25 APRILE

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view post Posted on 15/4/2012, 18:53
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Anniversario della liberazione d'Italia

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Data 25 aprile
Celebrata in Italia
Avvenimento celebrato liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista
Data d'istituzione 22 aprile 1946



L'Anniversario della liberazione d'Italia (anche chiamato Festa della Liberazione, anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile) viene festeggiato in Italia il 25 aprile di ogni anno e rappresenta un giorno fondamentale per la storia della Repubblica Italiana: la fine dell'occupazione nazifascista, avvenuta il 25 aprile 1945, al termine della seconda guerra mondiale.

Convenzionalmente fu scelta questa data perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino. Entro il 1 maggio, poi, tutta l'Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 26 aprile), Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista e da cinque di guerra e simbolicamente rappresenta l'inizio di un percorso storico che porterà poi al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica prima e alla nascita della Repubblica Italiana poi.


Festa nazionale

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Bologna festeggia la Liberazione

Dal 1946 è considerata festa nazionale: in molte città italiane vengono organizzate manifestazioni, cortei e commemorazioni in memoria dell'evento.

Il primo governo provvisorio istituì la festa, solo per il 1946, con il decreto legislativo luogotenenziale n. 185 del 22 aprile 1946 ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive"); l'articolo 1 dice infatti: "A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale".

Fu poi la legge n. 260 del 27 maggio 1949 ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive") a rendere definitiva la festa della Liberazione. "Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti:... il 25 aprile, anniversario della liberazione;...


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Manifestazione per la Festa della Liberazione a Milano, 25 aprile 2007

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.



UOMO DEL MIO TEMPO.

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.


Salvatore Quasimodo



UNA FARFALLA DI CENERE

Sarà festa grande
al taglio del maggese
per coriandoli di farfalle innamorate
libere dalle culle
dell’amore agreste
Voleranno
verso la vela
tenera del cielo
tra grida pulite
di bambini
frammenti ansiosi
d’albe serene
nati dalla brace
della carne accesa
E tornerà puntuale
il ricordo
della bimba di Bologna
che sognava
una farfalla di fiordaliso
da chiudere
nella gabbia del cuore
Vedo la sua immagine
dibattersi prigioniera
fra i rovi delle schegge
come rosa di macchia
nella siepe
Ogni anno
- per non dimenticare -
un filo di calendule d’oro
illuminerà
il sentiero di cenere
grigio
come la dolcezza
d’un settembre
Angela
non rivedrà più
gronde di luna
né si scalderà
all’abbaino del sole
con occhi
di passero sperduto
Di lei resta solo
un volo immenso
di cenere
che si posò leggero
sui suoi capelli
“come solinga
lampada di tomba”

poesie di Giuseppe Bartoli



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Edited by marisa56 - 16/4/2012, 09:43
 
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Cenni storici della Festa Nazionale del XXV aprile.


il 10 luglio 1943 gli Alleati sbarcavano in Sicilia al comando del generale George PAtton. Era l'inizio della liberazione d'Italia, come disse il generale Eisenhower per "risotorare l'Italia coma nazione libera". Tutto cominciò con la presa di Pantelleria, poi, nell'arco di un mese, le forze anglo-americane liberarono l'intera isola, giungendo a Messina il 17 agosto.

il 3 settembre l'ottava armata inglese di Montgomery sbarcava in Calabria, sei giorni dopo gli americani al comando del generale CLark prendevano terra a Salerno. il 1° ottobre Napoli vine liberata, ma la linea Gustav, all'altezza di Montecassino, blocca l'avanzata alleata fino alla primavera del '44. A giougno l'avanzata alleata libera Roma, ma è ancora arrestata dal secondo poderoso baluardo difensivo tedesco, la linea Gotica. Solo nella primavera del '45 la linea cade, la Toscana è libera e le truppe alleate irrompono nel Nord Italia. il 21 aprile le truppe del generale Alexander entrano a Bologna e nei giorni successivi gli Alleati raggiungono Milano, Genova e Venezia.

