voglio più bene di allora! Tanti auguri.

4) Per una volta i voti voglio darli io. Un bel 10 e lode al mio simpaticissimo papà!

5) Caro papà, se oggi sono quello/a che sono lo devo a te. E non mi sembra di essere poi così male… Tanti auguri!

6) Nessuno è più ricco di me. Il mio tesoro sei tu papà! Auguri.

7) Non sarai un angelo e non sarai certo un re, ma una cosa è sicura: sei il papà che fa per me!

8 ) Se non ci fossi bisognerebbe inventarti e io ti rifarei proprio come sei, anche se la mamma non è propriamente d’accordo su questo!

9) Ho chiesto ad un poeta di scrivere dolci versi per rendere omaggio ad una persona speciale. Purtroppo…..quel giorno non era ispirato. Quindi ti farò solo tanti banalissimi auguri!

Mio adorabile papà ti ringrazio per avermi dato la vita.
Ti sarò sempre riconoscente e mai smetterò di amarti.

Grazie papà per quel sorriso che non mi lascia mai…

Non importa dove la vita ci porterà….voglio che tu sappia che per me sarai
sempre una persona speciale!

Nel giorno della tua Festa, caro il mio papà, vorrei dirti tante cose, ma
di cuore tutto ciò che mi viene è ti voglio bene…
Riuscirò un giorno a ripagarti di tutti i sacrifici che fai per me, papà?
Non lo so, so solo che ti voglio bene e questo ti basti.

Per un papà speciale, un augurio speciale che nasce dal cuore:
sei il migliore del mondo…

Spero di riuscire ad essere un giorno per qualcuno ciò che tu sei stato per me papà,
ogni giorno della mia vita: una spalla su cui appoggiarmi, un compagno con cui ridere e scherzare,
un porto franco nel quale trovare rifugio.



dal web

 
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view post Posted on 17/2/2013, 20:58
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56BfWfa

Per Papà

Per papà un fiore
e l’amore,
per papà un regalo speciale
perché tu sei il papà ideale.
Caro papà ti vorrei dire
che senza te non potrei stare.
Tu che mi svegli alla mattina
con tanti baci e una grattatina,
tu che mi porti sulle tue spalle
per darmi il tempo di risvegliarmi,
e cominciare un’altra giornata
che inizia così con una risata!



JH1MGso

Auguri Papà

Bentornato dal lavoro
mio caro e buon papà
Sulla via ti aspettavo
con un poco di ansietà
Tu sei stanco, paparino
tutto il giorno hai faticato
per vestirmi e darmi il cibo
per mandarmi ben calzato
Vorrei tanto ricambiare
la fatica del tuo giorno
e per questo che con ansia
aspetto il tuo ritorno
Ma tu sai che son piccino
Lavorare ancor non so
In compenso, papà caro
prendi i baci che ti do.



6ngDVFe

Festa del Papà

E’ un giorno tanto bello
La festa del Papà,
la stampa, la tivù
fan pubblicità.
Ed io che son piccino
Ho tanta gioia nel cuore
E ogni mia parola è un petalo di fiore.
Papà, ti voglio bene,
restiamo sempre insieme,
gli auguri più sinceri
parlano di pace e felicità.
Accogli questi auguri
Conservali nel cuore,
ed io sarò per te
un profumato fiore.
Ti stringo forte al cuore,
ti abbraccio con affetto,
da oggi sarò più buono
te lo prometto.
Buona Festa Papà.

 
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view post Posted on 18/2/2013, 17:10
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dB5O96e

Dal tuo papà

Cosa potrebbe desiderare
di più
un papà come me
da un figlio come te?
Sei buono, altruista,
affettuoso ed intelligente...
un figlio davvero degno
del suo papà!
Ricordo ancora bene
le forti emozioni
che ho provato
quando sei nato
appena... dieci anni fa!
E la strana sensazione che ho sentito
nel momento in cui ti ho tenuto in braccio
per la prima volta:
tu, così piccolo e leggero,
davanti al mondo così grande e pesante!
E' davvero bello essere un papà,
ancora più bello essere il tuo papà!
E ricordati una cosa:
anche quando sarai grande
e lascerai la tua casa
per cominciare la "tua" vita,
il mio cuore
resterà sempre stretto, stretto
al tuo cuoricino
così potrai sentire la mia presenza
ogni volta che ne sentirai bisogno


