8 Dicembre - L' Immacolata Concezione

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view post Posted on 8/12/2011, 07:56
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Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria


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Tipo di festa

religiosa



Data

8 dicembre



Religione

Cristiana cattolica



Avvenimento celebrato

Concepimento di Maria



Data d'istituzione

8 dicembre 1854







L'Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854[1] con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Da non confondere con il concepimento verginale di Maria.

La Chiesa cattolica celebra la solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre. Nella devozione cattolica l'Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).



Fondamenti biblici

Il Cattolicesimo vede in alcuni testi biblici non una prova, quanto un'avvisaglia di quella che sarà la dottrina del magistero. Bisogna ricordare che, secondo la teologia cattolica, la scrittura non è l'unica fonte della fede: anche la Tradizione della Chiesa è luogo teologico.[2]

Nell'Antico Testamento, il cosiddetto Protovangelo della salvezza presenta la donna (Eva) come prefigurazione di Maria:




« Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno » (Genesi 3,15)




Maria ponendosi al servizio di Dio, permette l'entrata del Salvatore nel mondo (Luca 1,38). Maria quindi, nella lettura tradizionale della Chiesa, partecipa, anche se in forma subordinata, alla vittoria di Cristo sul peccato.

Altre suggestioni veterotestamentarie del dogma sarebbero ravvisabili nel Cantico dei Cantici e nei Proverbi:




« Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua. » (Proverbi 8,24)







« Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia » (Cantico 4,7)




Nel Nuovo Testamento il passo principale considerato dalla tradizione cattolica come conforme al dogma dell'Immacolata Concezione è il saluto rivolto dall'arcangelo Gabriele a Maria:




« Rallegrati, piena di grazia » (Luca 1,28)


Il Protovangelo

Il Protovangelo di Giacomo, composto tra il 140 e il 170, contiene in nuce l'idea che Maria fosse senza peccato[senza fonte]. Il testo presenta l'infanzia di Maria (cc. 6-8) come estremamente pia, allevata nel tempio di Gerusalemme dai 3 ai 12 anni, dove "riceveva il vitto per mano di un angelo".

Nonostante il Protovangelo, per la sua tardività e il suo stile agiografico e leggendario, difficilmente possa basarsi su fondati elementi storici, esso sembra rappresentare «una prima presa di coscienza intuitiva e mitica della santità perfetta e originale di Maria nella sua stessa concezione».[6]

Sulla base della narrazione del Protovangelo, la liturgia e la devozione della Chiesa greco orientale ha attribuito dall'antichità a Maria il titolo di Παναγία, Panaghìa, "tutta santa".


Patristica



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Francisco de Zurbarán, Immacolata Concezione
Agostino d'Ippona (354 - 430) è il primo teologo che parla della natura perfetta e speciale di Maria. Il suo pensiero va contestualizzato nella polemica anti-eretica che lo vide coinvolto: Pelagio e i suoi discepoli tendevano a ridimensionare il ruolo del peccato originale nella condotta morale dell'uomo, e Agostino rispose indicando l'umanità come una "massa dannata", concetto poi ripreso nella riflessione dei padri della Riforma, in particolare Calvino. Da questo pessimismo antropologico però Agostino dissocia Maria: "la pietà impone di riconoscere Maria senza peccato [...]. Per l'onore del Signore [...] Maria non entra assolutamente in questione quando si parla di peccati".

In oriente sono diversi i padri greci che, come Agostino, attribuiscono una speciale natura a Maria. Proclo di Costantinopoli (m. 446-7) scrive che Maria «è il santuario dell'impeccabilità, il tempio santificato di Dio [...], il paradiso verdeggiante e incorruttibile».[8] Theoteknos di Livia (VII sec.) la definisce "tutta bella, pura e senza macchia [...] Nasce come i cherubini colei che è fatta di argilla pura e immacolata".[9] Andrea di Creta (m. 740) scrive che "il corpo della Vergine è una terra che Dio ha lavorato, la primizia della massa adamitica che è stata divinizzata nel Cristo, l'immagine del tutto somigliante della bellezza divina, l'argilla modellata dalle mani dell'artista divino".

In occidente, secoli dopo Agostino, Pascasio Radberto (m. c.a 865) scrive che Maria "è stata esente da ogni peccato originale". In seguito il benedettino inglese Eadmero (circa 1064-1124), commentando la diffusione della festa liturgica dell'Immacolata che era osteggiata da alcuni ecclesiastici, "mosso dall'affetto della pietà e della sincera devozione per la madre di Dio" si pronuncia per la concezione di Maria libera da ogni peccato: "Non poteva forse (Dio) conferire a un corpo umano [...] di restare libero da ogni puntura di spine, anche se fosse stato concepito in mezzo ai pungiglioni del peccato? È chiaro che lo poteva e lo voleva; se lo ha voluto lo ha fatto (potuit plane et voluit; si igitur voluit, fecit)".


Teologia medievale

Con la teologia scolastica medievale inizia la discussione sulle effettive modalità con cui descrivere teologicamente il concetto per cui Maria era senza peccato: i teologi precedenti, orientali e latini, sono concordi nell'affermarlo ma non entrano nel merito della ragione teologica, lasciando dunque la cosa come una sorta di eccezione ad hoc immotivata, lasciando in filigrana il contrasto col dogma della natura umana universalmente corrotta e con la redenzione universale operata da Cristo.