Le città sono state liberate già dai partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale. Nelle città la popolazione insorge contro le truppe d'occupazione nazista e contro i fiancheggiatori fascisti.

I tedeschi sono in rotta verso i valichi alpini e a Dongo, sul lago di Como, Mussolini viene catturato dai partigiani. Una ventina di righe sevono solo a ricordare la cronaca della Campagna d'Italia, ma non rendono conto delle sofferenze e dei dolori patiti in quegli anni dalla popolazione civile.



Il 25 aprile è la Festa della Liberazione: ricordiamoci che uomini e donne di tutte le età sono morti allora per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo.

 
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view post Posted on 17/4/2012, 08:41
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25 aprile: sarà Sempre la festa della Liberazione
8 settembre 1943: il Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio annuncia l'entrata in vigore dell'armistizio con gli anglo – americani, lasciando il paese nel caos e fuggendo con il sovrano al sud. Da ora, per un anno e otto mesi, l'Italia vedrà il progressivo affermarsi della Resistenza, movimento popolare composto da militari dell'esercito regio quanto da semplici cittadini che si opposero all'occupazione dei nazisti e dei fascisti nel nord Italia mentre si costituiva la Repubblica Sociale Italiana (RSI)(meglio conosciuta come Repubblica di Salò). Il 9 settembre 1943 nasce il CLN : comitato di liberazione nazionale il quale riunì tutte quelle forze di diversa estrazione ideologica e sociale (partito d'azione, partito socialista di unità proletaria, democrazia cristiana, partito liberale, partito comunista ...) contro il comune avversario del nazi – fascismo. La lotta Partigiana, lotta di popolo senza distinzioni sociali, scalda le coscienza e di fatto apre la strada alle forze alleate; quando all'inizio dell'aprile del '45 gli alleati danno una nuova offensiva, il CLNAI (Comitato di Liberazione Alta Italia) organizza insurrezioni popolari nelle principali città e il 25 aprile a Milano assume pieni poteri. 25 aprile 1945 diventa la data della Liberazione.


Ricordare la storia recente è il modo migliore di festeggiare, traendo insegnamento da quello che è successo, ricordando chi è morto per cercare di portare la democrazia in Italia, per resistere ai poveri revisionisti storici che non comprendendo la storia cercano di riscriverla.


Oggi mi sento italiano, ricordando che c'è chi ha lottato per renderci liberi, chi ha sofferto sui monti, chi è morto non accettando il dispotismo, chi ha detto “non ci sto”, chi ha ritenuto che non si può sempre restare impassibili a guardare ma a volte bisogna agire. Se si tende l'orecchio e ascoltiamo possiamo sentire la storia che ce lo sussurra, che ci insegna che bisogna agire, che ci da un monito di non restare a guardare. Sarà per questo insegnamento che la Liberazione non va a genio a molti.


Ne abbiamo sentite tante in questi anni: Mr. Berlusconi che voleva cambiarla da Festa della Liberazione a Festa della Libertà (un po' come il suo partito guarda caso), le strumentalizzazioni politiche da ogni lato, la criminalizzazione della Resistenza, la glorificazione degli Alleati (dimenticando sempre quei bombardamenti alleati che uccisero molti civili come a Motnecassino). Come, poi, dimenticare le dichiarazioni di Borghezio a riguardo, che vorrebbe abolire questa festa ed equipara i patrioti della resistenza con i patrioti della Repubblica di Salò: “Vogliamo dire che non si riconoscevano nel tricolore quelli che sono andati a combattere per una causa evidentemente persa? Basta leggere le lettere dei caduti della Repubblica Sociale, che sono uguali a quelle dei caduti della Resistenza”, i caduti son caduti ma non sfociamo nel ridicolo. Insomma dichiarazioni che sembrano voler dire: “il 25 aprile del '45? roba vecchia, roba scaduta, roba marcia, buttala nella spazzatura” e intanto i revisionisti godono con la proposta della Carlucci.


