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| Ecco le poesie che i poeti italiani hanno dedicato al giorno di Pasqua! Divertitevi con le rime!
Avete già iniziato il conto alla rovescia per il giorno di Pasqua? No? Eppure ci siamo! Manca davvero pochissimo e stiamo ancora perfezionando gli ultimi preparativi per la festa di quel giorno. Ci siamo spremute le meningi per inventarci un modo originale per decorare la casa per Pasqua. Ci siamo attrezzate di tutto punto per capire come realizzare un centrotavola per Pasqua che si intonasse allo stile della nostra casa, ma ora ci avviciniamo al punto cruciale della festa: la tavola!
Come piegare i tovaglioli per Pasqua è diventato un gioco da ragazzi per noi, ma ora non dobbiamo dimenticare che la tradizione vuole che, tra il tovagliolo e il piatto, ci sia la mitica letterina! I bambini si sono tanto impegnati a realizzare i biglietti per gli auguri di Pasqua e ora dobbiamo trovare qualcosa da scriverci dentro. E cosa c’è di meglio che le poesie degli autori più famosi che hanno dedicato un pensiero a questa ricorrenza? I poeti italiani non hanno potuto fare a meno di scrivere delle rime sulla Pasqua e sarà mlto simpatico legerle davanti a tutta la famiglia. Scegliete qui di seguito quella che più vi piace!
Dall’uovo di Pasqua di Gianni Rodari
Dall’uovo di Pasqua è uscito un pulcino di gesso arancione col becco turchino. Ha detto: “Vado, mi metto in viaggio e porto a tutti un grande messaggio”. E volteggiando di qua e di là attraversando paesi e città ha scritto sui muri, nel cielo e per terra: “Viva la pace, abbasso la guerra”.
E’ arrivato un treno carico di Gianni Rodari
E arrivato un treno carico di.. Il quarto vagone è riservato a un pasticcere rinomato che prepara, per la Pasqua, le uova di cioccolato Al posto del pulcino c’è la sorpresa. Campane di zucchero suoneranno a distesa.
Gesù di Giovanni Pascoli
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano campagne sotto il mietitor rimorte: il suo giorno non molto era lontano. E stettero le donne in sulle porte delle case, dicendo: Ave, Profeta! Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise all’ombra d’una meta di grano, e disse: Se non è chi celi sotterra il seme, non sarà chi mieta .
Egli parlava di granai ne’ Cieli: e voi, fanciulli, intorno lui correste con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste brune; e Cefa parlò: Se costì siedi, temo per l’inconsutile tua veste .
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi; Il figlio – Giuda bisbigliò veloce - d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra’ piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in Croce morirà ». Ma il Profeta, alzando gli occhi, « No », mormorò con l’ombra nella voce; e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
La Domenica dell’olivo di Giovanni Pascoli
Hanno compiuto in questo, dì gli uccelli il nido (oggi e la festa dell olivo) di foglie secche, radiche, fuscelli; quel sul cipresso, questo su l’alloro, al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo, nell’ombra mossa d’un tremolio d’oro. E covano sul musco e sul lichene fissando muti il cielo cristallino, con improvvisi palpiti, se viene un ronzio d’ape, un vol di maggiolino.
Pasqua di Roberto Fontana
Dentro un uovo di buon cioccolato vorrei tanto ci fosse una cosa, non un puffo, un anello, un soldato, ma un momento di festa gioiosa. Voglio dirti proprio per questo ho pregato per voi ieri sera perchè oggi sia un giorno lieto. Una Pasqua di speranza vera.
E’ Pasqua di Roberto Piumini
Alla Pasqua dell’anno passato un palloncino mi era scappato. Mi era scappato nell’alto del cielo, io lo guardavo e piangevo piangevo. Anche quest’anno un pallone è volato ma io ho riso felice e beato. Il palloncino è andato lassù ma io quest’anno non piango più.
Pasqua di Guido Gozzano
A festoni la grigia parietaria come una bimba gracile s’affaccia ai muri della casa centenaria.
Il ciel di pioggia è tutto una minaccia sul bosco triste, ché lo intrica il rovo spietatamente, con tenaci braccia.
Quand’ecco dai pollai sereno e nuovo il richiamo di Pasqua empie la terra con l’antica pia favola dell’ovo.
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