Anselmo di Canterbury (m. 1109) sostenne che Maria, concepita come tutti gli uomini nel peccato originale, fu anticipatamente redenta da Cristo, prima della nascita del Salvatore. La redenzione anticipata di Anselmo è sostanzialmente ripresa dai grandi teologi scolastici: Bernardo di Chiaravalle (m. 1153); Alessandro di Hales (m. 1245); Alberto Magno (m. 1280); Tommaso d'Aquino (m. 1274); Bonaventura (m. 1274).

È solo con Duns Scoto (m. 1308), poi detto "Dottore dell'Immacolata", che prende forma il dogma come poi fissato da magistero: il teologo francescano sostiene non la "redenzione anticipata" di Anselmo e degli scolastici, ma la "redenzione preventiva" o "preservativa". Diversamente dai predecessori infatti non dice che Maria fu concepita nel peccato originale e poi redenta, ma che fu concepita senza peccato originale. Il suo ragionamento ribaltò i termini della questione: Maria non fu un'anomala eccezione (o un caso anticipato) all'opera redentiva di Cristo, ma la conseguenza della più perfetta ed efficace azione salvifica dell'unico mediatore. Scrive Scoto: "Cristo esercitò il più perfetto grado possibile di mediazione relativamente a una persona per la quale era mediatore. Ora, per nessuna persona esercitò un grado più eccellente che per Maria [...]. Ma ciò non sarebbe avvenuto se non avesse meritato di preservarla dal peccato originale".

Nei secoli successivi i teologi cattolici furono sostanzialmente divisi sulla questione: a grandi linee, i domenicani sostenevano la redenzione anticipata degli scolastici ("macolisti"), mentre i francescani sostenevano la redenzione preventiva di Scoto ("immacolisti").


Le dispute del XIV secolo

Nei primi decenni del XIV secolo le controversie si erano ormai accese.

Tra il 1320 e il 1321 ebbe luogo alla Sorbona una disputa tra uno dei discepoli di Scoto, Francesco de Mayronis († 1328), e il benedettino Pietro Roger, che sarebbe poi divenuto papa con il nome di Clemente VI († 1352). Gli animi si scaldavno tra chi difendeva Scoto e chi lo accusava di eresia.

Così un carmelitano, Giovanni Baconthorp († 1345), scriveva:




« La beata Vergine, in quanto figlia di Adamo, contrasse di fatto il peccato originale. (..) Aggiungo questo contro alcuni, si pensi a Scoto, il quale dice che la beata Vergine non contrasse il peccato originale (..); e contro l'opera dell'Aureolo. »





(Quodlibet, III, q. 12; Venetiis, 1527, f. 57vb)


Nel 1387 il domenicano Giovanni da Montesono († 1412) cominciò ad insegnare alla Sorbona che la tesi sull'Immacolata Concezione era nettamente contraria alla fede della Chiesa. Ciò diede vita ad una disputa con il francescano Andrea di Novocastro († 1380) e suscitò l'opera del suo confratello Giovanni Vidal, Defensorium Beatae Mariae Virginis Adversus Joannem de Montesono, che causò l'intervento di trenta teologi della Sorbona; costoro, dopo aver preso in considerazioni gli argomenti dei due maestri, giudicarono la tesi del domenicano «scandalosa, presuntuosa e offensiva», obbligandolo a ritrattare.

Ma né la condanna, né la minaccia di scomunica da parte di Pietro d'Orgemont, vescovo di Parigi, riuscirono a far ritrattare il Monzón, che, pur ricorrendo a papa Clemente VII († 1394), ottenne solo condanne.

In ogni caso, i trenta teologi parigini, che sostenevano come "possibile" l'opinione immacolatista, riconoscevano anche l'autorevolezza che si deve avere nei confronti della teologia dell'Aquinate. Questa prudente posizione cercava di tutelare la libertà di pensiero di fronte ad un argomento non ancora definito dalla Chiesa, ma contemporaneamente ammetteva l'importanza del pensiero di San Tommaso. In effetti, è da questo momento che l'Aquinate divenne il "maestro" degli avversari dell'Immacolata Concezione, e sembra anche che si possa far risalire a questo evento la nascita ufficiale della "scuola scotista dell'Immacolata"; ebbero cioè inizio le due correnti teologiche degli Scotisti e dei Tomisti.

Le discussioni continuarono nel 1400, inaugurando tra i teologi cattolici un periodo di discussioni tanto intense e durature da ispirare artisti del secolo successivo (come Sogliani, nel 1521; o Toschi, Portelli) per la rappresentazione di quadri allegorici nominati, appunto, Disputa sull'Immacolata Concezione. Nel 1566 il succitato Carlo Portelli dipinse una chiara Immacolata Concezione per ribadire il concetto teologico, che però non trovò conferma ufficiale per altri tre secoli

Dottrina del magistero



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L'Immacolata Concezione di Giovanni Battista Tiepolo
Lungo i secoli la posizione del magistero è stata prudente: per quanto il chiaro e definitivo pronunciamento pontificio si ebbe solo nel 1854, furono diversi gli interventi a favore della posizione immacolista.