 
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view post Posted on 23/2/2013, 11:19
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hU3fZDZ

Un bambino perduto

Babbo, babbo, dove vai?
Oh, non camminare così veloce.
Parla, babbo, parla al tuo bambino,
O io mi perderò.
La notte era scura, nessun padre c’era;
Il bimbo era bagnato di rugiada;
il fango era profondo,
e il bimbo pianse,
e la nebbia svanì fugace.

William Blake

 
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view post Posted on 11/3/2017, 13:21
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Il padre

Mio padre non è morto,
mio padre cammina con me,
sento ancora il suo passo.
Sento che s’accosta ai libri,
toglie la bibbia dallo scaffale:
da tanto la sua immagine è scomparsa,
ma mio padre è sempre con me.
Sotto la lampada egli siede la sera,
e tiene il libro in mano:
e a volte chiede piano
se ho trovato la pace.
A volte lo sento parlare,
ma non vedo il suo viso,
mi sembra d’essere ancora bambino
e ascolto le parole d’Isaia.
E se siedo alla notte sulla soglia,
e la luna percorre il dorato sentiero,
sento che siede accanto a me
come un tempo sedava.

(E. Wiechert)

 
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view post Posted on 9/3/2018, 20:00
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A Papà

Papà, te voglio bbene

ma proprio bbene aasaje,

nu bbene accussì gruosso

ca nun fernesce maje.

Si 'e vvote faccio 'o triste

arrassumiglie a te'.

Si tiene assaje penziere

nun te ne' 'ncaricà

astregneme forte 'mpietto

te sacce cunzulà.

Sempe vicino a tè

stò figlio tuoio vo' stà

Mammà, pe' mmè è 'a reggina

... ma 'o rè, sì tù Papà!


Eduardo de Filippo



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O pate



Pe tutta a vita st'ommo te sta accante,

e tu a stiente, t'accuorge che sta llà;

p'e figlie fa e tutt, e nun se vante,

e soffre spisso senza mai parlà.



E comme San Giuseppe, zitt e muto,

s'abbraccia a croc e fa o vulere e Dio:

fatic, prega e resta scanusciut,

e quante chiagne ... chiagne, t'o dich'io!



Si pure tene mpietto nu dulore,

o stesso, p'à fatica, esce a matina;

p'a famiglia, è nu martire d'ammore,

all'ufficio, o negozio o all'officina.



Te vò bene, e t'o dice quasi maje,

te fa l'elogio, si nun staje presente;

te vase n fronte, quante a durmì staje:

pè na carezza, gode overamente.



Si te richiama, o ffa pè vero amore:

pe te dà gioia, soffre tutt'e ppene;

e ogni ghiurno se consuma o core

si tu nu' studie o lasce a via d'o bene.



Ogni anno isso cammina assai chiù llent;

s'arrappa a pelle, e cagnano e capille;

si tu'o stai a sentì, o fai contento

pecchè è pate, è viecch è piccerillo.



Salutalo quante jesci e quante tuorne,

e falle qualche vota na carezza:

t'accurge ampressa cate gira attuarne,

suspiruso e te fa na tenerezza.



O bene che fa o pate l'annasconne,

pecchè è ommo ... e l'ommo accussì fa:

tanne o figlio se sceta a dint'o suonne,

quante se sposa e addeventa iss'o pate!


