le straordinarie voci paranormali di marcello bacci

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/10/2010, 15:37
Avatar

Millennium Member

Group:
Founder
Posts:
218,616
Location:
bologna

Status:


Marcello Bacci è senz’altro il più straordinario sperimentatore e ricettore di “Voci psicofoniche” in Italia ed è anche uno dei più notevoli e conosciuti in campo internazionale. Questa sua attività risale al lontano 1970 – chi scrive queste note l’ha iniziata intorno al 1974 e a quegli anni risale il suo primo incontro e la conoscenza con Bacci – e ben presto si è formato attorno a lui un centro noto e conosciutissimo come il “Centro di ascolto di Grosseto”.
La fenomenologia TCS (cioè di transcomunicazione strumentale) più straordinaria (e oggi esclusiva) di Bacci è quella delle VDR (voci dirette alla radio). Le Voci che a lui parlano sono ottenute (cioè escono) direttamente dall’apparecchio radio, una vecchia radio a valvole che, come vedremo dall’esperimento descritto nella seconda parte di questo articolo, sono incredibilmente uscite dall’apparecchio anche dopo che gli erano state tolte le valvole e, addirittura, dopo che l’apparecchio era stato spento.


Marcello Bacci nel suo laboratorio



Il laboratorio dove Bacci compie i suoi esprimenti. Al centro la radio a valvole da cui altoparlanti escono le VDR
Questa sua sperimentazione VDR è iniziata intorno al 1973, dopo una prima fase di psicofonia, anch’essa positiva, sperimentata attraverso il registratore (come viene fatta dalla maggior parte delle persone). Infatti, esultando in cuffia la radio (collegata a un registratore per la consueta spe-rimentazione attraverso di questo) udì chiaramente uscire dalla radio stessa una “voce” che si au-todefiniva “Radio Peter” e non era una illusione perchè si registrò sul magnetofono collegato. In seguito ebbe altre Voci (che dicevano “Si sente, si sente”; “Tu sei Bacci”; e ancora “Radio Peter, passate”). Iniziava la straordinaria avventura.
In questa Marcello Bacci ha avuto ed ha tuttora molti compagni e collaboratori – tutti richiamati dalla sua imponente fenomenologia – e tra essi è doveroso ricordare almeno i principali, come Venturino del Francia, l’avv. Luciano Capitani, Silvana Pagnotta (questi ultimi due anch’essi tra-passati e ripresentatisi per psicofonia) e ,oggi, il prof. Mario Salvatore Festa, Franco Grigiotti e tanti altri. Marcello Bacci, peraltro, dedica principalmente la sua attività alle “mamme” che hanno perduto un figliolo per le quali tiene presso il suo Centro di Grosseto, con una cadenza periodica quindicinale, delle sessioni di ascolto, dando così ad esse la possibilità (e la gioia) di riascoltare la voce e i saluti del loro caro. Naturalmente Bacci si presta anche, e in tutta modestia, per le ricerche degli studiosi, ai quali dà modo di esaminare senza remora alcuna la sua sperimentazione


La caratteristica delle Voci alla radio ripeto a quelle classiche della psicofonia effettuata con il registratore è che esse sono più forti e di tipo più vicino alla voce umana. Inoltre è notevole di questa sperimentazione di Bacci anche il fatto che l’avvicinarsi (“l’ingresso”) delle transcomunicazioni è preceduto da un tipico rumore, sembra quasi un forte vento che arriva; ed è proprio rumore di entrata che caratterizza l’intervento dall’altra dimensione. Lo faremo ascoltare, insieme ad alcuni esempi di VDR. nel successivo “Rapporto” di una straordinaria sperimentazione.

FONTI PRINCIPALI:
M. Bacci. Il Mistero Delle Voci Dall’Aldilà. Mediterranee, Roma 1985.
S. Pagnotta Risveglio alla vita, Mediterranee, Roma 1992
C. M. Traina Le Voci psicofoniche di Grosseto, in AA.VV. I fenomeni paranormali, Mediterra nee, Roma 1986
K. Raudive Sopravviviamo alla morte? Cap. IX – 5 Marcello Bacci, tecniche di registrazione, Corrado Tedeschi ed., Firenze 1976



LA REALTA’ DELLE VOCI OTTENUTE TRAMITE LA TRANSCOMUNICAZIONE STRUMENTALE E’ STATA DIMOSTRATA SCIENTIFICAMENTE IL 5 DICEMBRE 2004 NEL CORSO DI UNA SPERIMENTAZIONE CON MARCELLO BACCI A GROSSETO - ITALIA – EUROPA


Anabela Cardoso*, Mario Salvatore Festa**, David Fontana*** e Paolo Presi ****
(*Editore di ITC Journal, Direttore dell’ ITC Journal Research Centre; **Fisico c/o l’Università di Napoli; ***ex-Presidente della Society for Psychical Research; **** Perito aeronautico, Ri-cercatore in ITC. Tutti quatto gli Autori sono Soci Ricercatori de ‘Il Laboratorio’, Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica di Bologna, Italia)


(Versione italiana tradotta dall’inglese da Paolo Presi)



Questa relazione descrive dettagliatamente la sperimentazione fatta con Marcello Bacci nel suo laboratorio in Italia, la sera del 5 dicembre 2004 alla presenza di un gruppo di qualificati ricercatori italiani ed altri provenienti dal Portogallo e dall’Inghilterra.
Marcello Bacci (Bacci, 1985) è uno dei principali ricercatori nei fenomeni TCS, un campo in cui è stato attivo per più di 30 anni. Non è lo scopo di questa relazione esaminare l’imponente fenomenica ITC accumulata fin dalle pubblicazioni di Jürgenson, Raudive ed altri a metà del secolo XX poiché è stata documentata esaurientemente altrove (Brune, 1993 - Senkowski, 1995 - Brune e Chauvin, 1999). Per quanto detto è sufficiente affermare che l’argomento riguarda lo studio della ricezione di comunicazioni anomale, spesso in condizioni controllate, tramite apparecchiature elettroniche quali magnetofoni, radioricevitori, computers, apparecchi fax e telefoni.


Questa relazione descrive dettagliatamente la sperimentazione fatta con Marcello Bacci nel suo laboratorio in Italia, la sera del 5 dicembre 2004 alla presenza di un gruppo di qualificati ricercatori italiani ed altri provenienti dal Portogallo e dall’Inghilterra.
Marcello Bacci (Bacci, 1985) è uno dei principali ricercatori nei fenomeni TCS, un campo in cui è stato attivo per più di 30 anni. Non è lo scopo di questa relazione esaminare l’imponente fenomenica ITC accumulata fin dalle pubblicazioni di Jürgenson, Raudive ed altri a metà del secolo XX poiché è stata documentata esaurientemente altrove (Brune, 1993 - Senkowski, 1995 - Brune e Chauvin, 1999). Per quanto detto è sufficiente affermare che l’argomento riguarda lo studio della ricezione di comunicazioni anomale, spesso in condizioni controllate, tramite apparecchiature elettroniche quali magnetofoni, radioricevitori, computers, apparecchi fax e telefoni.


Il vecchio apparecchio radio a valvole dal quale escono le VDR dirette a Bacci e al suo centro di ascolto


Molti di coloro che operano in questo campo si sono convinti non solo della realtà di queste comunicazioni ma anche di come queste si presentano provenienti da persone defunte e pertanto costituiscono un fondato elemento a sostegno dell’ipotesi della sopravvivenza alla morte fisica.
Marcello Bacci, che nel corso della sua lunga sperimentazione ha ottenuto molte di queste comunicazioni, si è dedicato principalmente ai genitori che avevano perduto un figlio. Nondimeno egli si è preoccupato di collaborare con dei ricercatori scientifici per dimostrare l’attendibilità dei suoi risultati. Egli è anche un tecnico radiofonico di provata esperienza e non chiede denaro per queste speri-mentazioni particolari né va alla ricerca di pubblicità.

Nei suoi esperimenti Marcello Bacci utilizza il metodo cosiddetto delle VDR (Voci Dirette Radiofoniche), in pratica il metodo con cui si cerca di ricevere delle comunicazioni anomale udibili direttamente dagli altoparlanti di una radio e, frequentemente, tali voci chiamano per nome gli astanti, rispondono alle loro domande fornendo anche lunghe ed interessanti informazioni.
A questo scopo egli preferisce usare una radio a valvole, sintonizzata su di un fruscio bianco nelle onde corte, piuttosto che una radio a transistors.
L'esperimento dettagliato in questo Rapporto si può considerare un seguito di precedenti indagini eseguite sulle voci da lui ricevute usando il già menzionato metodo delle Voci Dirette Radiofoniche.
Due di queste prime indagini, fatte sotto stretto controllo, sono di particolare rilevanza per l’esperimento che viene qui descritto.


La prima è stata fatta alla presenza del dr. ing. Carlo Trajna – un importante studioso di psicofo-nia, di cui è nota l’importante teoria denominata “Il modello psicotemporale” – nella quale una seconda radio fu posta accanto a quella del Bacci, alimentata dalla stessa presa di corrente ed uti-lizzante la propria antenna individuale, fu sintonizzata nelle onde corte sulla stessa frequenza della radio del Bacci. Mentre quest’ultima riceveva comunicazioni da parte di una voce anomala, dalla seconda radio usciva solamente il normale fruscio bianco (Trajna, 1985). Questo esperimento elimina la possibilità di voci anomale prodotte fraudolentemente.

Un secondo ed egualmente significativo esperimento fu quello eseguito dal prof. Mario Salvatore Festa, docente di Fisica e di Radio Protezione Fisica presso l’Università di Napoli, e dal radiotecnico Franco Santi. Tale esperimento consistette nella rimozione dalla radio del Bacci, durante la ricezione di voci anomale, di due valvole, la ECC85 (rivelatrice FM) e la ECH81 (convertitrice AM/SW), rilevando che anche senza queste valvole (in assenza delle quali non si può ricevere le normali stazioni radio delle onde corte) le voci hanno continuato a parlare senza alcuna interruzione.
Durante quest’esperimento il prof. Festa aveva pure misurato l’intensità sia del campo elettrico sia di quello magnetico nei pressi della radio, nelle condizioni di radio spenta e di radio accesa, sia durante le normali trasmissioni radiofoniche sia durante la manifestazione della voce.
Dai rilievi fatti i parametri relativi ai due campi non rivelarono variazioni significative né all’inizio del fenomeno né dopo la rimozione delle valvole mentre la voce continuò ad esprimersi. I rilievi indicarono inoltre che i valori misurati erano in pratica uguali a quelli rilevati con la radio spenta (per i dettagli vedere la relazione Festa del 2002).