Papa Sisto IV (m. 1484) introdusse a Roma la festa liturgica della Concezione. Sul piano dogmatico non si pronunciò, ma con le bolle Cum Praeexcelsa (1477) e Grave Nimis (1482) proibì a macolisti e immacolisti di accusarsi vicendevolmente di eresia. Papa Alessandro VII emanò nel 1661 la bolla (che non ha l'autorevolezza e il significato teologico dell'enciclica) Sollicitudo, dove si dice a favore dell'Immacolata Concezione. Clemente XI nel 1708 rende universale la festa dell'Immacolata, già localmente celebrata a Roma e in altre zone della cristianità.

Nel 1848 Pio IX mostra l'intenzione di chiudere la questione in maniera autorevole e definitiva. Istituisce una commissione di teologi e una di cardinali, dalle quali però emerge il parere contrastante circa l'Immacolata. Anche Rosmini, pur ritenendola "moralmente sicura", sconsiglia di definirla dogmaticamente. Il Papa decide allora di valutare il parere collegiale dei vescovi, che nella tradizione cattolica ha valore magisteriale subordinato a quello pontificio, e lo fa con l'enciclica Ubi Primum del 1849. 546 dei 603 vescovi consultati si dichiarano a favore del dogma. Il Papa fa preparare la bozza dell'enciclica, che dopo 8 redazioni viene promulgata l'8 dicembre 1854 col nome Ineffabilis Deus.

Queste sono le parole che concludono l'enciclica e proclamano solennemente il dogma:






(LA)
« [...] declaramus, pronuntiamus et definimus, doctrinam quae tenet beatissimam Virginem Mariam in primo instanti suae conceptionis fuisse singulari omnipotentis Dei gratia et privilegio, intuitu meritorum Christi Iesu Salvatoris humani generis, ab omni originalis culpae labe praeservatam immunem, esse a Deo revelatam atque idcirco ab omnibus fidelibus firmiter constanterque credendam. »

(IT)
« [...] dichiariamo, affermiamo e definiamo la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli. »





Il dogma non afferma solamente che Maria è l'unica creatura ad essere nata priva del peccato originale - e ciò fin da 40 settimane prima della sua nascita, e cioè dal momento del suo concepimento da parte dei genitori, Anna e Gioacchino - ma aggiunge altresì che Maria, in quanto ritenuta madre di Dio, per speciale privilegio non ha commesso nessun peccato, né mortale né veniale, in tutta la sua vita.

La dottrina attuale della Chiesa è che Dio conferisca l'anima alla persona umana non appena essa si forma, nel suo primissimo istante, e cioè al momento del concepimento. La dottrina sull'Immacolata Concezione di Maria dà forza, nella visione cattolica, al pensiero della Chiesa sugli embrioni, ritenuti persone umane a tutti gli effetti, dotati di anima.

Il convincimento della Chiesa in ordine alla preservazione di Maria dalla macchia del peccato originale è relazionato a questa riflessione: non sarebbe stato "conveniente" che il Figlio di Dio si incarnasse nel grembo di una donna se questa non fosse stata perfettamente monda da qualsiasi peccato.

A differenza dell'apertura verso la dottrina dell'Assunzione, questo dogma non è condiviso in nessuna sua forma dalle altre confessioni cristiane (nemmeno dalla Chiesa ortodossa che però neppure lo nega), in quanto non solo considerato in disaccordo con le Scritture e/o non supportato dalla Tradizione, ma pure poiché introduce nella religione del Nazareno quel concetto di Bene preventivo su cui Pierre Bayle (1647 - 1706) fonderà un'antiteodicea che ha condotto all'esito ateo ritenuto fin qui più convincente e dirompente.

Nella liturgia: solennità dell'Immacolata Concezione

Per sottolineare l'importanza del dogma la Chiesa cattolica celebra l'8 dicembre la solennità dell'Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria con la Messa Gaudens gaudebo. Questa festività era già celebrata in Oriente nel sec. VIII, e venne importata nell'Italia meridionale da monaci bizantini, propagandosi poi a tutto l'Occidente, soprattutto su iniziativa degli ordini religiosi benedettini e carmelitani. Fu inserita nel calendario della Chiesa universale da papa Alessandro VII con la bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum dell'8 dicembre 1661.

L'8 dicembre del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma , il monumento dell'Immacolata, detto di Piazza di Spagna, in realtà nell'adiacente Piazza Mignanelli.

Papa Pio XII, nel giorno dell'Immacolata Concezione, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche, e successivamente fece visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine è stata continuata anche dai papi successivi.

La visita in Piazza di Spagna prevede un momento di preghiera, quale espressione della devozione popolare. L'omaggio all'Immacolata prevede il gesto della presentazione dei fiori, la lettura di un brano della Sacra Scrittura e di un brano della Dottrina della Chiesa cattolica, preghiere litaniche e alcuni canti mariani, tra cui il Tota pulchra.