Insomma a 66 anni dalla liberazione già ce la siamo dimenticati e, mentre qualche vassallo cerca di rivederla e di toglierla, Re B. non ha mai avuto il coraggio di proclamarsi apertamente antifascista.


Oggi leggete un paio di pagine dai vostri vecchi libri di storia e avrete festeggiato la liberazione molto meglio di quanto vorrebbero farvi credere.


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Anniversario della liberazione

L'anniversario della liberazione è un giorno, spesso considerato festa nazionale, che segna la liberazione di un luogo, simile a un giorno dell'indipendenza. La liberazione può ricordare la data di una rivoluzione, come a Cuba, o la fine di un'occupazione militare da parte di un altro stato, differendo dall'indipendenza perché non vi è la secessione da altri stati.


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Partigiani in festa a Milano

Giorni della liberazione

1º gennaio — Cuba (1959)
13 gennaio — Togo
26 gennaio — Uganda (1986)
18 febbraio — Lituania (1918)
26 febbraio — Kuwait (1991) (vedere anche Guerra del Golfo)
3 marzo — Bulgaria (1878) (vedere anche Pace di Santo Stefano)

25 aprile — Italia (1945)
Anniversario della liberazione d'Italia dall'occupazione nazifascista; data scelta per commemorare l'insurrezione generale italiana che, durante la seconda guerra mondiale, portò alla liberazione di Milano, Torino, Genova, Bologna e altre città italiane (vedere anche Resistenza italiana)


25 aprile — Portogallo (1974; Rivoluzione dei garofani)
30 aprile — Viet Nam (1975)
5 maggio — Danimarca (1945), Paesi Bassi, (1945)
8 maggio — Norvegia (1945)
9 maggio — Guernsey (1945), Jersey (1945) (fine dell'occupazione da parte della Germania delle Isole del Canale durante la seconda guerra mondiale)
17 maggio — Repubblica Democratica del Congo
25 maggio — Libano (2000)
14 giugno— Isole Falkland (1982)
4 luglio — Rwanda (fine del genocidio)
19 luglio — Nicaragua
21 luglio — Guam (1944)
28 luglio - San Marino (1943) (caduta del Partito Fascista Sammarinese)
15 agosto — Corea del Sud (1945)
23 agosto — Romania (1944)
Ultimo lunedì di agosto — Hong Kong (1945) (non più festa nazionale)
23 ottobre — Libia (2011)
11 novembre — Polonia (1918)
19 novembre — Mali
29 novembre — Albania (conosciuta localmente come Dita e Çlirimit)
16 dicembre — Bangladesh (Giorno della vittoria)


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Bologna festeggia la Liberazione

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Manifestazione per la Festa della Liberazione a Milano, 25 aprile 2007

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Un passaggio della Frecce Tricolori nella Festa della Liberazione del 1968

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 
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25 aprile: sarà Sempre la festa della Liberazione
8 settembre 1943: il Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio annuncia l'entrata in vigore dell'armistizio con gli anglo – americani, lasciando il paese nel caos e fuggendo con il sovrano al sud. Da ora, per un anno e otto mesi, l'Italia vedrà il progressivo affermarsi della Resistenza, movimento popolare composto da militari dell'esercito regio quanto da semplici cittadini che si opposero all'occupazione dei nazisti e dei fascisti nel nord Italia mentre si costituiva la Repubblica Sociale Italiana (RSI)(meglio conosciuta come Repubblica di Salò). Il 9 settembre 1943 nasce il CLN : comitato di liberazione nazionale il quale riunì tutte quelle forze di diversa estrazione ideologica e sociale (partito d'azione, partito socialista di unità proletaria, democrazia cristiana, partito liberale, partito comunista ...) contro il comune avversario del nazi – fascismo. La lotta Partigiana, lotta di popolo senza distinzioni sociali, scalda le coscienza e di fatto apre la strada alle forze alleate; quando all'inizio dell'aprile del '45 gli alleati danno una nuova offensiva, il CLNAI (Comitato di Liberazione Alta Italia) organizza insurrezioni popolari nelle principali città e il 25 aprile a Milano assume pieni poteri. 25 aprile 1945 diventa la data della Liberazione.