La dimostrazione che le voci continuavano a manifestarsi anche senza valvole e che, durante la loro ricezione, non c’erano variazioni significative dei parametri relativi ai due campi elettrico e magnetico, fornì una ulteriore evidenza che le voci non potevano essere considerate frutto di trasmissioni fraudolente.

Ma veniamo al nostro esperimento. Questo – qui di seguito descritto - ebbe luogo il 5 dicembre 2004 nel laboratorio di Marcello Bacci a Grosseto, Italia, con un’illuminazione fornita da una lampadina blu da 25 Watt, montata a parete, ed ubicata appena sopra e leggermente a destra della radio. Tale illuminazione fu sufficiente per permettere agli indagatori di osservare tutti i movimenti del Bacci e degli altri.
Prima e dopo l’esperimento il laboratorio e la radio usata dal Bacci furono resi disponibili per una accurata ispezione da parte delle persone qui di seguito indicate.

All’inizio della sessione sperimentale il Bacci prese posto di fronte alla radio, una Nordmende, modello Fidelio, risalente alla fine degli anni ’50. Accanto a Bacci, alla sua sinistra, fu posto il prof. David Fontana (professore di Psicologia ed ex-presidente Society for Psychical Research ed attuale presidente del Comitato di Ricerca sulla Sopravvivenza di detta Società), e la dott.ssa Anabela Cardoso (fondatrice e editrice di ITC Journal nonché direttrice dell’ ITC Journal Research Centre) subito dietro Fontana, sulla sua sinistra, in modo da poter vedere direttamente dal di sopra della sua spalla sinistra che poteva toccare con il proprio mento.
Il prof. Festa, già nominato in una delle due precedenti indagini, sedette alla sinistra della dott.ssa Anabela Cardoso mentre sig. Robin Foy (leader nella famosa indagine a Scole, UK, ed esperto in fenomeni psichici ad effetti fisici) prese posto alla destra di Bacci.





Questi quattro indagatori furono sempre a stretto contatto di Marcello Bacci. Il perito aeronautico Paolo Presi (uno dei responsabili de Il Laboratorio ed investigatore da lungo tempo dei fenomeni di Bacci) sulla sinistra di Bacci con interposti la sig.ra Laura Pagnotta, figlia della benefattrice Silvana Pagnotta che è stata per 20 anni una stretta collaboratrice ed osservatrice del lavoro di Bacci, e quindi il prof. Fontana.


Il radiotecnico Franco Santi, già citato unitamente al prof. Festa nell’esperimento descritto in pre-cedenza, rimase libero di muoversi nei paraggi per le ragioni che vedremo più avanti. Angelo Toriello, conosciuto anche come Emanuele, e Sandro Zampieri, entrambi sono stati per molti anni osservatori e regolari frequentatori molto vicini a Bacci. Emanuele prese posto alla destra della dott.ssa Cardoso ed il Zampieri dietro il prof. Festa.
Erano anche presenti inoltre l’avvocato Amerigo Festa, un altro ricercatore e collaboratore di Bacci da molti anni, accompagnato da sua moglie Rossella Forte, il già citato Sandro Zampieri (Sandro è stato il traduttore ufficiale del gruppo per la lingua inglese) con sua moglie Maria, c’erano poi anche Carmelina e Gennaro Dara, Franco Grigiotti, uno stretto e vecchio amico di Marcello, Angela e Luciano Manzoni, addetti alla registrazione su nastro delle sessioni sperimentali e della stesura dei relativi verbali, anch’essi seduti nelle vicinanze.


Nella stanza c’erano anche alcune mamme che avevano perduto i loro figli ed altri sperimentatori eccezionalmente ammessi a questa sperimentazione, in totale erano presenti 37 persone.

La radio era posta su un bancale, posto a battuta contro la parete, rivolta verso gli indagatori ed in posizione tale da rendere inaccessibile il retro, operazione questa possibile solo se fosse stata inclinata in davanti o ruotata.
La radio non aveva alcuna protezione posteriore e fu lasciato uno spazio sufficiente tra la radio e la parete per consentire al radiotecnico Franco Santi di girarla sul bancale in modo da poter accedere al suo interno.
Un’ispezione prima dell’esperimento permise di verificare che non ci fosse alcuna possibilità d’accesso alla radio attraverso aperture poste sul bancale o sulla parete.
Alle spalle di Bacci e degli indagatori, alla distanza di circa un metro e mezzo, c’erano delle file di sedie su cui trovarono posto dei genitori che avevano perso un figlio e che erano frequentatori delle periodiche sessioni sperimentali a loro dedicate. Nessun appartenente a questo gruppo prese parte all’esperimento né si avvicinò alla radio utilizzata dal Bacci nel corso dello stesso.


La sessione ebbe inizio alle ore 19.10 con Bacci, i ricercatori e le persone nella stanza tutti ai loro posti. I registratori audio (analogici e digitali) furono avviati per la registrazione.
Bacci accese la radio e selezionò la banda delle onde corte. Egli quindi, come d’abitudine, incominciò a girare lentamente la manopola della sintonia spaziando dai 7 ai 9 megahertz. Come normalmente avviene ciò produsse l’attraversamento di normali radio trasmissioni intervallate da fruscii bianchi. Bacci spiegò in lingua italiana che “stava cercando una zona di fruscio bianco buona”. Questa procedura continuò per 15-20 minuti fino a quando egli disse “li sento, essi verranno”. A questo punto egli cessò di girare la manopola della sintonia e si udì il fruscio bianco modificarsi in un forte suono simile ad un vortice e che è descrivibile in vari modi, o come un vento o come un suono di onde, come se le "Voci".fossero in qualche modo supportate o “sostenute” dalla sua stessa sonorità) Subito dopo questo rumore cessò (sebbene alle volte accada che esso non sempre si manifesti immediatamente prima delle Voci, talvolta si ode dopo la domanda posta e un po' prima della risposta) e le Voci si udirono uscire dall’altoparlante della radio.




ALCUNE RISPOSTE SIGNIFICATIVE
1) "A questa domanda noi dobbiamo rispondere: "l'uomo non deve sentirsi autorizzato a fare tutto ciò che la tecnologia e la scienza mette a sua disposizione"




2) "Lo spirito è qui per valutare le esigenze umane, per indicare che questi avvenimenti, questo spiraglio di luce che l'accompagnavano nella sua esperienza, condividendo il cammino operante per amore"






Le prime parole, come si vede, furono in lingua italiana; ma poi, su richiesta dei presenti dato partecipavano anche studiosi stranieri, furono seguite da parole, discorsi e saluti in lingua spagnola e inglese. Ci fu anche una frase in tedesco.
Anche Bacci quindi si rivolse alle voci dicendo che esse potevano “parlare anche in portoghese, inglese e spagnolo”. A questo punto gli invisibili interlocutori si rivolsero direttamente a David Fontana e a Robin Foy in inglese e ad Anabela Cardoso in spagnolo.

Nel prosieguo della sessione, che durò approssimativamente un’ora, intervennero separatamente cinque o sei voci (di cui una probabilmente femminile e le altre maschili) che si espressero in inglese, spagnolo ed in italiano, alcune di esse con una chiarezza simile alle voci normali, altre con una sonorità caratteristica, tipica di molte voci TCS, che contraddistingue tali voci da quelle otte-nute con un’articolazione normale.


Nelle voci si rilevarono anche delle singolari espressioni, che sono caratteristiche di molte comunicazioni ITC (come quando, ad esempio, rivolgendosi alla dott.ssa Cardoso il comunicante fece riferimento alla sua visita al Bacci con le parole ‘Anabela is here, you are going to the learning boss’) e l’allegorico, somigliante ad onde, ritmo di dizione.
Alle volte le sonorità modulanti la voce furono distorte, comunque anche in queste situazioni il 70% di queste emissioni vocali risultarono subito comprensibili dai relativi destinatari citati sopra, cinque dei quali parlano bene l’italiano e l’inglese ed una di loro, la dott.ssa Cardoso (Diplomatica portoghese di professione che vive da tempo in Spagna) parla bene tutte le lingue usate
nell’esperimento come pure la sua madrelingua, il portoghese.



3) IL RUMORE VORTICE TIPICO, CHE PRECEDE L'INGRESSO DELLE VOCI; ne diamo due esempi











4) ESEMPIO DI VOCI CHE RISPONDONO IN LINGUA STRANIERA
a) in inglese: "hooo, good doctor; what your name, what congratulations"






b) in inglese. "Thank you for man, David. I code".
(si riferisce al prof. David Fontana, presente all'esperimento)






c) Anabela Cardoso saluta in spagnolo, dicendo "Buenas noches".
La Voce risponde con parole che, pur essendo poco comprensibili, sono in spagnolo

tra le quali si comprende chiaramente "mañana"






ALTRE RISPOSTE SIGNIFICATIVE DATE DALLE VOCI:
5) "Dove vai errando, Bacci, in questo universo niente perisce, cambia semplicemente forma, la legge della natura che governa questo regno perverrà alla conoscenza del tutto




6) "Niente del tuo tempo va perduto, abbiamo già parlato dei vostri limiti. La fiaccola della verità vaga senza meta, l'uomo non si accontenta di ciò che è evidente, posso dirti soltanto il vostro tempo si sottrae"




7) "Lo spirito non invade mai la libertà dell'altro quando viene e fa la ma virtu, mette insieme i due massimi all'opposto"






Dagli esempi riportati, appare chiaro, dunque che le voci si rivolsero ai presenti chiamandoli per nome, mentre al prof. Fontana si rivolsero con nome e cognome (“David Fontana” forse per distinguerlo da David Pagnotta, presente anch’egli in sala), e quindi aggiunsero “Ciao David”.
Furono fatti anche numerosi riferimenti a Bacci, sia come “Marcello” che come “Bacci”. Tutti i nomi furono pronunciati chiaramente e facilmente riconosciuti.
Alle volte le voci risposero a delle domande in lingua diversa da quella del richiedente ed alle volte cambiarono lingua nel corso delle risposte. Non a tutte le domande fu data risposta ed a certune solo dopo una certa pausa.