Apparizioni mariane relative al dogma dell'Immacolata Concezione

Due apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa cattolica hanno a che fare con questo dogma e ne sono considerate una conferma diretta.

Nel 1830 Catherine Labouré, novizia nel monastero parigino di Rue di Bac, fece coniare una medaglia (detta poi la medaglia miracolosa) che riportava le seguenti parole, da lei viste durante un'apparizione della vergine Maria (avvenuta il 27 novembre dello stesso anno): "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi".

Nel 1858, quindi quattro anni dopo la proclamazione del dogma, la veggente di Lourdes Bernadette Soubirous riferì che la Vergine si era presentata con le parole "Que soy era Immaculada Councepciou" ("Io sono l'Immacolata Concezione", in lingua occitana).

Nell'arte

Il tema dell'Immacolata Concezione iniziò ad apparire in opere artistiche fin da quando si accese il dibattito, che vedeva schierati da una parte i Francescani e le ramificazioni dell'Ordine benedettino, legate al pensiero di Anselmo d'Aosta e Bonaventura da Bagnoregio, e dall'altra i domenicani, legati alla trattazione offerta da Tommaso d'Aquino.

Inizialmente il tema veniva affrontato dagli artisti gotici in maniera "criptica", dove cioè si rimandava allo spettatore la conclusione, mettendo magari una serie di simboli e metafore facilmente decodificabili. Nel XV secolo le opere d'arte divennero più evidenti, propendendo per una o l'altra ipotesi, ben comprensibile dalla lettura di elementi che chiarivano l'intervento divino in tali episodi della vita di Anna e Gioacchino e dell'infanzia della Vergine. Più coraggiose furono le opere legate al tema della Disputa sull'Immacolata Concezione, dove gli artisti ritraevano, caso più unico che raro nell'arte sacra, il parere contrastante dei dottori della Chiesa: ne è un esempio la tavola agli Uffizi di Piero di Cosimo.

Con la Controriforma venne stabilita l'iconografia fissa legata al concetto dell'Immacolata, che sarà quella ratificata dal dogma.

Nella vita della Chiesa:

Congregazioni religiose


A seguito della proclamazione del dogma, diverse congregazioni religiose hanno sottolineato fin dal loro nome una particolare devozione a Maria ricordata con il titolo di Immacolata:

A seguito della proclamazione del dogma, diverse congregazioni religiose hanno sottolineato fin dal loro nome una particolare devozione a Maria ricordata con il titolo di Immacolata:



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Murillo, L'Immacolata Concezione


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Diego Velázquez, Immacolata Concezione Ancelle della Beata Vergine Maria Immacolata
Ancelle dell'Immacolata (Capua)
Ancelle dell'Immacolata (Parma)
Ancelle dell'Immacolata Bambina
Ancelle di Maria Immacolata
Canonici dell'Immacolata Concezione
Carmelitani della Beata Vergine Maria Immacolata
Concezioniste Francescane
Figli della Beata Vergine Immacolata di Francia
Figli dell'Immacolata Concezione
Figli di Maria Immacolata
Figli di Santa Maria Immacolata
Figlie di Maria Immacolata di Agen
Figlie di Maria Immacolata di Guadalupe
Fratelli dell'Immacolata Concezione di Maastricht
Fratelli dell'Immacolata Concezione della Beata Maria Vergine
Frati Francescani dell'Immacolata
Missionari dell'Immacolata Concezione
Missionari Oblati di Maria Immacolata
Missionarie dell'Immacolata
Piccole Ancelle dell'Immacolata Concezione
Piccole Suore dell'Immacolata Concezione
Religiose Concezioniste Missionarie dell'Insegnamento
Religiose di Maria Immacolata (Claretiane)
Religiose di Maria Immacolata (di madre López y Vicuña)
Suore dell'Immacolata Concezione
Suore dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Suore dell'Immacolata di Santa Chiara
Suore di Carità dell'Immacolata Concezione
Suore di Nostra Signora dell'Immacolata Concezione
Suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata
Suore Francescane di Maria Immacolata
Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace
Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena
Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata
Suore Orsoline Figlie di Maria Immacolata
Suore Penitenti Recollettine dell'Immacolata Concezione
Suore Pie Operaie dell'Immacolata Concezione
Suore Salesiane Missionarie di Maria Immacolata
Suore Teatine dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine
Suore Vincenzine di Maria Immacolata

Nomi di persona

I nomi propri Immacolata e Concetta sottolineano la devozione a Maria Immacolata.


fonte



Edited by mery58 - 27/11/2013, 08:49
 
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PREGHIERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
PER LA SOLENNITÀ
DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
DELLA B.V. MARIA


Piazza di Spagna, 8 dicembre 2001


1. Madre Immacolata, in questo giorno solenne,
illuminato dal fulgore della tua verginale Concezione,
eccoci ancora ai tuoi piedi, in questa storica piazza,
nel cuore di Roma cristiana.
Come ogni anno, siamo venuti a ripetere
il tradizionale omaggio floreale dell'8 dicembre,
volendo con questo gesto esprimere
l'amore filiale della Città,
che conta tanti segni della tua materna presenza.
Siamo venuti in umile pellegrinaggio,
e, facendoci voce di tutti i credenti,
t'invochiamo fiduciosi:
"Monstra Te esse matrem...
Mostrati Madre per tutti, / offri la nostra preghiera;
Cristo l'accolga benigno, / lui che si è fatto tuo Figlio".