Ricordare la storia recente è il modo migliore di festeggiare, traendo insegnamento da quello che è successo, ricordando chi è morto per cercare di portare la democrazia in Italia, per resistere ai poveri revisionisti storici che non comprendendo la storia cercano di riscriverla.


Oggi mi sento italiano, ricordando che c'è chi ha lottato per renderci liberi, chi ha sofferto sui monti, chi è morto non accettando il dispotismo, chi ha detto “non ci sto”, chi ha ritenuto che non si può sempre restare impassibili a guardare ma a volte bisogna agire. Se si tende l'orecchio e ascoltiamo possiamo sentire la storia che ce lo sussurra, che ci insegna che bisogna agire, che ci da un monito di non restare a guardare. Sarà per questo insegnamento che la Liberazione non va a genio a molti.


Ne abbiamo sentite tante in questi anni: Mr. Berlusconi che voleva cambiarla da Festa della Liberazione a Festa della Libertà (un po' come il suo partito guarda caso), le strumentalizzazioni politiche da ogni lato, la criminalizzazione della Resistenza, la glorificazione degli Alleati (dimenticando sempre quei bombardamenti alleati che uccisero molti civili come a Motnecassino). Come, poi, dimenticare le dichiarazioni di Borghezio a riguardo, che vorrebbe abolire questa festa ed equipara i patrioti della resistenza con i patrioti della Repubblica di Salò: “Vogliamo dire che non si riconoscevano nel tricolore quelli che sono andati a combattere per una causa evidentemente persa? Basta leggere le lettere dei caduti della Repubblica Sociale, che sono uguali a quelle dei caduti della Resistenza”, i caduti son caduti ma non sfociamo nel ridicolo. Insomma dichiarazioni che sembrano voler dire: “il 25 aprile del '45? roba vecchia, roba scaduta, roba marcia, buttala nella spazzatura” e intanto i revisionisti godono con la proposta della Carlucci.


Insomma a 66 anni dalla liberazione già ce la siamo dimenticati e, mentre qualche vassallo cerca di rivederla e di toglierla, Re B. non ha mai avuto il coraggio di proclamarsi apertamente antifascista.


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25 aprile, Festa della Liberazione.
Molti la vedono solo come un giorno dove si salta il lavoro e la scuola. Ma 62 anni fa gli italiani si riprendevano con il sangue la libertà. Libertà di parlare, di pensare, di stare insieme, di costruire, di sognare.
Resistere allora, ma resistere anche oggi, più che mai.
Non siamo messi benissimo in Italia.
La politica è diventata l'ombra di sè stessa, i valori non sono più dei punti di riferimento, gli esempi positivi sono sempre più rari, ciò che una volta era male oggi sembra trasformato in lecito.
Pensate che rischiamo di vedere il capo del maggior partito italiano possedere in regime quasi monopolista televisioni, giornali, libri, riviste e forse persino i telefoni. In parole povere tutta la comunicazione di 60 milioni di italiani potrebbe essere in mano ad un'unica persona.
Questa non è libertà, ma pochi hanno il coraggio di dirlo e la convenienza di opporsi.
Allora un pensiero costruttivo perchè ogni giorno sia un giorno di resistenza positiva e democratica.
Buon 25 aprile!


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view post Posted on 22/4/2014, 13:03
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Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo.
Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi.
Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza.

Festa della Liberazione
Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista.
Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata la Costituzione Italiana.

 
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Dio esiste! ma non sei tu! RILASSATI

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