Ma l’evento più rilevante della sessione, quello che contraddistingue l’esperimento per l’importanza storica, e non solo nella storia della ricerca sulla Transcomunicazione Strumentale ma anche in generale della ricerca psichica, avvenne verso la fine della sessione.
Come riferito in precedenza, il rilievo fatto dal prof. Festa e dal radiotecnico Santi, cioè che la rimozione delle due delle valvole dalla radio non aveva impedito la regolare ricezione di voci anomale fornendo così una prova evidente che le voci non sono prodotte da trasmissioni fraudolente. Tuttavia alcuni critici avevano osservato che anche senza queste due valvole era ancora tecnicamente possibile che la radio possa produrre sonorità in altre bande di frequenza. Pertanto con il consenso di Marcello Bacci si decise che in quest’esperimento, durante la ricezione delle voci anomale, dovevano essere rimosse tutte le cinque le valvole.



VOCI OTTENUTE DOPO TOLTE ALLA RADIO TUTTE LE VALVOLE
8) "A Grosseto, vi ringrazio noi. Noi sappiamo tutto di voi. Le energie che intervengono non apportano interventi nella vostra fisica. Non siete in grado di percepire la realtà. I nostri con queste tue esperienze non fan venir su né sono sospesi"




9) Al centro, Bacci e Paolo, c'è una spiegazione. Ci sono difficoltà in questo dialogo e io non potrei più spiegare meglio. Volevamo per continuare, come abbiamo detto in altre occasioni. In Inghilterra c'è una presenza, una nuova energia, il nostro compito non p stato capito"




10) "Non è un passaggio ma è una nuova presenza che esiste qui sulla terra, non è questa la ricchezza del goduto. Lascio un messaggio che non ha nome e, nella solitudine dell'abbandono, la novità nell'autunno nuovo"




11) "Vorrei concludere proprio ricordando Bacci, che ci ha offerto questa grande opportunità. Dobbiamo essergli grati, il nostro cuore ma lui solo può dire questo alla morte"





VOCE OTTENUTA DOPO AVER ADDIRITTURA SPENTO LA RADIO

12) "Certo, dentro le loro possibilità ricettrici, lo spirito fa toccare con mano ciò che è stato, rivedere le sue energie nel loro multimpianto comunicativo; l'energia è la mente realizzatrice"

(NOTA: Questa Voce per ora non è disponibile, non era compresa nell'audiocassetta che ci è stata consegnata)




Dunque, dopo circa un’ora dall’inizio della manifestazione delle voci e nel mentre esse stavano esprimendosi il radiotecnico Franco Santi girò la radio sul bancale e rimosse quattro valvole; poi, dopo una piccola pausa per la difficoltà di toccare il vetro bollente delle valvole, rimosse anche la quinta ed ultima valvola.
Con questa operazione tutte cinque le valvole furono riposte sul bancale da Franco Santi, ben visibili, esternamente la radio. Nonostante la mancanza di queste valvole le voci continuarono ad esprimersi con la stessa intensità sonora e chiarezza di prima. Le cinque valvole rimosse furono le seguenti: le ECC85 e ECH81 (le due valvole che erano state rimosse nell’esperimento del 2002), la EF89 (amplificatrice di frequenza intermedia), la EABC80 (rivelatrice FM/AM ed amplificatrice di bassa frequenza) e la EL84 (amplificatrice finale di potenza).

In una pausa tra una voce e l’altra Marcello Bacci, senza alcun avvertimento ed agendo d’impulso, spense la radio agendo sul tasto di accensione/ spegnimento provocando così anche lo spegnimento della luce che illumina la scala parlante della sintonia.



Dopo 11 secondi di silenzio (i tempi riportati sono stati cronometrati dal nastro registrato nel corso dell’esperimento) i presenti poterono udire dei fischi modulati (sonorità simili a colpi di frusta) ed il tipico segnale acustico, simile ad un vortice d’aria, che usualmente precede la ricezione delle voci paranormali negli esperimenti del Bacci.
La voce dell’invisibile interlocutore, inframmezzata da fischi, ebbe inizio dopo 21 secondi da quando Bacci spense la radio e continuò per 23 secondi (tempo rilevato sempre dalla registrazione su nastro) con la stessa qualità acustica udita in precedenza, forse con una scansione leggermente più lenta, ma sempre chiara come prima.
Una volta terminato il parlato i fischi rimasero per altri 6 secondi, mentre il vortice, che si udì fino alla fine del parlato, divenne sempre più debole fino a scomparire dopo 12 secondi.

Tuttavia il contatto apparve non essere finito, poiché dopo altri 53 secondi si udì nuovamente il vortice, unitamente ad una flebile voce maschile, che parve trarre origine dal vortice stesso, commentò l’appena pronunciata esclamazione di Mario Festa “Siete grandi !”
Il fenomeno durò per 2 minuti e 20 secondi dallo spegnimento della radio. Durante questo tempo Franco Santi ispezionò l’interno della radio con una pila tascabile il cui fascio di luce fu brevemente visibile attraverso il vetro della scala della sintonia.
Quest’ultima parte dell’esperimento, non essendo stato pianificato, colse di sorpresa tutti i ricercatori. In tutte le tre parti dell’esperimento (radio accesa con valvole installate, radio accesa con valvole rimosse e radio spenta con valvole rimosse) le voci uscirono inequivocabilmente dall’altoparlante della radio con la stessa intensità sonora e chiarezza, indipendentemente del leggero calo di qualità (leggermente più lente) avvenuto dopo lo spegnimento della radio.
La radio fu quindi riaccesa per un breve periodo senza però udire più alcuna voce, quindi l’esperimento fu considerato concluso.




Franco Santi ruotò quindi la radio di 90° in modo da consentire un’accurata ispezione del suo interno da parte di tutti i presenti con le luci ambiente tutte accese. Sia la dott.ssa Cardoso che il prof. Fontana scattarono delle fotografie per documentare l’interno della radio e le cinque valvole rimosse. L’avvocato Amerigo Festa, oltre a documentare tutto l’esperimento con videocamera, provvide anche a stillare un dettagliato verbale sulle condizioni ambientali e sugli eventi conseguenti alla rimozione delle valvole da parte di Franco Santi e allo spegnimento della radio da parte del Bacci. Tale verbale è stato firmato da tutti i presenti quale evidenza della correttezza degli eventi riportati.

Gli autori del presente rapporto e tutti gli altri osservatori presenti considerano questo esperimento di enorme importanza nella storia della ricerca psichica in quanto la persistenza delle voci in assenza delle valvole e durante il periodo in cui la radio fu spenta, elimina la possibilità di una frode e di una ricezione fortuita di radiotrasmissioni.

Marcello Bacci fra le sue apparecchiature. Al, centro la straordinaria, vecchia radio a valvole (e anche ,,, senza valvole!)


L’esperimento fu fatto alla presenza e con la partecipazione di ricercatori con esperienza pluriennale nella Transcomunicazione Strumentale ed in altre aree della ricerca psichica (questo è il caso del prof. Mario Festa, del radiotecnico Franco Santi e del perito aeronautico Paolo Presi, tutti esperti in radiotecnica ed inoltre Paolo Presi possiede un’esperienza specifica quale ascoltatore delle onde corte con licenza SWL N° 2330): ciò non dà spazio a critiche per scarsa osservazione o altre forme di errore da parte dello sperimentatore.
I risultati di questo esperimento, unitamente a quelli dell’esperimento del prof. Festa e del radiotecnico Santi del 2002, forniscono una valida evidenza dell’autenticità delle voci ottenute da Marcello Bacci.


Gli eventi acustici rilevati dalla registrazione audio si possono così riassumere:

t = 00 sec Bacci spegne radio.
Silenzio.
t = 11 sec Si possono udire l’inizio di fischi modulati (sonorità simili a colpi di frusta) ed il segnale convenzionale ricorrente simile ad un vortice d’aria.
t = 21 sec Si inizia ad udire una voce frammista a fischi.
t = 44 sec La voce finisce ma si possono udire ancora fischi ed il vortice.
t = 50 sec I fischi finiscono.
t = 56 sec Il vortice finisce.
Silenzio
t = 109 sec Si inizia a udire un nuovo vortice.


t = 127 sec. Nello sfondo si può udire l’esclamazione di M. Festa “Siete grandi!”.



t = 140 sec. Fine del vortice e fine del contatto. SILENZIO DEFINIIVO
.