Eduardo de Filippo



O pate è ‘o pate (Nino D’Angelo)

Nun se po lamentà maie cu nisciuno
addà fa sempe o forte, addà fa o pate
è capo ma nun sape cumannà
o pate è o pate
sempe annascuso, nun se vede maie
ma sape tutto chello ca succere
e quanno vò se sape fa sentì

e c’’a fatica nfaccia e dint’’a ll’ossa
va cammenanno cu e penziere appriesso
se cresce e figli dint’’o portafoglio
sempe cchiù chino e sti fotografie
nisciuno o sente quanno parla sulo
e se fa viecchio sestimanno e guaie
e si o faie male s’astipa
o dolore areto a nu sorriso
e se va appendere int’’o scuro
a na lacrema d’’o core
ca ogni tanto o fa cadè

o pate è o pate
nun se po’ rassignà si o juorno è niro
pe’ forza addà truvà nu piezze e sole
pe’ scarfà a casa soia primma e partì
o pate è o pate
o primmo amico e quanno si criaturo
ca fore a scola nun o truove maie
ma sta tutte e mumente addò staie tu

o truove sempe cu o piacere n mane
si nun vuò niente te vo’ da coccosa
e se sta zitto pe guardà e parole
ca so carezze ca isso t’’a mparato
acale l’uocchie quanno te salute
e sott’e diente dice statt’accorto
e chella mano ca te tocca
a spalla è o coraggio ca tiene
e nun te miette cchiù a paura
pecchè saie ca nun si sulo
quanno a vita è contro a te


0ToDr2k

 
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view post Posted on 17/3/2019, 12:40
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NUg2Bss

Auguri al mio grande Papà!

Mi piace aspettarlo al tramonto
quando torna a casa dal lavoro
È stanco, si vede dal volto,
mi stringe e mi dice: “Tesoro!”.

Poi gioca con me sul tappeto,
mi bacia e sorride radioso
è questo il momento più lieto
in cui io lo abbraccio affettuoso.

Si merita tutto il mio amore
il babbo che tanto mi ama
ed io ce l’ho sempre nel cuore
son pronto ogni volta che chiama.

E oggi che è la sua Festa
È un giorno di gran felicità,
Così voglio urlare entusiasta:
Auguri al mio grande Papà!

Jolanda Restano



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Passeggiata domenicale

Io vado a spasso per la città,

senza una mèta vago qua e là.

In piazza Navona mi fermo a guardare

quelli che stanno il gelato a leccare.

In piazza Esedra reato incerto:

sentire gratis il concerto,

o sedermi, alla romana,

sull'orlo fresco della fontana?

Ma è zeppo, l'orlo di cemento:

ci siedono già persone duecento.

Si godono il fresco le famiglie,

la mamma, la suocere con le figlie.

E il babbo dov'è, per far pari?

E' a casa a fare gli straordinari.

Ogni domenica per la via,

si fa il passeggio dell'economia.

di Gianni Rodari

 
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view post Posted on 19/3/2019, 11:02
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view post Posted on 12/3/2020, 10:51
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Per te Papà

C’è un uomo grande:
gli faccio domande.
C’è un uomo grosso:
gli salto addosso.
C’è un uomo attento:
gli soffio il vento.
C’è un uomo quieto:
gli dico il mio segreto.
C’è un uomo in casa mia
che mi fa compagnia.
Chi è? Chissà?
È il mio papà!

Roberto Piumini

 
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view post Posted on 18/3/2022, 12:25
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bMS1VLe

Al padre

Dove sull'acqua viola

era Messina, tra fili spezzati

e macerie tu vai lungo binari

e scambi col tuo berretto di gallo

isolano. Il terremoto ribolle

da due giorni, è dicembre d'uragani

e mare avvelenato. Le nostre notti cadono

nei carri merci e noi bestiame infantile

contiamo sogni polverosi con i morti

sfondati dai ferri, mordendo mandorle

e mele dissecate a ghirlanda. La scienza

del dolore mise verità e lame

nei giochi dei bassopiani di malaria

gialla e terzana gonfia di fango.

La tua pazienza

triste, delicata, ci rubò la paura,

fu lezione di giorni uniti alla morte

tradita, al vilipendio dei ladroni

presi fra i rottami e giustiziati al buio

dalla fucileria degli sbarchi, un conto

di numeri bassi che tornava esatto

concentrico, un bilancio di vita futura.

Il tuo berretto di sole andava su e giù

nel poco spazio che sempre ti hanno dato.

Ache a me misurarono ogni cosa,

e ho portato il tuo nome

un po' più in là dell'odio e dell'invidia.