2. "Monstra Te esse matrem!"
Mostrati Madre per noi,
che, davanti a questa tua celebre effigie,
con cuore gioioso rendiamo grazie a Dio
per il dono della tua Immacolata Concezione.
Tu sei la Tutta Bella,
che l'Altissimo ha vestita della sua potenza.
Tu sei la Tutta Santa, che Iddio s'è preparata
come sua intatta dimora di gloria.
Ave, Tempio arcano di Dio,
ave piena di grazia,
intercedi per noi!

3. "Monstra Te esse matrem!"
Ti preghiamo di presentare la nostra preghiera
a Colui che Ti ha rivestita di grazia
sottraendoti ad ogni ombra di peccato.
Nubi oscure si addensano all'orizzonte del mondo.
L'umanità, che ha salutato con speranza
l'aurora del terzo millennio,
sente ora incombere su di sé la minaccia
di nuovi, sconvolgenti conflitti.
E' a rischio la pace nel mondo.
Proprio per questo noi veniamo a Te,
Vergine Immacolata, per chiederti di ottenere,
quale Madre comprensiva e forte,
che gli animi, liberati dai fumi dell'odio,
si aprano al perdono reciproco,
alla solidarietà costruttiva e alla pace.

4. "Monstra Te esse matrem!"
Veglia, o Maria, sulla grande famiglia ecclesiale,
perché tutti i credenti, come veri discepoli del tuo Figlio,
camminino nella luce della sua presenza.
Continua a vegliare particolarmente sulla Chiesa di Roma,
che l'8 dicembre del 1995, proprio in questo luogo,
intraprese con fiducia la missione cittadina
in vista del Grande Giubileo.
Fu missione dai frutti copiosi e profondi,
che contribuì a diffondere il Vangelo della speranza
in ogni angolo della Città,
mobilitando sacerdoti, religiosi e laici
per un vasto e profondo rinnovamento spirituale.
E' stato un cammino dinamico e coraggioso,
che, con la grazia del tempo giubilare,
ha reso singoli e famiglie, parrocchie e comunità,
consapevoli del mandato missionario che ciascuno
deve responsabilmente assumere valorizzando
la ricchezza e la varietà dei propri carismi.

5. "Monstra Te esse matrem!"
Stella della nuova evangelizzazione,
spronaci e accompagnaci Tu sui passi
di una pastorale instancabilmente missionaria
con un unico e decisivo programma:
annunciare Cristo, Redentore dell'uomo.
La missione diventi testimonianza quotidiana
d'ogni credente, nelle proprie condizioni di vita;
grazie ad essa sia rinnovato il volto cristiano di Roma,
perché a tutti appaia con chiarezza
che la fedeltà a Cristo cambia l'esistenza personale
e plasma un futuro di pace, un avvenire migliore per tutti.
Madre Immacolata, che rendi la Chiesa feconda di figli,
sostieni altresì la nostra incessante sollecitudine
per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
Il convegno romano del prossimo giugno,
che la diocesi opportunamente dedica a questo tema,
incoraggi i giovani e le loro famiglie
a rispondere con cuore generoso all'appello del Signore

6. "Monstra te esse matrem!"
Sii per noi roccia di coraggio e di fedeltà,
o umile Fanciulla di Nazaret,
gloriosa Regina del mondo.
Offri la nostra preghiera al Verbo di Dio,
che, diventando tuo Figlio,
si è reso nostro fratello.
Grazie alla tua validissima intercessione
possa l'intero Popolo di Dio
e, in particolare, questa amata Chiesa di Roma
"prendere il largo" verso quella santità
che costituisce la condizione decisiva
per ogni fecondo apostolato.
Madre di misericordia e di pace,
immacolata Madre di Dio, prega per noi!



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PREGHIERA




Ricordati, o beatissima Vergine Maria,

che non è mai accaduto che chi si è affidato

alla tua protezione, ha implorato il tuo aiuto

o ha cercato la tua intercessione,

non sia stato esudito.

Io mi rivolgo a te con questa fiducia nel cuore,

o Vergine delle vergini, Madre mia.

Vengo a Te, resto davanti a Te,

con i miei peccati e le mie sofferenze.

O Madre del Verbo incarnato,

non disdegnare le mie richieste,

ma nella Tua Misericordia

ascoltale ed esaudiscile.

Amen.







” O Maria, concepita senza peccato,

prega per noi che ricorriamo a te “.

