Posts written by martina57

view post Posted: 16/7/2019, 09:44 Eclissi di Luna il 16 luglio 2019 - REALTA ' E MISTERO - MITOLOGIA - SCIENZE

Eclissi di Luna il 16 luglio 2019: tutte le informazioni

Cultura
Eclissi di Luna il 16 luglio 2019: tutte le informazioni
Il fenomeno sarà visibile a occhio nudo e da postazioni alte, con un cielo senza nuvole

Redazione
13 luglio 2019 15:29



FONTE

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Eclissi di Luna il 16 luglio 2019: tutte le informazioni

Il fenomeno sarà visibile a occhio nudo e da postazioni alte, con un cielo senza nuvole


Redazione
13 luglio 2019 15:29


Tutti pronti a stare con il naso all’insù? Seppur parziale, nella notte tra il 16 e il 17 luglio ci sarà una eclissi di luna. Lo spettacolo avrà inizio intorno alle 18:42, ma sarà ben visibile dalle 21:00. Il picco è previsto per le 23:30. La parte oscurata dal cono d'ombra della Terra oscillerà tra il 55 e il 70%.

Come fare per vedere l’eclissi?
È possibile ammirare l’eclissi di luna parziale a occhio nudo, senza munirsi di apposite strumentazioni che invece occorrono per guardare l’eclissi solare come diapositive oscurate e filtri che proteggano la vista. Tuttavia è consigliabile godersi il fenomeno in luoghi lontani dalle luci elettriche e, possibilmente, elevati.

Anche il pianeta Giove sarà visibile
La Luna non sarà la sola protagonista della notte tra martedì e mercoledì. Ci sarà una congiunzione tra il satellite naturale e Saturno, ovvero una stretta vicinanza tra i due corpi celesti che renderà ovviamente lo spettacolo migliore e Giove sarà anche più visibile e splendente di Saturno.

view post Posted: 14/7/2019, 13:58 Soffri di ansia crescente? - SALUTE E BELLEZZA

Soffri di ansia crescente? Potrebbe essere un sintomo precoce dell’Alzheimer

Ricercatori americani hanno trovato un collegamento tra i sintomi di ansia e il morbo di Alzheimer. L’ansia crescente è associata a un accumulo elevato di placche di beta amiloide, che è responsabile della neurodegenerazione.

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L'ansia crescente potrebbe essere un sintomo precoce del morbo di Alzheimer, che si presenta ben prima della neurodegenerazione e dei conseguenti problemi cognitivi, come la perdita di memoria . Lo ha determinato un team di ricerca del Brigham and Women's Hospital di Boston, dopo aver analizzato i dati dell'Harvard Aging Brain Study, uno studio di osservazione durato cinque anni e condotto su 270 uomini e donne di età compresa tra i 62 e i 90 anni, tutti privi di disturbi psichiatrici.

Altre indagini in passato avevano già dimostrato un legame tra sintomi depressivi e neuropsichiatrici con la fase “pre-clinica” della patologia, quella in cui la proteina beta amiloide e la tau si accumulano nel cervello sino a determinare la formazione di placche, che a loro volta, interrompendo la comunicazione fra neuroni, producono la neurodegenerazione e i relativi problemi cognitivi. L'ansia potrebbe emergere fino a 10 anni prima dalla manifestazione clinica del morbo di Alzheimer.

I partecipanti allo studio americano, oltre a sottoporsi a scansioni cerebrali, hanno anche eseguito test sulla depressione specifici per gli anziani (Geriatric Depression Scale – GDS), affinché si potesse tenere traccia sia dei cambiamenti neurobiologici che di quelli psichiatrici. Dall'analisi statistica dei dati, gli studiosi coordinati dalla professoressa Nancy Donovan hanno dimostrato che l'accumulo di beta amiloide più elevato era associato con un aumento dei sintomi d'ansia nei partecipanti. Per questo la ricerca suggerisce che un peggioramento di questi sintomi – come gli attacchi di panico – può avere un ruolo predittivo nell'accumulo delle proteine dannose nel tessuto cerebrale, e di conseguenza nello sviluppo del morbo di Alzheimer.

Invece di prendere in considerazione la depressione in toto, i ricercatori si sono concentrati sui sintomi specifici dell'ansia, non valutando ad esempio la perdita di interesse (apatia) o la tristezza, che giocano un ruolo importante nel disturbo depressivo maggiore. Donovan e colleghi hanno comunque sottolineato che si è trattato di uno studio di osservazione, e altre indagini saranno necessarie per confermare quanto emerso dalla loro ricerca. “Se ulteriori studi individueranno l'ansia come un indicatore precoce, sarebbe importante non solo per identificare le persone con la fase iniziale della malattia, ma anche per trattarla e potenzialmente rallentare o prevenire la sua evoluzione”, ha dichiarato la Donovan. “Il nostro non è un risultato definitivo – ha chiosato la ricercatrice – ma rafforza la teoria che lega i cambiamenti neuropsichiatrici con la beta amiloide”. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The American Journal of Psychiatry.