www.ricercapsichica.it/articoli/bacci.htm







Quanto è accaduto domenica 5 dicembre 2004, passerà certamente alla storia della ricerca sul paranormale. Gli eventi che si sono succeduti, durante la sperimentazione psicofonica presso il Centro di Grosseto, hanno del portentoso e certamente costituiscono una pietra miliare nel campo della transcomunicazione strumentale. I sensazionali risultati che si sono ottenuti, ribaltano alcuni assiomi fondamentali della scienza e consegnano alla storia della fenomenologia paranormale un uomo straordinario ed unico al mondo, dotato di una "medianità" inimmaginabile e sconvolgente al contempo, capace di dare emozioni sconcertanti anche ad uomini rigorosi e composti, quali i ricercatori presenti domenica sera alla sperimentazione.
Alla luce di quanto è accaduto, possiamo legittimamente affermare e documentare che LA TRANSCOMUNICAZIONE STRUMENTALE E’ UNA REALTA’ OGGETTIVA, si direbbe quasi una forma criptica di comunicazione da parte di intelligenze autonome esistenti su altri piani di coscienza: le ENTITA’ di cui tanto si parla!
Ma la nostra ostinazione ed il nostro spirito di ricercatori con la ferma volontà di scoprire tutta la Verità che c'è dietro questa fenomenica, ci hanno portati ad una GRANDE TRASGRESSIONE.
Si, abbiamo osato e stravolto le regole ed i "taciti patti" convenuti tra le Entità e noi, umili ma tenaci ricercatori. Di questo ne abbiamo già dovuto dare conto, perché sia Bacci che noi che vi scriviamo, siamo stati fortemente “rampognati" per questa TRASGRESSIONE, per aver osato senza una loro approvazione, senza il loro consenso.
Ma veniamo ai fatti.
C'eravamo lasciati con un interrogativo riportato nell'ultimo scritto pubblicato sulla rivista Luce e Ombra del Dicembre 2002 dal titolo "Un singolare Esperimento nel Centro Psicofonico di Grosseto" e tradotto e pubblicato anche in numerose riviste straniere tra cui il prestigioso ITC Joumal diretto da Anabela Cardoso.
Con tale quesito ci si poneva l'interrogativo su quale fosse il ruolo dello sperimentatore nel fenomeno psicofonico di Grosseto, dal momento che esso avviene solo ed unicamente alla presenza di Bacci?.
A questo interrogativo, avevamo cercato di dare una risposta, formulando diverse ipotesi e scomodando finanche la meccanica quantistica. Tutto questo anche perché, ai nostri interrogativi, le Entità ci lesinavano sempre risposte, apparentemente coerenti con le leggi della nostra Fisica, ma certamente fuorvianti alla luce di quanto poi abbiamo scoperto.
Perché tutto questo? Forse che i tempi non sono ancora "maturi" per arrivare a certe conoscenze, per raggiungere certe verità? Ebbene, dobbiamo sottolineare che noi abbiamo "TRASGREDITO" si per amore della conoscenza e della Verità ma soprattutto per AMORE! Si, per AMORE, come abbiamo giustificato il nostro ardito comportamento alle "rampogne" delle Entità, perché tutto quello che abbiamo ottenuto, darà forza, certezza e speranza soprattutto alle meravigliose mamme che frequentano il Centro Psicofonico di Grosseto, molte volte derise e schernite nel loro immenso e disumano dolore da chi, arrogantemente, utilizza il ruolo di scienziato o di informatore al solo scopo di demolire, di negare le nostre certezze raggiunte, mostrando una somma ignoranza di base ed un'assoluta mancanza di esperienza specifica su ciò che la ricerca e l'evidenza sperimentale ci hanno dato in tanti anni di seria e feconda sperimentazione.
Ma le mamme possono gioire oggi, possono alzare i loro vessilli e gridare al mondo intero che I LORO FIGLI DISINCARNATI CONTINUANO A VIVERE
NELL'ETEREA DIMENSIONE DELLO SPIRITO: nella sfolgorante LUCE e nello straordinario AMORE di colui che è L'ORIGINE e la FINE dei tutto, di COLUI che ci ha fatto dono dei bene più prezioso, il bene della VITA.
Oggi possiamo affermare che le loro lacrime non sono state versate invano; esse sono servite per costruire un magnifico ponte e per tracciare un meraviglioso sentiero che porta diritto all'altra dimensione, alla dimensione dello Spirito, là dove tutto è Luce, tutto è Felicità, tutto è Gioia, tutto è Amore.
Grazie Marcello Bacci, grazie Luciano Capitani, grazie Silvana Pagnotta, grazie Sergio Gnomi, grazie Augusto Del Chicca, grazie Venturino del Francia, voi che con la vostra grande tenacia e con il vostro costante impegno, con i vostri estenuanti sacrifici, con il vostro straordinario AMORE, ci avete guidato con mano sul sentiero della conoscenza, avete contribuito ad aprire non una finestra, ma una GRANDE PORTA, una IMMENSA PORTA nel meraviglioso mondo dell'Aldiià.
Se oggi le mamme hanno ritrovato i loro figli, se oggi è ritornato il sorriso sui loro volti, già dilaniati dal dolore e l'AMORE nei loro cuori dilaniati dalla sofferenza, questo si deve a voi e soprattutto a Marcello Bacci, un "maremmano doc", un "fariseo buono" come amano definirlo i suoi invisibili interlocutori.
Egli è un uomo umile e tenace che ha dedicato la sua vita nella ricerca sul paranormale, per raggiungere la Verità, per confrontarsi, per capire, per comprendere, per scoprire, per donare con spirito altruistico, tutto ciò che scopriva. I suoi intenti sono stati sempre intenti d'Amore e mai di volgari e sciocchi interessi. Marcello che, nonostante le sue disavventure nella materia, continua ancora oggi con indomito coraggio a percorrere i sentieri nella ricerca sul paranormale, possiamo ben dire che è un PATRIMONIO UNICO e RARO e che passerà certamente alla STORIA della ricerca Psicofonica e nel mondo del paranormale.
Ma Nonostante tutto ciò, sciocchi e perversi personaggi, avevano tentato di sottrarcelo, di demolirlo, di distruggerlo, attaccandolo anche sul piano personale, non potendo spegnere quella sua radio che solo noi abbiamo avuto il coraggio di spegnere, ma per amore della vera ricerca e desiderio della pura conoscenza.
Oggi, alla luce di quanto è accaduto, guardiamo con tristezza la pochezza dei suoi denigratori, erosi dall'invidia ed abbrutiti dalla pervicacia della loro cattiveria. E grazie agli insegnamenti delle nostre GUIDE invisibili che ci hanno insegnato AMORE e TOLLERANZA, abbiamo PERDONATO.
Ed ora passiamo ai fatti salienti.
Sabato 4 dicembre 2004: presso il Centro Psicofonico di Grosseto si tiene una seduta cosiddetta per le "mamme"; è una seduta intima, perché Marcello non ne ha fatto parola con nessuno e che ha tenuto solo per soddisfare una sollecita richiesta di Mario Festa, cioè di portare alcune mamme dall'Italia meridionale, affrante e distrutte dall'atroce dolore per la recente perdita dei loro figli e per donare loro un filo di speranza.
Su richiesta di Paolo Presi, Marcello si è reso disponibile per incontrare domenica 5 dicembre alcuni ricercatori provenienti da altre nazioni europee e fare con loro una seduta da lui simpaticamente chiamata "per la scienza".
Sabato è una "giornataccia" poiché Grosseto e tutta la Maremma sono flagellati fin dalla notte precedente e per l'intera giornata successiva, da un violento nubifragio. Pioggia continua ed incessante, fiumi che straripano, temporali con fulmini e tuoni. Nonostante tutto ciò, la seduta per le mamme si tiene ugualmente ed il contatto, tramite la vecchia radio a valvole Normende, avviene con la solita sconcertante puntualità.
Non succede, però, alcunché d'eclatante, per le mamme; purtroppo "i ragazzi non vengono", fatto questo assai strano per noi, abituati e sentirli con sorprendente puntualità ed a vivere con trasporto ed amore quei momenti di contatto. C'è per loro solo un "Buon Natale a tutte le mamme" quasi che la seduta sia un prodromo di quella dell'indomani dedicata alla scienza. Infatti esso va avanti per circa quaranta minuti nel corso dei quali ci sono stati i soliti messaggi esoterici per Marcello, per Mario e per Laura.
Un fatto particolare però avviene: dopo alcuni anni di silenzio, si presenta alla radio l'avvocato Luciano Capitani che, con la sua inconfondibile voce, saluta l'amico Marcello e parla di una "quarta dimensione" di cui forse ci vuole rivelare l'esistenza e la struttura.
Dopo l'augurio di "buona notte", l'appuntamento è per l'indomani, domenica, alle ore 19.00 per il tanto atteso esperimento.
Come al solito, al mattino, si passa per il piccolo ufficio di Bacci che, per circa due ore ci allieta, con il suo inimitabile stile, con il racconto di alcune delle sue più significative e straordinarie esperienze nel campo dei paranormale.
Al pomeriggio l'appuntamento è al Centro per l'incontro con i ricercatori ospiti: Anabela Cardoso, diplomatica Portoghese, che vive ora in Spagna, direttrice di ITC Journal, una pregevole rivista sulla Transcomunicazione Strumentale, e David Fontana, professore di Psicologia Transpersonale all'Università di Liverpool e redattore, assieme a Montagne Keen ed Arthur Ellison, del famoso Rapporto di Scole per conto della Society for Psychical Research di Londra.
E' pure presente Robin Foy, noto ricercatore dei gruppo inglese di Scole.
Gli italiani presenti sono Angelo Toriello, conosciuto anche come Emanuele, l'avvocato Amerigo Festa con la moglie Rossella, Sandro Zampieri con la moglie Maria (Sandro è il traduttore ufficiale del gruppo avendo una ottima conoscenza della lingua inglese), Carmelina e Gennaro Dara, compagni di ricerca di Mario, Laura Pagnotta, figlia dell'indimenticabile Silvana cui va il nostro pensiero e tutta la nostra gratitudine, Franco Grigiotti amico da sempre di Marcello ed Angela e Luciano Manzoni, i tecnici della registrazione delle sedute e gli estensori materiali dei verbali delle stesse. Sono presenti anche alcune mamme ed altri sperimentatori eccezionalmente ammessi alla seduta "per la scienza", in totale sono presenti 37 persone.
Prima d'iniziare le esperienze alla radio si tiene, su richiesta di Robin Foy, una intervista a Marcello nel corso della quale egli racconta la sua straordinaria esperienza di oltre trentacinque anni di ricerca nel settore della transcomunicazione paranormale.
Vengono a lui rivolte delle domande per meglio comprendere il contesto in cui si dinamizza il fenomeno, la più interessante delle quali viene rivolta da David Fontana inerente al fatto sul perché il fenomeno delle voci alla radio avvenga solo in sua presenza, in altre parole quale sia il ruolo di Marcello Bacci in questa fenomenica e perché ciò avvenga con una radio a valvole sintonizzata sulle onde corte cioè nella banda delle frequenze medio-alte.
A questa domanda Marcello sorride e non risponde per modestia. Egli sa bene per come e perché solo con lui ciò avvenga e quale sia il suo ruolo; egli accenna solo che le frequenze non hanno alcuna importanza.
A questo punto Mario Festa interviene a dare una mano a Marcello formulando un'ipotesi che da qualche anno sta prendendo corpo nella sua mente, anche suffragata da qualche intima confidenza dello stesso Marcello, vale a dire che il fenomeno delle voci sia un fenomeno di natura medianica dove la radio ha solo un ruolo marginale dal momento che l'ultimo esperimento fatto rimuovendo alcune delle valvole (la sottrazione di due principali valvole dalla radio) aveva dimostrato che le Entità continuavano a parlare nonostante la furtiva sottrazione.
Ma non si sapeva ancora quello che doveva accadere. Era stato preso un accordo con Franco Santi, esperto d'elettronica, di radio ed ex collaboratore di Marcello nella sua attività professionale, che durante la seduta si sarebbe ripetuto l'esperimento della rimozione delle valvole, questa volta però osando qualcosa di più.
Già a pranzo si era sviluppata un'animata discussione sulla fenomenica della transcomunicazione con i mezzi elettronici, e sulle affinità tra le esperienze dei gruppo di Scole e quello di Bacci. C'eravamo lasciati per incontrarci di li a poco al Centro, con la speranza e la certezza che le Entità ci avrebbero dato spontaneamente, come spesso avviene, qualche risposta.
Ore 19.00 di domenica 5 dicembre 2004: tutti entrano con passo lesto nella "sala della radio" per la sperimentazione per occupare un posto il più possibile in prima fila. Bacci, "more solito", stabilisce le postazioni davanti al "bancone" su cui è posizionata la vecchia radio a valvole Normende.
Per dovere d'ospitalità Bacci invita alla sua sinistra David Fontana (solitamente è il posto riservato a Mario), alla sua destra Robin Foy (solitamente è il posto riservato a Franco Grigiotti) ed Emanuele. Alla sinistra di David Fontana c'è Laura Pagnotta con, alla sua sinistra, Paolo Presi e Carmelina e Gennaro Dara.
Anabela Cardoso e Mario Festa si dispongono alle spalle di Bacci mentre tutti gli altri trovano posto sulle poltrone.
La prima fila è riservata, come al solito, al piccolo Davide (nipote di Silvana Pagnotta e figlio di Laura), a Marina (moglie di Bacci) con vicino Angela. Questi sono gli schieramenti degli astanti per la tanto attesa sperimentazione scientifica.
Ore 19.40: dopo circa mezz'ora d'attesa, arriva il segnale convenzionale, le voci entrano, con tutti in trepida attesa di chissà quali rivelazioni.
Come al solito all'inizio arrivano messaggi di contenuto etico ed esoterico; viene chiamato più volte Bacci, come pure Mario Festa, che pone alcune domande e chiede di elencare tutti i ricercatori presenti, cosa che puntualmente accade; viene poi chiamato Paolo Presi.
Le Entità, su richiesta di Bacci, parlano in Inglese con David Fontana e con Robin Foy e in lingua Portoghese con la Cardoso che stringendo la mano di Mario mostra segni di commozione. David Fontana è letteralmente sconcertato per il contatto e per il colloquio che sta intavolando con le Entità.
A questo punto uno sguardo d'intesa lanciato da Mario Festa a Franco Santi, che durante tutta la seduta è sempre rimasto in attesa, accanto a Marina ed Emanuele, dà inizio all'esperimento scientifico.
Franco avanza, prende possesso della radio, la gira al contrario e comincia a togliere la prima, la seconda, la terza, la quarta valvola mentre la comunicazione da parte dell'invisibile interlocutore continua imperterrita e come se nulla fosse accaduto.
A questo punto gli ospiti stranieri danno evidenti segnali di grande sgomento, mentre Franco imperterrito continua la sua operazione di rimozione.
Su richiesta di Paolo Presi, Franco toglie anche l'ultima valvola, la quinta.
Ora la radio non è più una radio, o meglio è tale perché rimane accesa e solo perché c'è corrente, ma essa non riceve più su alcuna frequenza e come potrebbe farlo dal momento che le mancano tutti i componenti essenziali per la trasmissione?
Ma nonostante tutto continuano ad arrivare messaggi: le Entità parlano come se niente fosse accaduto! Poi avviene l'inverosimile, l'impossibile, l'imponderabile: Bacci, con un atto non programmato ma del tutto istintivo, spegne la radio agendo sul tasto dell'interruttore. Ora non c'è più corrente, la radio è un oggetto inerte, anzi essa non è più una radio ma può essere tutto e niente. La radio, la vecchia radio di Bacci è solo un soprammobile.
E che accade?
Con somma meraviglia di tutti i presenti accade che a radio spenta le voci continuano a dare í loro messaggi! Sì, a radio spenta, continua la comunicazione delle Entità; l'unica variabile è che le voci sembrano essere un po' più lente ma sempre chiare e comprensibilissime.
La stanza è in subbuglio, tutti si alzano in piedi; alcune mamme presenti si commuovono. Marcello è stordito dall'evento; Anabela Cardoso abbraccia Mario Festa sgomenta e commossa; Robin Foy e David Fontana sono anch'essi in piedi attoniti, increduli e stravolti dagli eventi. In un attimo tutto è compiuto.
Che cosa accadrà adesso? Noi che scriviamo questa testimonianza vogliamo solo documentare quanto avvenuto, dopo si vedrà.
Ma le Entità ci perdoneranno la trasgressione o ci faranno fare la fine del gruppo di Scole come ci è stato detto in uno degli ultimi messaggi?
Noi siamo fiduciosi; speriamo che ciò non avvenga perché la "trasgressione" è stata fatta al solo scopo di conoscere, di comprendere, di capire.
Abbiamo varcato le colonne d'Ercole? Non lo sappiamo ma siamo fiduciosi ed andremo avanti. Se ci saranno altre l'opportunità e ci daranno la possibilità abbiamo in mente qualcosa di ancora più sconcertante per i prossimi esperimenti. NON SI PUO’ SPEGNERE LA SPERANZA.
ARRIVEDERCI alla prossima!!!