 
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6didI

8 Dicembre: Festa dell'Immacolata!

A te non pare di udire una musica?
A te non pare di vedere una fiaccolata?
E l'aria che respiri non ti sembra profumata?
E' vero, non solo l'Immacolata è la Madonna,
anche se, in realtà, una sola è Maria,
ma permettimi che, in questo Santo giorno,
io sia a parlar soltanto della Madonna mia,
della Vergine che vent'anni fà mi ha miracolato,
e da un un tremendo male al colon mi ha salvato!
E' vero, di Maria son proprio tante le Festività,
come tanti sono i nomi di paesi e di città
che festeggiano puntualmente il Suo Anniversario
e lo si può vedere consultando il calendario!
Si festeggia l'Annunziata, la Madonna di Loreto
Quella di Montevergine e Quella di Roseto;
tanto venerata è pure la Madonna di Pompei,
ma permetti che quattro righe io le dedichi
alla Madonna dei tanti pellegrinaggi miei?
Sono andato a Parigi a la Medaille Miraculeuse,
a Lourdes, Fatima, Siracusa e Medjugoria
e, ovunque, l'ho vista portare sempre in gloria!
Era sempre Lei: l'Immacolata Concezione,
Quella che, in ogni luogo, fa tanti miracoli,
purché la preghi veramente con fede e devozione!

Gilbert Paraschiva

 
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A Maria Immacolata,



Ti chiediamo o Signore Gesù di renderci disponibili,

come Maria, ad ascoltare e vivere con gioia

la tua Parola che ci dona la salvezza;

per questo ti preghiamo.



Ti supplichiamo, o Padre: guidaci con il tuo Spirito

perché ci mettiamo a servizio del tuo Regno

come Maria e portiamo Cristo Gesù ad ogni uomo;

per questo ti preghiamo.



Ti invochiamo o Cristo, divino Consolatore,

per tutti i nostri fratelli che vivono la difficoltà della vita,

perché trovino in Maria una protezione;

per questo ti preghiamo.



Ti invochiamo, Maestro nostro,

per i giovani che si preparano al matrimonio,

per le coppie di sposi e le famiglie,

in particolare quanti vivono situazioni difficili;

per questo ti preghiamo.



Rendici, Signore Gesù,

veri ascoltatori della Parola che ci salva,

e capaci di imitare la fede e il servizio di Maria,

Madre tua e della Chiesa;

per questo ti preghiamo.



“O Maria concepita senza peccato,

prega per noi che ricorriamo a te“

 
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Preghiera di Giovanni Paolo II


Benedetta sei tu, o Maria, modello della nostra fede
e immagine viva del nostro itinerario verso Cristo.
Benedetta sei tu, vergine Maria, modello di carità
e di amore materno, per tutti coloro
che cercano consolazione.
Benedetta sei tu, che hai generato per noi
la sorgente della vita.
Benedetta sei tu perchè hai associato ciascuno
di noi alla sofferenza redentrice di Cristo Crocifisso
e ci hai chiamato a servire chi soffre.
Benedetta sei tu perchè ci precedi sulla via del
Vangelo e ci inviti a fare ciò che Egli ci dirà.
Benedetta sei tu perchè ci insegni ad amare
i poveri, gli umili, i peccatori
come Dio li ama.
Benedetta sei tu, Madre del Signore,
e benedetto il frutto del tuo grembo,
Gesù Cristo nostro Signore.
Beata Colei che ha creduto!
Beato chi vive la Parola del Signore!
Si apra il nostro cuore al mistero
dell'amore di Dio, si converta la nostra
vita alla ricchezza del suo perdono.
Avremo così la gioia, la luce, la vita
poichè la misericordia di Dio si stende
su tutti quelli che lo temono.
Maria, Immacolata Madre di Dio e
degli uomini, ascolta la preghiera dei malati,
esaudisci le nostre invocazioni,
dona al mondo la pace.

 
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view post Posted on 7/12/2013, 23:46




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PREGHIERA ALL'IMMACOLATA



Santissima Trinità, Amore infinito, Misericordia traboccante,
io confido in Te, che con un lampo della Tua Infinita Maestà
dai Luce all'oscurità del peccato più grande
e dissipi con un lampo le tenebre dell'Angelo ribelle,
che è ferito dalla tua Misericordia che respinse dall'eternità!

Maria, Tu Vergine Immacolata, sei il Dono della Misericordia
e riflesso eterno della Sua Luce.
Immagine della Chiesa pura e santa, ne sei Tu, o Immacolata,
la porta che s'apre alla Luce che la illumina.

Tu, Figlia del Dio Altissimo, madre del suo Figlio e Sposa dello Spirito,
Tempio sublime della Trinità,
schiacci e sconfiggi il Nemico che la insidia
e che, impotente, fa guerra ai fratelli di tuo Figlio.

Madre della Misericordia, Figlia della Misericordia,
Dono della Misericordia, Porta della Misericordia,
illumina le tenebre che si avanzano e che si vestono di Luce
che illumina l'abisso e sprofonda il cuore dei tuoi figli nell'Inferno!

Vergine Immacolata, Tu sei colei che ci fu data a consolatrice
e quale certezza del nostro destino.
Già dall'eternità redenta in Cristo, Immacolata per Lui,
aiutami nelle insidie del Nemico!



Edited by marisa56 - 26/11/2022, 12:31
 
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view post Posted on 8/12/2013, 12:42


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PREGHIERE a MARIA IMMACOLATA

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(di Giovanni Paolo II)

Regina della pace, prega per noi!

Nella festa della tua Immacolata Concezione
torno a venerarti, o Maria,
ai piedi di quest’effigie, che da Piazza di Spagna consente
al tuo sguardo materno di spaziare su questa antica,
e a me tanto cara, città di Roma.

