Valentino Haute Couture 2013: un raggio di sole d’estate

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view post Posted on 24/1/2013, 06:47
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L'Haute Couture Valentino per la primavera/estate 2013 è un trionfo di luce ed eleganza, tra ricami, trasparenze e leggerezza. Grandi applausi al termine delle sfilata, tra gli ospiti anche Valentino Garavani.

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Ad applaudire in prima fila c’era anche Valentino Garavani, soddisfatto di quello che i suoi due ex collaboratori hanno fatto del suo ex marchio. Le sfilate d’alta moda di Parigi volgono al termine e con Valentino ecco scendere in passerella anche l’ultimo rappresentante del Made in Italy, perchè se la proprietà del marchio è in mano al miliardario Emilio del Quatar, l’anima creativa è italianissima: Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli stagione dopo stagione si sono confermati non solo dotati di grande talento, ma anche di coraggio nell’osare e buonsenso nell’impiegare l’ineguagliabile bravura delle sarte di Valentino in un’alta moda contemporanea e nuova.

L’Haute Couture di Valentino per la primavera estate 2013 è la celebrazione assoluta della luce: abbaglianti, spesso in un virginale bianco su cui sembra potercisi specchiare, avanzano sulla passerella creature angeliche e sottili, come angeli dal sesso indefinito. I violini come sottofondo musicale corrispondono perfettamente alla delicatezza di questa collezione in cui perfino i motivi floreali baroccheggianti, esagerati per definizione, diventano dolci e sottili ricami sui primi abiti. La combinazione mamiche lunghe e strette, girocollo e gonna ampia è ormai un modello riconoscibile di questo duo creativo che ha preferito, giustamente, abbandonare i clichè consolidati e sicuri, come il proverbiale rosso. Ma questo abito si rinnova ad ogni stagione, così si alternano trasparenze caste e abiti fascianti e geometrici pur nella massima leggerezza, perchè il tessuto e il colore ne smorzano l’effetto.

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La maestria dell’atelier - sono veri e propri chilometri di tubicini di tessuto, assembalti rigorosamente a mano, a comporre le decorazioni su questi abiti per i quali sono servite ore spese con attenzione sotto la luce di un laboratorio dove, vuole la leggenda, solo una macchina da cucire è entrata per sbaglio tanti anni fa e ne è uscita in fretta. Rami, uccelli, fiori, temi iconografici che abbiamo visto su altre passerelle in questi giorni, eppure per trovare qualcosa di simile bisgogna andare indietro nel tempo, alla pittura Rinascimentale e dei preraffaelliti. Il ricamo è un arte, ma anche una prospettiva concreta di lavoro che pure viene sottovalutata, ma le riviste di settore sono tutte concordi nel riconoscere come queste siano le attività più richieste dal mercato del lavoro nella moda. Snobbate o ignorate? L’educazione al bello latita, lo insegna magistralmente la storia del sarto dell’indimenticabile “Gomorra”.



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