Gli eventi acustici avvenuti a radio spenta e rilevati dalla registrazione audio si possono così riassumere:

t= 00 sec Bacci spegne radio.
Silenzio.
t= 11 sec Si possono udire l'inizio di fischi modulati (sonorità simili a colpi di frusta) ed il segnale convenzionale ricorrente simile ad un vortice d'aria.
t= 21 sec Si inizia ad udire una voce frammista a fischi.
t= 44 sec La voce finisce ma si possono udire ancora fischi ed il vortice.
t= 50 sec I fischi finiscono.
t= 56 sec Il vortice finisce.
Silenzio
t= 109 sec Si inizia a udire un nuovo vortice.
t= 127 sec nello sfondo si può udire una debole voce maschile che sembra commentare l'esclamazione di Mario Festa "Siete grandi!".
t= 140 sec fine dei vortice e fine dei contatto.
Silenzio.


Le persone:
Anabela Cardoso: Editore di ITC Joumal, Direttore dell' ITC Joumai Research Centre;
Mario Salvatore Festa: Fisico c/o l'università di Napoli;
David Fontana: ex-Presidente della Socíety for Psychícal Research;
Paolo Presi: Perito aeronautico, Ricercatore in ITC.
Tutti quatto gli Autori sono Soci Ricercatori de 'Il Laboratorio’, Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica di Bologna, Italia.

Riferimenti
Bacci,M.(1985). Il MísteroDelle Voci Dall'Aldilà. Roma:EdizioniMediterranee.
Brune,F.(1993). Les Morts Nous Partent. Paris:PhilippLebaud.
Brune, F.and Chauvin, R.(1999). A L'Ecoute de L'Au-Delà. Paris:Philippe Lebaud.
Festa, M. (2002). A particular experiment at the psychophonic centre in Grosseto, directed by Marcello Bacci. ITC Joumal (Cademos de TCl) 10, 27-31.
Senkowski, E. (1995). Instrumentelle Transkommunikation. Frankfurt: R. G. Fischer Veriag.
Trajna,C.(1985). Introduction in Bacci's Il Mistero Delle Voci Dall'Aldilà. Roma: Edizioni Mediterranee.

Versione italiana tradotta dall'inglese da Paolo Presi


www.marcellobacci.it/esperimento2.htm




Le esperienze con le "voci" di Marcello Bacci




Parlare di Marcello Bacci non è un'impresa facile. Soprattutto per chi, come chi scrive, ha avuto e ha il piacere e la fortuna di conoscerlo e di esserne amico. Il suo laboratorio-ricerca di Grosseto, messo su verso la fine del 1978 con Sergio Giomi, Venturino Delfrancia e Luciano Capitani e frequentato anche dal "padre della metafonia" F. Jürgenson, è come un tempio dai mille colori e, io aggiungerei, una fucina dove sono presenti e attivi come in un'orchestra sinfonica i numerosi strumenti per il contatto con le "voci".

Marcello Bacci è un toscano purosangue, riservato e umile ma anche ironico, attento e affettuosamente generoso ma anche talora caustico verso gli scettici. Non a caso uno dei suoi libri s'intitola "Il mistero delle voci dall'Aldilà" (Edizioni Mediterranee, Roma 1985), come a voler far intendere: il fenomeno esiste ed è questo, ora sbrigatevela voi a trovare un'adeguata spiegazione. Bella sfida! Lui sa bene, però, che il "fatto" c'è ed è anche straordinario, perché tale è la sua esperienza diretta via radio con le "voci". Il contenuto delle registrazioni è di un altissimo valore conoscitivo e scientifico e rimane assolutamente inspiegabile il modo come si possa creare un campo elettromagnetico con un'onda portante originata oggettivamente dal nulla.


Ultimamente sulla sua sperimentazione è stato girato anche un film dalla TV di Lugano e attualmente se ne sta preparando un altro da un gruppo di studiosi inglesi di Londra.

Qui di seguito riporto, dopo averle personalmente visionate e ascoltate, un gruppo di registrazioni risalenti rispettivamente al 22 novembre 2002 (presenti 37 persone) e al 14 dicembre 2002 (presenti 50 persone). I nomi degli interessati, per il rispetto dovuto alla riservatezza, sono indicati con le sole iniziali.



Grosseto, 22 novembre 2002

"...Marcello, io torno alla vita...Sono Seneca che è venuto a dirti che ci rivedremo a parlare. Grande amico e poi un caro saluto a tutti i suoi amici. È straordinario e un appassionato saluto a quello che hanno fatto a favore della realtà del Centro"

Bacci: "Grazie, amico, grazie. Vi salutiamo, è un momento di felicità, è una cosa bellissima. Una voce conosciuta non è stata data senza un amico"

Intervengono diverse "voci".

"Mamma, A., vi vedo molto più felici. P., dai un bacio al figlio bambino"

"Mamma, sono A., ti vuole ricordare questi giorni. Parla, ti sento, è meraviglioso"

"Mamma, babbo non può parlare. Ė F,. aspettate che parli. Mamma, è venuta G. e lo stesso G. sta...non sa parlare"

Vari commenti.

"Ama e fai quello che vuoi perché l'amore vero fa fare solo quello che è bene. Accanto a te, mamma, siamo. Non rimarrai mai sola"

"Essi sono vicini a G. Verremo, mamma, per parlare, verremo"

Commenti.

"Mamma...Ora ci siamo"

"M., continua amare. Ora ti ho riconosciuta"

"Queste sofferenze non sono una punizione. Gesù non è stato capito. Il suo messaggio non è stato sempre accolto. Il regno di Dio è vicino, passa da un luogo ad un altro. È necessario che siano coscienti della loro identità"

Commenti.

"...Il messaggio del Vangelo sarà l'occasione per entrare in dialogo...Ci sono anche esistenti di diversi organismi che cercano di servire l'umanità. Molte persone sono tornate. Questa storia dovrebbe servire a essere più umani"

Bacci accenna alla presenza di un amico, F., che è abbastanza in avanti sulla via della ricerca interiore.

"Lui è già impegnato su questa strada e lui può dire questo...è attento a quelli che soffrono"

Commenti.

"Mamma, è sempre bello e sono tanto contento... ti sento sempre"

Commenti da parte di varie madri presenti.