Sono venuto qui, stasera, a renderti l’omaggio
della mia devozione sincera. E’ un gesto nel quale
si uniscono a me, in questa Piazza, innumerevoli romani,
il cui affetto mi ha sempre accompagnato
in tutti gli anni del mio servizio alla Sede di Pietro.

Sono qui con loro per iniziare il cammino
verso il cento cinquantesimo anniversario del dogma
che oggi celebriamo con gioia filiale.

Regina della pace, prega per noi!

A Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione,
a Te ricorriamo con più insistente fiducia
in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori
per le sorti presenti e future del nostro Pianeta.

A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo,
finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato,
eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:
Ascolta il grido di dolore delle vittime
delle guerre e di tante forme di violenza,
che insanguinano la Terra.

Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine,
dell’odio e della vendetta.
Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!

Regina della pace, prega per noi!

Madre di misericordia e di speranza,
ottieni per gli uomini e le donne del terzo millennio
il dono prezioso della pace:
pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli;
pace soprattutto per quelle nazioni
dove si continua ogni giorno a combattere e a morire.

Fa’ che ogni essere umano, di tutte le razze e culture,
incontri ed accolga Gesù,
venuto sulla Terra nel mistero del Natale
per donarci la “sua” pace.
Maria, Regina della pace,
donaci Cristo, pace vera del mondo!

(Giovanni Paolo II , 8 Dicembre 2003)


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view post Posted on 30/11/2014, 14:28
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BREVE STORIA DEL DOGMA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
Nella storia dei dogmi, quello dell’Immacolata Concezione reca con sé una peculiarità che
lo rende unico: la sua definizione per opera di Pio IX, nel 1854, nasce non tanto dalle
attestazioni scritturistiche o dalla tradizione più antica, quanto, e qui sta il tratto di unicità,
dall’approfondimento del sensus fidelium e del Magistero.
La Dei Verbum 8 sembra essere il testo che meglio risponde al contesto che ha generato
la definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione: e’ lo Spirito Santo che matura il
sensus fidei del popolo cristiano tanto da renderlo capace di una percezione spontanea
del dato rivelato e di una maturazione interiore del dato stesso grazie alla riflessione,
all’esperienza e alla predicazione.
Nella storia del dogma dell’Immacolata Concezione è certo che vi è una precedenza
assoluta del sensus fidei sulla Teologia che ha, invece, indugiato sui pro e i contra del
privilegio mariano.Nei primi secoli del Cristianesimo nella dottrina dell’Immacolata Concezione è il
parallelismo tra Eva e Maria, secondo una duplice relazione di somiglianza e di
opposizione.
Sulla base della prima, come Eva fu plasmata senza macchia dalle mani di Dio,
similmente Maria doveva essere creata da Dio, Immacolata. Per opposizione, Colei che
doveva essere la restauratrice delle rovine di Eva, non poteva essere travolta dal peccato.
Tale parallelo è ripreso in maniera molto pertinente ed efficace anche dal concilio Vaticano
II, nella costituzione Lumen Gentium
Nel secolo V, Procolo sostenne un intervento speciale di Dio nella creazione della futura
Madre di Dio, perché fosse una creatura nuova, formata “da un’argilla monda” come damo
prima del peccato. Questo testo fu stimato tanto degno della dimostrazione immacolista da
confluire nel testo della bolla Ineffabilis Deus.
L’altro testo, tratto dal Contra Iulianum di Agostino, è una risposta a Giuliano il quale
obiettava al fatto che per Agostino, data l’universalità del peccato originale, anche Maria
era assoggettata al potere di Satana. Agostino a queste osservazioni risponde: “… non
assegniamo Maria al diavolo per la condizione del nascere, ma per questo: perché la
stessa condizione del nascere è risolta dalla grazia del rinascere”. Questa affermazione su
Maria fa chiaramente comprendere come per Agostino l’assenza in Maria del peccato
originale, sia effetto della grazia di Dio. Nel corso degli anni, l’indagine biblica e patristica
si arricchì di nuovo dati, tanto che nella sessione VI del Concilio di Trento (1546) non
mancarono coloro che si appellarono alla definizione dogmatica dell’Immacolata
Concezione. Alessandro VII con la promulgazione della Costituzione Sollicitudo omnium
Ecclesiarum determinava l’oggetto preciso della festa, precisando che si trattava della
preservazione dell’anima della Vergine dalla colpa originale, nel primo istante della sua
creazione e infusione al corpo, per speciale grazia e privilegio di Dio, in vista dei meriti di
Cristo suo Figlio, Redentore del genere umano.
Sarà proprio questa vivacità del culto mariano che porterà papa Pio IX ad affrontare la
questione dell’Immacolata Concezione in vista di una definitiva proclamazione del dogma.
L’opinione assolutamente favorevole alla definizione del dogma spinse il pontefice alla
preparazione della bolla Ineffabilis Deus con la quale fu definito il dogma della Immacolata
Concezione: “Dopo aver offerto a Dio, attraverso il suo Figlio, nell’umiltà e nel digiuno, le
preghiere della Chiesa e le nostre, perché si degnasse di dirigere e confermare il nostro
pensiero con la grazia dello Spirito Santo, invocando l’aiuto della Chiesa trionfante ed
implorando con gemiti lo Spirito Santo stesso, con la sua assistenza, a onore della Santa
e individua trinità, - ad onore e decoro della Vergine Madre di Dio, a esaltazione della fede
cattolica e per lo sviluppo della religione cristiana, - con l’autorità di Nostro Signore Gesù
Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, pronunciamo e definiamo
che la dottrina la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria, per singolare grazia e privilegio di Dio Onnipotente a lei concesso in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del
genere umano, sia stata preservata da ogni macchia di colpa originale fin dal primo istante
della sua creazione, è stata da Dio rivelata, ed è perciò da credere fermamente”.
L’Arcidiocesi e la città di Gaeta, come ebbe a dire il Santo Padre Giovanni Paolo II, nella
storica Visita del 25 giugno 1989, sono la culla del dogma dell’Immacolata Concezione.
Da qui, infatti, il Beato Pio IX, durante il periodo della sua permanenza a Gaeta (1848),
pregando davanti alla bella immagine dell’Immacolata nella Cappella d’Oro, andò
confermandosi nella definitiva decisione della proclamazione di quel dogma.
Da Gaeta il 2 febbraio 1849 emanò l’enciclica Ubi Primum, con la quale chiedeva a tutti i
Vescovi della Chiesa di esprimere il proprio parere in merito. Il risultato di quel "concilio di
carta", come lo aveva definito San Leonardo da Porto Maurizio, evangelizzatore delle
nostre terre, fu la solenne proclamazione del dogma.
Solo quattro anni dopo questa solenne dichiarazione del Papa, quasi a conferma e sigillo,
la Vergine Santissima, presso la grotta di Massabielle-Lourdes, in aspetto giovanile e
affabile, vestita di candido abito e candido mantello, cinta di una fascia azzurra, alla
fanciulla, Bernadette Soubirous, che con insistenza chiedeva il nome di colei che si era
degnata di apparirle, elevando gli occhi al cielo e con soave sorriso rispose: "io sono
l’Immacolata Concezione".
Il metodo seguito nella bolla dogmatica, partendo dal consenso attuale della Chiesa e
interpretando in questa luce le testimonianze passate, apriva nuove vie alla teologia,
largamente seguite da quel momento.
Al momento della definizione, nel 1854, esistevano in tutta la Chiesa latina tre formulari
di Messa e Ufficio, ma Pio IX sollecitato da molti vescovi e per sua decisione ordinò nel
1863 la redazione di un nuovo testo liturgico che rispondesse alla definizione dogmatica e
rendesse con precisione la verità definita. Il testo definitivo, preparato da Mons. Bartolini,
segretario della Congregazione dei riti, fu approvato il 27 agosto del 1863. La festa fu
denominata dell’Immacolata Concezione.
www.arcidiocesigaeta.it

