Conoscere i Funghi, Funghi commestibili e velenosi

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marisa56
view post Posted on 4/10/2015, 17:13 by: marisa56
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Funghi Velenosi: Lactarius torminosus o Peveraccio delle Coliche

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Il Lactarius torminosus, o Peveraccio delle coliche, è un fungo che gode di pessima fama, in alcune zone d’Italia, a causa degli effetti delle sue tossine sull’organismo umano, viene addirittura soprannominato l’Agarico omicida.

Le dimensioni del suo cappello possono variare dai 5 ai 12 centimetri, la forma è convessa con una depressione al centro ed il colore è rosa salmone. Fatto non molto consueto per i funghi è la presenza di una sorta di peluria che ricopre tutto il margine del cappello ed aiuta a riconoscere il fungo.

La carne è bianco/rosa ed immutabile al taglio, le lamelle sono fitte e sottili di color bianco giallognolo.

Il gambo del Lactarius torminosus ha forma cilindrica con colore che richiama quello del cappello ed è abbastanza corto, è pieno negli esemplari giovani mentre tende a divenire cavo negli esemplari più vecchi. Il fungo prende il nome dalla parola latina tormina che significa colica, che provoca coliche.

Habitat Peveraccio delle coliche


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Il Peveraccio delle coliche cresce in quasi tutta la nostra penisola in boschi di conifere e latifoglie, con preferenza sotto ai pini ed alle betulle; è possibile comunque trovarlo anche nei prati come esemplare singolo o in gruppo.

Il Lactarius torminosus cresce in estate ed in autunno.

Tossicità del Peveraccio delle Coliche

Il Lactarius torminosus è simile al Lactarius mairei ( ugualmente velenoso ), anche se quest’ultimo è di colore più chiaro ed il cappello intero è spesso ricoperto da una sorta di peluria.

Il Peveraccio delle coliche presenta alcune analogie con un fungo della stessa famiglia, ma commestibile, il Lactarius sanguifluus; i due funghi si differenziano per le lamelle (nel sanguifluus sono scure ), per il colore più scuro di quest’ultimo e per la mancanza di peluria ai bordi del cappello.


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Attenzione:

La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità.

Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.



per gentile concessione

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