"C'è M. per dire delle cose. Qui arriva, la figlia che non morirà mai. Mostra il fiore della morte. Deve tenere presente che non si muore mai. La visione dell'amore non morirà mai. Io...vivente eterna"

Vari commenti. Una madre chiama la figlia L.

"Mamma, guarda il tuo contatto con tuo figlio A. Ė bello, io sono A. Sì, sono io questo. C'è il figlio A. Hai capito, mamma?"

Commenti. Un'altra madre chiede del figlio.

"Mamma S, la sensazione con te è più forte. C'è qui C."

"G., eccomi, è in cielo, mamma, sì, è venuto. D., mamma, vi ha visti. Sono D., mamma. Portala. Sente D. Ciao, ciao, ciao"

Commenti. Un padre chiede del figlio.

"Babbo..., sto bene"

Bacci chiede se il sistema di trasmissione delle "voci" è attraverso le onde gravitazionali e quale è la legge fisica che le governa.

"Sappiate, la vostra preparazione è inefficiente, non funzionano. Lui, un uomo di scienza che ha capito, rivive tutto il dramma della sua vita"

Commenti.

"È un mistero che l'uomo ha subito...In voi una sete mai sopita e dirò ancora di più: di fronte allo specchio ho conosciuto molto bene i suoi fantasmi"

L'onda portante della radio rientra.



Grosseto, 14 dicembre 2002

Bacci: "Siete arrivati all'improvviso"

"Voce" di uno straniero (A.): "Noi siamo...comune parlare...La serenità dell'anima,, l'entusiasmo, il sole luminoso. Resterà, però, uno sguardo severo"

Bacci: "Amici, finalmente. L'inizio era previsto per le ore venti"

"Voce" dello straniero: "Lo spirito vi ricorda: al Centro c'è bisogno di tempo, perché quel sì che si è detto possa ripetersi. Che non si stanchino mai. Lo spirito, lungo le strade della vita, non lascia mai nessuno solo e abbandonato. Nell'immenso progetto di questo tempo ricco di contraddizioni, in questo terzo millennio, la grande nota dell'amore lo rende universale"

Bacci: "Vorrei che l'elemento diventasse sempre più contagioso da diventare un alimento anche per tanti altri fratelli e sorelle. Dopo aver avuto molteplici esperienze si lascia guidare"

"Voce" dello straniero: "Il dono che viene dato a situazione interiore, psicologica, che va osservata con molta attenzione. Nell'interno della famiglia, lo poteva inventare solo Dio. Per chi è tentato di giocarsi la libertà, come monito e richiamo, all'uomo limitato...doveroso di sé e tradito dalle attese, quanto poi testardo nel ripetere certi errori. Non preoccuparti, se sbaglia. Ti sento bene"

"Voce" dello straniero: "...Noi...risponde...A....e bruciare incenso...Babbo L. V."

A questo punto un coro di voci canta su un motivo ritmico:

"A. ritornerà. Lui sempre per te, A. Avrà i tuoi occhi del suo ritorno. Lui ritornerà. Vedrà i tuoi giorni, A. Ricorda lui, del suo ritorno che c'è l'Aldilà, per A."

Il coro sfuma in lontananza.

"Voce" dello straniero: "Certamente non sarà deluso. Conoscendo il prosieguo della storia, bene amici, posso stringere tra le mani qualcosa di concreto. Si invita a sintonizzarsi con lui"

Una "voce": "C'è A....c'è un velo dal soffitto. Ho visto, bello il bambino"

Una seconda "voce": "P., mamma, splendida giornata, non lasciare che emerga prima la critica e A. ha il cuore generoso. Un cuore ricco di virtù, ma il luogo in cui siamo è la strada per la vera felicità. Mamma, sempre con lei è A."

Una terza "voce": "E dobbiamo dire che M. ha superato brillantemente quella seconda crisi, ha fatto sempre più spazio dentro di sé e anche questa volta, alle prese con le rassicuranti dichiarazioni di Dio, si ricompone in serenità e rientra nel suo silenzio, ma, dobbiamo aggiungere, un silenzio di attenzione per sintonizzarsi bene, per conservare questa fonte meravigliosa"

Un'altra "voce": "Tu sai, mamma, un viaggio meraviglioso col suo babbo. F. e tu ci rivedrai. Babbo è accanto a F. Parla già con il tuo spirito. Mamma, vegliate e vigilate e lui non dovrebbe mai avere delle pause e so di certe volte che lo portano lontano, ad esempio, con la luce. Lo spirito sente il disagio interiore. È bello, è bello tutto questo e certamente è ancora più bello per dar valore alla vita"

Bacci: "Senti, amico, ti dice niente il nome di A. M. B. ? Lei ci parlava di S."

"Voce" dello straniero: "Non possiamo dirvi questo, Bacci, Noi sappiamo, deve prendere forma di ogni luogo e di ogni tempo: è una trasposizione di trasformazione degli elementi e talvolta vi diamo questa esperienza. Ė universale"

Bacci: "Ma è un'esperienza per pochi"

"Voce" dello straniero: "Tuttavia, perché non ho detto qualcosa di più. Una fonte, di grazia e di particolare consolazione. Comunque, che paura c'è? E va benissimo. Bacci, le parole mon si può darle in pasto così a tutti senza un minimo di preparazione e di introduzione, Avrei desiderato l'incontro la sera di giovedì"

Bacci: "Ci sarai te o qualcuno di voi?"

"Voce" dello straniero: "Certamente. Io sono lo spirito alla radio. F., F., lui passa diverse ore del giorno su questo libro" (F. è uno dei presenti)

F.: "Io ne sto scrivendo un altro"

"Voce" dello straniero: "Questa accentuazione mi pare tanto importante, felice di sottolineare; lui sulla base fonda. È sicura e si sente sempre molto aperto, sensibile, disponibile e attento. Ricorda di sua moglie"

F.: "Sempre, ogni momento"

"Voce" dello straniero: "Ma certo, per la prima volta tu, un sorriso incredulo. Nulla è mai troppo straordinario nella nostra storia"

Una "voce": "M., il figlio sta bene. Babbo, babbo M. io sono S. Vede bene M. lo spirito e sì, sì, sì, c'è la mamma. Io sono S., mamma. Mamma, S. è stato qui in contatto. Ė stato un piacere. Io sono S. È possibile"

Un'altra "voce": "A. Io mi ricordo A. Io sono la mamma G..Mamma E., A, E. Mamma, sono D. La E. C'è papà"

Altra "voce": "Certo che c'ero. L., c'è papà. Ė vero. Ascolta, mamma, può venire.. Mamma F. ti ascolto"

Altra "voce" ancora: "C'è L. L. un affettuoso abbraccio dal cielo. Una luce bellissima avvolgeva la figura di D. , il figlio è sempre speciale. M., S., fa parte di una energia di...lo spirito e lo spirito è felice. Vediamo stasera i risultati. Piacere di conoscere il programma, Bacci"

Altro intervento: "C'è lì la mamma. Sì, sì, sono la figlia C. Mamma, ho sentito. Su, C., mi chiama. Sì, mamma, potevo venire, mamma. La figlia C. È molto bello"

Altro intervento: "A., io sono di Pisa, babbo"

Altro intervento: "La mamma, L., Mamma...Sono L., mamma. Io sto bene, l. ...Noi vi diamo notizie, mamma. Sono L., mamma. Qui c'è l:, il cuore di mamma"

Seguono altri saluti.

"Voce" dello straniero:"Mi piace tanto. Vi mando un bacio"

Una voce: "F., c'è un'altra vita dopo la morte"

Un'altra "voce": "A., mamma, papà, ti voglio parlare dalla radio. Avete capito? Mamma, A."

Bacci: "Ha sempre la stessa voce, dopo dodici anni. Non andate via. Mi senti?"

"Voce" dello straniero: "Ma certo. La nostra vita è felice, perché qui non si invecchia. In questo Natale facciamo gli auguri a tutti. Auguroni a tutti, dai vostri cari".

Un'osservazione tecnica: le "voci", soprattutto quella dello "straniero", non senza sforzo sembrano accumulare energia, come stessero profondamente inspirando, e poi parlano lentamente. Da dove assumono una tale energia? Allo stato attuale delle conoscenze è difficile, o perlomeno prematuro, darne una risposta definitiva ed esauriente: la ragione è che una risposta non c'è..

Che dire a questo punto? A parte i contenuti che, come il Lettore ha potuto agevolmente notare, in qualche modo confermano altri analoghi registrati da altri sperimentatori sparsi in ogni parte del mondo, la cosa che maggiormente meraviglia, però, è che queste "voci" provengono direttamente dalla radio su un'onda portante avulsa da qualsiasi supporto di stazioni radio normali e che si autoforma e automodula in maniera assolutamente inspiegabile. Sarà una particolare "onda gravitazionale"? Le leggi fisiche, finora conosciute, non offrono in merito alcun indizio di chiarimento e di giustificazione tecnica.

Alcuni anni fa qualcuno del CICAP chiese a Bacci di presenziare ai suoi esperimenti e lui oppose sempre un netto rifiuto. Il motivo me l'ha spiegato a voce durante un incontro al Convegno del Convivio, tenuto a Roma nel 2003. Come premessa c'è da dire che nessuno può esprimere un giudizio sensato, e onesto, se prima non ha avuto un'esperienza personale diretta con una determinata realtà da esaminare. È vero che talora i sensi possano anche ingannare, ma fino ad un certo punto, come è anche vero che ogni forma di dubbio è sempre legittimo e che qualunque fenomeno o asserzione, data la complessità del reale, vanno sempre sottoposti al vaglio del principio di "falsificabilità", come giustamente teorizzato da K. Popper. Ma quando i "fatti" si ripetono con regolare puntualità e soprattutto se sono fra loro concordanti nei contenuti da qualunque fonte essi provengano, allora la "riserva mentale", se si è buoni ricercatori e corretti scienziati, dovrebbe automaticamente cadere e sciogliersi. Davanti allo scetticismo preconcetto e aprioristicamente demolitore non ci sono "prove" che tengano: in questo caso è meglio lasciar perdere e che ciascuno vada per la propria strada, se si vuole conservare, perché no, un po' di buon umore! Direbbe Gesù: "Neanche se venissero i profeti e compissero miracoli, ci crederebbero". Questo, in sostanza, era il ragionamento di Bacci, che io sottoscrivo pienamente. Con certe problematiche, specialmente se analizzate con attenta serietà da parte di studiosi inattaccabili dal punto di vista morale e intellettuale, non si può giocare ai quiz della superficialità o nei talk-show dei salotti della comicità. La ricerca scientifica, e quella psichica fa parte di questa (anche se attinente al mondo non meno reale della soggettività), è un argomento da trattare sempre con il dovuto e meritevole rispetto per la mente delle persone che la compiono. Deformarla e piegarla ai propri scopi non sarebbe un buon servizio che si rende alla verità.

www.campanozzi.netsons.org/index.ph...d=306&Itemid=48


 
Web  Top
view post Posted on 16/5/2012, 12:40
Avatar

Millennium Member

Group:
Founder
Posts:
218,616
Location:
bologna

Status:


WkIqy

LE ESPERIENZE ITC DI MARCELLO BACCI

di PAOLO PRESI




E’ per me un gran piacere ed onore partecipare a questo importante Congresso Internazionale e per questo desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti alla Dr. Anabela Cardoso ed al Professor David Fontana per il loro gentile invito.