Andrea Centini

view post Posted: 10/7/2019, 14:26 Vuoi disfarti del ferro da stiro? - VARIE - PSICOLOGIA - MODA

8 LUGLIO 201905:00
Vuoi disfarti del ferro da stiro? Scopri la tecnica giusta

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Caldo soffocante e sole a picco: stirare è forse una delle cose più faticose, ma un bucato appeso bene può senzʼaltro esserci di aiuto






Vuoi disfarti del ferro da stiro? Scopri la tecnica giusta
Tra i lavori domestici è forse quello più odiato: stirare è faticoso e oltretutto il gesto si ripete senza alcuna soddisfazione, al contrario di quanto accade se si dedicano attenzione e tempo per cucinare o alle pulizie di casa. Inoltre, la stagione estiva e le temperature bollenti rendono questa attività ancor più pesante e ingrato. Ma cercare di risparmiare tempo e fatica non è impossibile: ecco dunque qualche astuzia per evitare di soccombere tra una lavatrice e l'altra.

Evitare di passare un'intera giornata col ferro da stiro in mano, magari con il ventilatore alla massima velocità puntato dritto su di noi per cercare di alleviare un po' il caldo rischiando di ammalarci, si può: basta saper stendere il bucato per bene.
La biancheria perfettamente stesa non solo aiuta a diminuire la quantità di capi, ma ci fa risparmiare tempo e fatica.

Lenzuola al vento: grandi e difficili da gestire, le lenzuola sono davvero un cruccio per chi deve stirare, anche perché si stropicciano immediatamente dopo la prima dormita. Il trucco per evitare di stirarle è lasciare lo spazio necessario per stenderle in modo adeguato. Vietatissimo piegare il lenzuolo mille volte su se stesso per poi stenderlo sul filo della biancheria: al contrario, meno è piegato, maggiore sarà la facilità con la quale potremo riporlo nell'armadio senza doverlo stirare. Quanto alle lenzuola con gli angoli, meglio appenderle proprio da lì, per evitare che restino i segni delle mollette e tenere i teli ben tesi.

Battipanni redivivo: se lo abbiamo dato per morto e sepolto e riposto nel più recondito angolo della cantina, cerchiamo immediatamente di restituirgli la lesa dignità e riportarlo in casa: è un alleato davvero prezioso per stendere al meglio ed evitare di stirare capi come le lenzuola, appunto. Per scongiurare fatiche smisurate, è assolutamente consigliabile sbattere sempre perfettamente i panni prima di stenderli e, nel caso della biancheria per la casa, anche appena stesi. Una operazione furba e veloce che aiuterà a eliminare le pieghe sul nascere.

Non sottovalutare la casa: l'abbiamo sicuramente notato tutti: spesso i panni stesi al sole sono più complicati da stirare rispetto a quando li stendiamo tra le mura domestiche. Il motivo è presto detto: la luce solare diretta rende i capi più rigidi e ardui da trattare, nonostante l'uso dell'ammorbidente. Consiglio? Pazienza per lo stendino in casa: le temperature sono così alte che la biancheria si asciugherà velocemente comunque e noi risparmieremo tempo e fatica all'asse da stiro.

Camicia, la peggior nemica: le camicie da uomo, più ancora di quelle da donna, vincono il trofeo per i capi peggiori da stirare e per il capo d'abbigliamento che fa perdere più tempo per ottenere un risultato accettabile. Ecco come possiamo fare: avvalersi della lavanderia sotto casa, oppure coinvolgere il nostro lui per cercare di suddividere responsabilità e fatica, oppure stendiamo in modo furbo per ridurre al massimo le operazioni con il ferro da stiro. Come? Mettiamo la camicia direttamente sulla sua gruccia, lisciando ben bene polsini, colletto e bordo con i bottoni.

Pantaloni: grazie al cielo, oggi la maggior parte dei pantaloni si stira una volta indossata; tuttavia, ci sono ancora tessuti e tagli che richiedono una stiratura attenta e rispettosa delle pieghe. Per accelerare i tempi, o evitare del tutto di stirare, bisogna stendere i pantaloni in maniera corretta. E qui si commette spesso l'errore fatale: stendere il pantalone dalle gambe. La modalità giusta invece è quella esattamente opposta: pantaloni e gonne vanno stesi a partire dalla vita, con una o più mollette. Tutta questione di tecnica...

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view post Posted: 27/6/2018, 15:10 Torta rovesciata alle pesche - CUCINA


Torta rovesciata di pesche

di Alessandra Rossi in Dolci e dessert

La torta rovesciata alle pesche è una torta morbida che prende spunto dalla tarte tatin alle mele, anche se risulta essere molto più simile alla torta all’ananas.

Fonte

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Ingredienti

PER IL CARAMELLO

40 gr di burro120 gr di zucchero di canna1 cucchiaio di acqua

PER L’IMPASTO

400 gr di pesche noci2 uova130 gr di zucchero140 gr di burro morbido125 gr di latte1 cucchiaino di lievito200 gr di farina

Tempo Preparazione:

40 minutiTempo Cottura:

50 minuti

Dosi:

10 Persone

Difficoltà:

Facile

Procedimento

Mettete in un padellino lo zucchero di canna, il burro e l’acqua e fatelo sciogliere fino a quando non caramella.

Versatelo in una tortiera da 22 cm di diametro precedentemente coperta con un foglio di carta forno e distribuitelo bene su tutto il fondo.

Lavate e tagliate a spicchi non troppo sottili le pesche e disponetele sul caramello sul fondo della tortiera.

Nella planetaria montate il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso. Quindi unite le uova e amalgamate bene. A questo punto aggiungete il latte intiepidito, alternandolo con la farina. In ultimo incorporate anche il lievito e amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo.

Versate l’impasto sulle pesche, livellate bene e infornate a 180 °C per 50 minuti.

Togliete dal forno e lasciate riposare la torta fino a quando non si sarà ben raffreddata, solo a quel punto capovolgetela su un piatto da portata.

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