Quel rosso del tuo capo era una mitria,

una corona con le ali d'aquila.

E ora nell'aquila dei tuoi novant'anni

ho voluto parlare con te, coi tuoi segnali

di partenza colorati dalla lanterna

notturna, e qui da una ruota

imperfetta del mondo,

su una piena di muri serrati,

lontano dai gelsomini d'Arabia

dove ancora tu sei, per dirti

ciò che non potevo un tempo - difficile affinità

di pensieri - per dirti, e non ci ascoltano solo

cicale del biviere, agavi lentischi,

come il campiere dice al suo padrone:

"Baciamu li mani". Questo, non altro.

Oscuramente forte è la vita.

di Salvatore Quasimodo

 
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view post Posted on 9/3/2023, 19:47
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Y3KwbWc

A mio padre

Poi le cose si confondono
e non vedi dentro te
le illusioni non si avverano
e non ti chiedi più perché
mentre i giorni tuoi che passano
non li conti quasi più
mentre i giorni che ti aspettano
non sai cosa farne più
e i capelli poi s’imbiancano
e non sembri neanche tu
e le forze ti abbandonano
non combatti neanche più
e i tuoi figli che ti accusano
senza chiedersi perché
mentre i loro sogni volano
vanno in alto ma senza di te
e li vedi mentre scappano
e raggiungerli non puoi
e li senti che combattono
e lo fanno anche per te
loro adesso non capiscono
ch’eri giovane anche tu
che le cose che ora chiedono
gliele hai preparate tu
non ti devi ancora arrendere
c’è bisogno anche di tè
perché gli anni tuoi che passano
non ritorneranno più
perché gli anni che ti restano
non ti basteranno più
non ti basteranno più

Riccardo Cocciante

 
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view post Posted on 10/3/2024, 14:01
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image-17100754888183

Il pastrano

Un certo pastrano abitò lungo tempo in casa
era un pastrano di lana buona
un pettinato leggero
un pastrano di molte fatture
vissuto e rivoltato mille volte
era il disegno del nostro babbo
la sua sagoma ora assorta ed ora felice.
Appeso a un cappio o al portabiti
assumeva un’aria sconfitta:
traverso quell’antico pastrano
ho conosciuto i segreti di mio padre
vivendoli così, nell’ombra.

Alda Merini



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Al padre

Dove sull’acque viola
era Messina, tra fili spezzati
e macerie tu vai lungo binari
e scambi col tuo berretto di gallo
isolano. Il terremoto ribolle
da due giorni, è dicembre d’uragani
e mare avvelenato. Le nostre notti cadono
nei carri merci e noi bestiame infantile
contiamo sogni polverosi con i morti
sfondati dai ferri, mordendo mandorle
e mele dissecate a ghirlanda. La scienza
del dolore mise verità e lame
nei giochi dei bassopiani di malaria
gialla e terzana gonfia di fango.
La tua pazienza
triste, delicata, ci rubò la paura,
fu lezione di giorni uniti alla morte
tradita, al vilipendio dei ladroni
presi fra i rottami e giustiziati al buio
dalla fucileria degli sbarchi, un conto
di numeri bassi che tornava esatto
concentrico, un bilancio di vita futura.
Il tuo berretto di sole andava su e giù
nel poco spazio che sempre ti hanno dato.
Anche a me misurarono ogni cosa,
e ho portato il tuo nome
un po’ più in là dell’odio e dell’invidia.
Quel rosso del tuo capo era una mitria,
una corona con le ali d’aquila.
E ora nell’aquila dei tuoi novant’anni
ho voluto parlare con te, coi tuoi segnali
di partenza colorati dalla lanterna
notturna, e qui da una ruota
imperfetta del mondo,
su una piena di muri serrati,
lontano dai gelsomini d’Arabia
dove ancora tu sei, per dirti
ciò che non potevo un tempo – difficile affinità
di pensieri – per dirti, e non ci ascoltano solo
cicale del biviere, agavi lentischi,
come il campiere dice al suo padrone:
‘Baciamu li mani’. Questo, non altro.
Oscuramente forte è la vita.

Salvatore Quasimodo

 
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