La mia relazione è una testimonianza delle eccezionali esperienze di Transcomunicazione Strumentale che avvengono a Grosseto, una piccola città dell’Italia Centrale, presso il laboratorio di Marcello Bacci.

Per la sua trentennale attività nel campo della transcomunicazione strumentale Marcello Bacci è considerato il decano di questa ricerca. Le voci che si ricevono da 35 anni a Grosseto hanno fatto il giro del mondo.

Il suo primo incontro con il paranormale risale al 1949 quando occasionalmente partecipò a Londra ad una seduta medianica che segnò in modo indelebile la sua vita futura. Risale a quel tempo il suo incontro-scontro con il paranormale che, negli anni successivi, si trasformò in un profondo interesse che lo portò ad approfondire tutti gli aspetti di queste fenomeniche.

Il suo incontro con le «voci» risale agli inizi degli anni ‘70 quando giunse a conoscenza delle ricerche condotte da Friedrich Jurgenson in Svezia.

Ciò che lo stimolò maggiormente fu che bastava adoperare un semplice magnetofono, cioè un mezzo elettromeccanico, che poteva sostituire quello umano, cioè il medium.

L’imponente fenomenologia, che nell’arco di trent’anni si è svolta a Grosseto, vede questo tenace indagatore dell’ignoto sempre teso ad individuare nuove aperture in «quel mondo meraviglioso» -come egli stesso lo definisce- di cui non è mai soddisfatto e che vorrebbe abbracciare in un sol colpo e da tutte le prospettive possibili.

Dotato di una creatività prorompente, quando lo si conosce a fondo, la sua personalità si rivela essere incondizionata e libera, insofferente a qualsiasi limitazione derivata da imposizioni dogmatiche e culturali che potrebbero precludergli quelle aperture che la sua lunga esperienza gli ha indicato essere possibili.

Nella sperimentazione di Bacci sono stati testati vari metodi ed apparecchiature. Dopo le prime registrazioni microfoniche e ai vari tentativi fatti con nuove apparecchiature, da 15 anni i suoi esperimenti avvengono tramite una vecchia radio a valvole Normende.

Questi si svolgono alla presenza di numerose persone, fino ad un massimo di circa settanta partecipanti.

Lo incontrai per la prima volta nel 1974 ed assistetti ad alcuni suoi esperimenti. All’epoca egli effettuava registrazioni microfoniche e le voci da lui ricevute rientravano nella media qualitativa delle voci ottenute con questo metodo.

Ritornai da lui nel 1978 ed assistetti ad un altro esperimento microfonico. A distanza di quattro anni le sue voci erano sensibilmente migliorate, assumendo le caratteristiche acustiche di base che si possono riscontrare nelle voci radiofoniche che riceve oggi.

Si trattava di forti voci timbriche, inserite in una sorta di vibrazione acustica che perdurava per tutto il tempo della comunicazione (circa 5 secondi).

Il loro caratteristico ritmo di dizione, un po’ cantilenante, tipico delle «voci» microfoniche, era praticamente scomparso per assumere una scansione verbale di carattere «impulsivo», come se le voci si estrinsecassero per «pacchetti di energia».

Anche le «voci» ottenute tramite la radio erano sensibilmente migliorate per intensità sonora, chiarezza e durata. Il carattere «impulsivo» nella pronuncia delle parole era divenuto ancora più evidente, con una continua variazione della velocità di pronuncia dei fonemi, come se la personalità comunicante cercasse di adattare continuamente la propria situazione temporale alla nostra.

Descriverò ora come si svolge un esperimento tipico del Bacci.

Di norma egli si sintonizza sulle onde corte, su una frequenza compresa tra i 7 e i 9 Mhz, in una zona non disturbata dalle normali radioemissioni.

Dopo un’attesa di circa 10÷20 minuti la sonorità di fondo esistente viene modificata. Spariscono i forti rumori e compare un segnale acustico caratteristico, simile ad vortice di vento in avvicinamento, che si ripete a brevi intervalli tre o quattro volte. Alla fine sopraggiunge il silenzio e le «voci» puntualmente iniziano a manifestarsi, instaurando con Bacci e gli eventuali ospiti presenti, un vero e proprio dialogo.

L’emissione vocale paranormale non è continua ma intervallata da pause. I «messaggi» possono avere una durata variabile: da un minimo di una decina di secondi ad un massimo di 3÷4 minuti. Alle volte i contatti si concludono con dei cori solenni molto suggestivi. Una volta terminato il contatto ricompare la sonorità di fondo del normale funzionamento della radio.

L’esperimento, nella sua globalità, dura una quarantina di minuti circa.

Gli invisibili interlocutori affermano di essere Entità spirituali; talvolta dicono «E’ lo Spirito che ti parla» oppure iniziano la comunicazione direttamente senza fornire la propria identità.

Ogni comunicazione rivela, con inequivocabile chiarezza, la presenza di intelligenze autonome, differenti tra loro, oltre che per il timbro e l’eloquio, anche per il contenuto emozionale e di pensiero.

Le «voci» affrontano i più svariati temi, scelti liberamente, in quanto Bacci preferisce non interferire, limitandosi a porre solo saltuariamente qualche domanda.

La tematica principale delle comunicazioni è imperniata sullo scopo e sul significato di questi contatti il cui fine è quello di aiutare a comprendere ciò che sta «oltre».

Frequenti sono i loro inviti ad un «risveglio», per una trasformazione interiore ed un consapevole cambiamento della «nostra struttura gnoseale», (“gnoseale” è un neologismo derivato dal greco “gnosis”, cioè conoscenza, ricerca) intendendo con questa frase a non voler ridurre ogni nostra conoscenza alle sole leggi della ragione e pretendere di razionalizzare eventi che «non sono di ordine scientifico ma di altro ordine».

Ecco due esempi d’intervento su questo tema:

· «Lo Spirito è presente, è lui che parla, Bacci. Dice qualcosa di più. E’ un modo nuovo di pensare una nuova Verità e gli autentici valori della vita, la nostra Vita».

· «Qui c’è il Saggio, è questa la mia voce, anzi è la presenza oggettiva della mia parola. E’ un modo personale per portare alla luce cose meravigliose e per comunicare il mio pensiero.

Ascolta e lasciati guidare da queste parole per arricchire sempre più questo vostro grande tesoro nato in terre lontane. Per tutti: è necessario sostituire la pretesa di possedere la verità con l’impegno di cercare la verità, assieme agli altri, per il beneficio di tutti.»

Alle volte, non senza una certa vena ironica e critica, le Entità esortano i presenti a superare l’incapacità umana a proiettarsi su di un piano più elevato come quando affermarono:

«Certune persone che sono qui non sono spinte dalla fede ma dalla curiosità. Molti apparentemente vengono a cercare un segno.

Spendere bene la vita, riflettere attentamente fratelli questi fenomeni straordinari.

Caro Bacci, questo magnifico privilegio di esservi vicino in un buio salotto così intimo, è così bello poter ospitare lo Spirito!

Alle mamme che non hanno capito ciò che avevo detto: la vita non finisce in questa terra con la vostra morte, non dimentichiamolo mai. Vi è un mondo nuovo!

Allontanate tutte le incertezze, i dubbi, le ansietà: figlio, vedi, io sono qua vivo!»

La sperimentazione iniziale del Bacci fu fatta con modalità in pratica uguali a quelle d’altri sperimentatori dell’epoca, quali Friedrich Jurgenson e Konstantin Raudive.

Come s’è detto la sua fenomenica ha subito nel corso degli ultimi decenni una notevole evoluzione.

Molti fattori concorsero a questo processo: l’assiduità e la tenacia nella sperimentazione, la presenza costante e stimolante di altri compagni di sperimentazione, quali Luciano Capitani, Sergio Giomi, Silvana Pagnotta. Molti altri nel tempo si aggiunsero a creare quella cerchio armonico assolutamente necessario per un’ottimizzazione psicologica del gruppo.

Di fondamentale importanza fu anche l’aver aperto il Centro ai genitori che avevano perso un figlio e che nei contatti con il proprio congiunto trovarono conforto.

Il concorso di tutti questi fattori portò sicuramente ad uno sviluppo della sua medianità che sfociò dapprima in un sensibile aumento della durata e della qualità acustica delle comunicazioni poi nell’insorgere di altre manifestazioni ad effetti fisici.

Il coinvolgimento medianico del Bacci trova piena conferma nel fatto che i contatti avvengono solamente quando lui è presente.

Alle volte alcuni appartenenti al Centro hanno tentato, in sua assenza, di stabilire un contatto, operando con la stessa radio, senza però ottenere alcun risultato.

Questo importante aspetto depone a favore dell’ipotesi che la transcomunicazione strumentale necessiti di una base medianica.

Indizi a favore di tale ipotesi si possono riscontrare in due episodi, che ritengo molto indicativi, verificatisi nel corso della sperimentazione di Bacci.

Il primo riguarda la perfetta inalterabilità della voce comunicante anche dopo aver rimosso, a titolo sperimentale, alcune valvole dalla radio.

Si è potuto constatare lo stesso fenomeno anche quando, durante la manifestazione della «voce», viene variata la frequenza di ricezione (cioè ruotando la manopola di sintonia). In entrambi i casi la comunicazione non viene minimamente influenzata. Ciò dimostra che, una volta innescato il fenomeno, la funzione propria del radioricevitore, cioè quella di rilevare e demodulare onde elettromagnetiche, viene a decadere.

Fin dall’emergere della sua medianità Bacci ha sempre rifiutato in modo deciso la trance a incorporazione poiché lo avrebbe reso uno strumento passivo, situazione questa assolutamente incompatibile con la sua mentalità concreta, volta alla completa controllabilità dei fenomeni che si dinamizzano nel corso degli esperimenti.