 
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view post Posted on 1/12/2014, 13:22
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Preghiera all'Immacolata

Madonnina tutta bella ,
profumata più dei gigli,
su dal cielo benedici,
questi piccoli tuoi figli.
Come l’acqua fresca e chiara,
di una limpida cascata,
come candida colomba,
tu sei pure e immacolata.
Ave o mamma di Gesù,
dolce Vergine Maria,
perché cresca nel candore,
io ti affido l’anima mia.

 
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view post Posted on 1/12/2014, 15:38
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L'Immacolata Concezione di Maria è la dottrina della Chiesa secondo la quale la Vergine Maria è stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. È stata definita come dogma di fede da papa Pio IX l'8 dicembre

1854 con la bolla Ineffabilis Deus.
La tradizione cristiana ha dal II secolo considerato Maria santa in modo speciale e priva di peccato; tuttavia il dogma che insegna che ella fu immune dal peccato originale non è certamente e chiaramente espresso dalla Scrittura, ma trova il suo fondamento in un ragionamento teologico: era opportuno che la Madre di Dio fosse priva del peccato originale per accogliere il Figlio di Dio incarnato. La mancanza di esplicita chiarezza scritturale è stata all'origine dei vivaci dibattiti tra i teologi che la consideravano immacolata dal concepimento e quelli, in special modo domenicani e tomisti, che la consideravano concepita col peccato originale e poi redenta.

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view post Posted on 4/12/2014, 19:36
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"Spesso sono le assenze a farci compagnia. Non si possono toccare né sentire, ma le portiamo dentro." S. Lion

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Preghiera Immacolata Vergine Concezione


Ricordati, o beatissima Vergine Maria,

che non è mai accaduto che chi si è affidato

alla tua protezione, ha implorato il tuo aiuto

o ha cercato la tua intercessione,

non sia stato esaudito.

Io mi rivolgo a te con questa fiducia nel cuore,

o Vergine delle vergini, Madre mia.

Vengo a Te, resto davanti a Te,

con i miei peccati e le mie sofferenze.

O Madre del Verbo incarnato,

non disdegnare le mie richieste,

ma nella Tua Misericordia

ascoltale ed esaudiscile.

Amen.

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