La sua è sempre stata una ricerca di prove concrete ed inequivocabili: la sola comunicazione verbale da parte delle Entità non lo ha mai soddisfatto completamente. Per questo motivo la sua iniziativa e caparbietà lo portò a ideare sempre nuovi esperimenti per riuscire ad ottenere delle prove concrete, suscitando spesso anche riprovazione e critica da parte degli invisibili interlocutori.

Questa continua ansia di voler pretendere sempre di più trovò altrettanta pazienza e comprensione da parte delle Entità, impossibilitate ad interferire con le sue scelte strane e originali.

In un contatto risalente agli inizi del 1990 fu così criticato il suo comportamento sia verso se stesso sia nei confronti del fenomeno:



«Frustrato dallo scetticismo, ossessionato dagli incubi della sua esperienza, è ipocondriaco e infelice, non riesce più a vivere un’esistenza normale. Non cerca di non pensarci, continuando la vita di sempre.

E’ che non percepisce il resoconto appassionante del difficile viaggio verso le grandi ed infinite possibilità della spiritualità umana.

Marcello, rispondi solo a questa domanda: tutto quello che volevi da me, che cos’è che non hai avuto? Cosa non hai trovato? Qual è la cosa che non ti ho dato di avere?»



Gli invisibili interlocutori hanno sempre dimostrato di gradire i contatti con i viventi e non si può escludere che essi ne possano trarre un qualche giovamento.

In una comunicazione di Gregorio, un’Entità che in vita fu un monaco cristiano vissuto nel VI secolo, viene molto chiaramente espressa questa disposizione positiva nei confronti del contatto. Nello stesso tempo richiama benevolmente il Bacci a non disporsi di malavoglia ad esso.

«E’ piacevole per voi e per noi stare in compagnia il più a lungo possibile.

Marcello non ascoltarmi di malavoglia, come se ormai il mio pensiero riguardasse solamente la tua persona, ma valuta bene le mie parole. Fa in modo che queste pareti non ti servano più a contestare».

In altre occasioni fu esternato il piacere di questi contatti, come nei due esempi che seguono:

«In questo momento vi posso vedere: sono davanti a quegli amici carissimi che mi ascoltano. Tutto questo determina in me una sensazione di gioia profonda».

«Anche per noi, questa mezzora passata assieme, è stata di grandissimo conforto, tutti i nostri amici conoscono il vostro nome»

A centinaia ormai si annoverano i casi di riconoscimento delle Entità comunicanti da parte dei presenti.

In particolare vorrei riportare il caso di Sergio Giomi, amico stretto e compagno di ricerca di Marcello Bacci, affiancatosi a lui per oltre un ventennio. Deceduto nel gennaio del ’92 si è manifestato con la propria voce alla radio il 2 febbraio dello stesso anno, assolvendo un «patto oltre la vita» stipulato a suo tempo con il Bacci, e cioè il primo che sarebbe morto si sarebbe fatto sentire attraverso la radio dando così prova della propria sopravvivenza.

La comparsa della voce di Sergio Giomi è preceduta da una frase pronunciata da parte di un’altra Entità che dice: «Qua Sergio presenta la sua voce e torna a venire, parla Sergio». Segue poi un bellissimo coro alla conclusione del quale l’Entità entra con la sua voce, riconosciuta con grande commozione da tutti gli amici presenti all’esperimento:

«Siamo di qua, siamo nella Luce! Te l’ho spiegato, devi riconoscerlo. E allora si continua a vivere. Le colline, i prati verdi, anche là è la vita. Qui tutti stanno bene. Dovresti ricordare che parlavi lì alla radio e comunicavi con loro.

E conoscer che non ho bisogno di nulla! Il cosmo è nostro, la nostra mente è pura.

Ricordi Marcello, le difficoltà per comunicare con lo Spirito… il bene dell’amore».



Circa un terzo della durata dei contatti è dedicato ai messaggi di carattere familiare.

Le «voci» hanno sempre privilegiato le comunicazioni con i congiunti quale prova diretta della continuità della vita oltre la morte.

In questi contatti di natura personale sono coinvolti principalmente i figli passati nell’altra dimensione che cercano di comunicare con i propri genitori per rassicurarli del loro nuovo stato esistenziale.

Questi contatti, oltre a suscitare un immediato impatto emozionale di grandissima portata in chi ne è coinvolto, rappresentano la prova più convincente dell’ autenticità della manifestazione.

In genere una «voce» si fa intermediaria rivolgendosi ad uno degli ospiti presenti e lo informa della presenza del congiunto.

In altri casi i defunti si manifestano direttamente pronunciando ripetutamente il proprio nome ed esprimendo, sia pure con poche parole, il proprio messaggio con una forte carica emozionale.

Ciò che veramente ha dello straordinario è che le loro voci sono modulate con il timbro, cadenza ed inflessione riconosciute spesso dai congiunti.

Le caratteristiche di queste «voci» sono molto diverse tra loro: possono essere maschili o femminili, infantili, giovanili o adulte. A volte le frasi vengono pronunciate lente, come se l’interlocutore avesse difficoltà di trovare le parole, altre volte sono veloci e si esprimono senza difficoltà.

Grazie all’enorme casistica acquisita fino ad oggi si può legittimamente credere che di là della morte fisica, il «quid » sopravvivente conserva la capacità di esprimere con efficacia ed intensità sentimenti, affetti e ricordi.

Come già detto in precedenza gli invisibili interlocutori hanno sempre privilegiato i messaggi personali; spesso hanno raccomandato di favorire la partecipazione di numerose persone per realizzare incontri che potessero alleviare le sofferenze.

In una comunicazione l’Entità conosciuta come “Il Saggio” ha affermato così questo concetto:

«Nel Centro confluiscono parecchi, la loro condizione è di intensa infelicità di fronte ai problemi per loro schiaccianti che pone la realtà che li circonda:

il ”Saggio” è capace di comprendere a fondo gli uomini e gli avvenimenti, il suo compito è comunicare al pubblico questa conoscenza».

Anche l’Entità Gregorio si è rivolto ai genitori con parole di profonda comprensione, rassicurando i dubbiosi e indicando loro la via da percorrere:

«Care mamme, ve lo abbiamo già detto, i vostri cari soffrono soltanto se voi soffrite. Verrà il giorno in cui vi si sveleranno i misteri, la caligine sarà dissipata e tutti sarete avvolti in una chiara luce. Un tempo lascerai il tuo corpo là dove lo hai trovato, per raggiungere un altro ordine di cose. »

Ora procediamo a trarre le conclusioni.

Molti possono essere i modi di studiare quegli eventi di natura paranormale che coinvolgono la sopravvivenza della personalità umana dopo la morte.

Molte persone cercano di indagarli spinte da motivazioni dove i contenuti dei messaggi prevalgono sicuramente su tutto, come nel caso di persone che cercano un contatto con il proprio caro nell’altra dimensione.

Altri, pur consci dell’enorme posta in gioco, si pongono l’obbiettivo di capire i fenomeni nel loro esprimersi. Per questo essi cercano di individuare tutti quegli elementi che concorrono a dare maggiore significazione e valenza a ciò che deriva dalla sperimentazione pratica.

Chi conosce il mio lavoro trentennale conosce altrettanto bene l’impostazione che ho sempre dato alle mie ricerche. Ogni giorno che passa sono sempre più convinto di aver intrapreso una strada costruttiva.

Per dare significato e credibilità ai fatti sono necessari dei dati oggettivi.

E’ per questo motivo che ritengo indispensabile che i fenomeni di cui siamo testimoni debbano essere indagati, fin dove è possibile, con le metodiche ed i mezzi che la Scienza ha individuato e riconosciuto essere idonei per la ricerca specifica.

Per questa ragione deve essere compito dei ricercatori evidenziare oggettivamente, documentando il più possibile, tutte quelle che vengono rilevate come anomalie rispetto quanto la Fisica ha previsto con le sue leggi.

Solo in questo modo si può avere la speranza di riuscire a sensibilizzare gli ambienti culturali che possono determinare possibili revisioni ai paradigmi che oggi sono considerati inamovibili dalla scienza accademica. E’ questo un processo molto lento, simile ad un bradisismo, avente in sé tutti i presupposti per possibili nuove conquiste conoscitive ed un’evoluzione culturale.

Con quest’impostazione nel 2000, assieme a Daniele Gullà, abbiamo fatto una ricerca preliminare sulla struttura elettroacustica delle voci ricevute da Marcello Bacci.

Utilizzando sofisticati software professionali adatti a questo tipo di indagini furono analizzate le voci di Friedrich Jurgenson, di Guglielmo Marconi e quella di Chiara Lenzi, la figlia defunta di un nostro comune amico e studioso del fenomeno Giuseppe. Le loro voci da vivi furono messe a confronto con quelle paranormali ricevute da Bacci.

I risultati furono veramente incoraggianti a proseguire questo tipo di ricerca.

Oltre a mettere in luce delle anomalie elettroacustiche caratterizzanti le voci paranormali (che allo stato attuale delle ricerche sembrano essere ricorrenti), i software usati per l’analisi rivelarono una forte somiglianza tra le voci paranormali e le voci normali di quando questi personaggi erano in vita. In particolare la voce paranormale di Chiara Lenzi si rivelò essere somigliante per il 95% a quella da viva.

Concludo questo mio rapporto sui fenomeni che avvengono a Grosseto nella speranza di avervi fornito qualche spunto di riflessione su questi eventi straordinari.

Sono pienamente cosciente che una prova scientifica della realtà della sopravvivenza sarà impossibile raggiungere, poiché, se Dio la permettesse, in quel preciso istante ci sarebbe tolta la nostra libertà individuale.

Molte volte mi sono chiesto quale potrebbe essere una prova certa che un trapassato dovrebbe produrre per darci la certezza della sua reale esistenza in un'altra dimensione.

Dopo molti anni di ricerche la conclusione cui sono pervenuto è che una tale prova non esiste in quanto, anche nel caso di eventi eccezionali e straordinari, la nostra razionalità cercherà sempre di dare delle spiegazioni che in qualche modo trovano riscontro nei modelli interpretativi della realtà acquisiti e gestiti dalla razionalità.

Le nostre esperienze fatte a Grosseto, sicuramente insufficienti per poter essere considerate prove oggettive, ci offrono invece preziosi indizi sul piano soggettivo, altrettanto validi, che ci consentono di accettare in piena libertà questi segnali come provenienti da una Realtà Spirituale.



Vigo – Spagna, 24 Aprile 2004


fonte

 
Web  Top
1 replies since 6/10/2010, 15:37   1940 views
  Share